Fucibo: dopo le patatine ecco i biscotti agli insetti, è il nuovo trend per i food lover. Presto in arrivo sul mercato anche la pasta
Già nel 2013 secondo la FAO due miliardi di persone nel mondo si nutrivano abitualmente di insetti. Oggi l’utilizzo degli insetti in cucina o nella produzione di alimenti oggi è ormai una tendenza, un vero trend del settore food. Tanto che tra i food lovers e i food blogger di tutto il mondo impazza già questa nuova moda.
La start up vicentina Fucibo ha deciso di investire tutto in questa direzione. Dopo aver lanciato, prima in Italia, sul mercato le patatine (chips) a base di farina di insetti, presenta ora un nuovo prodotto. I biscotti fatti con farina di insetti, grande novità dell’estate 2022 che sta già destando parecchio interesse tra gli addetti ai lavori e nel mondo dei food bloggers.
I cookies Fucibo sono prodotti utilizzando tra gli ingredienti farine di insetti autorizzate dalla UE. Sono disponibili in 2 gusti: Classic e Cacao. La scelta degli insetti è orientata alla sostenibilità. Gli insetti sono molto più efficienti degli animali di allevamento nel processare il cibo che assumono per trasformarlo in proteine. Per essere allevati hanno bisogno di poco spazio e poca acqua, si riproducono velocemente e il loro ciclo vitale comporta l’emissione di pochissimi gas serra. Sono facilmente collocabili all’interno di un sistema di economia circolare, dove fungono da veri e propri trasformatori di scarti alimentari in nuove preziose proteine. Gli insetti contengono inoltre tutti gli elementi nutritivi essenziali, soprattutto proteine complete, grassi, ferro e zinco. Le proteine sono uno dei nutrienti la cui richiesta è in aumento vertiginoso.
“I biscotti di Fucibo rappresentano il nuovo punto di incontro fra tradizione e innovazione – spiegano Davide Rossi e Lorenzo Pezzato, cofounder di Fucibo – una ricetta leggera e deliziosa in cui si sposano alla perfezione farina di mais, burro, uova, zucchero, aroma di vaniglia e limone, capace di far rivivere il sapore e il profumo dei biscotti fatti in casa dalla nonna. La parte innovativa della ricetta è ovviamente la farina di insetti, che li rende più sostenibili e speciali anche dal punto di vista nutrizionale con un notevole apporto di proteine, vitamine, grassi buoni e fibre”.
Si tratta di una vera rivoluzione per tutto il settore dolciario che sta già riscuotendo parecchio successo. Fucibo ha da poco stretto un accordo con Postalmarket, grazie al quale i cookies (oltre alle chips) saranno acquistabili sul portale on line Postalmarket.it Da settembre sarà disponibile all’acquisto anche la pasta con farina di insetti. Per maggiori informazioni: www.fucibo.com
SCHEDE DI APPROFONDIMENTO
COOKIES – BISCOTTI CON FARINA DI INSETTI “FUCIBO”
INGREDIENTI
Classic: Farina di mais, zucchero, burro, uova, larve di Tenebrio Molitor (larva gialla della farina) essiccate in polvere 6%, sale, carbonato d’ammonio (E503 (ii)), estratto di vaniglia, succo di limone naturale.
Cacao: Farina di mais, zucchero, burro, uova, cacao, larve di Tenebrio Molitor (larva gialla della farina) essiccate in polvere 5%, sale, carbonato d’ammonio (E503 (ii)), estratto di vaniglia, succo di limone naturale.
Allergeni: Le persone allergiche ai crostacei, ai molluschi o agli acari della polvere potrebbero essere allergiche anche agli insetti. Può contenere lette, cereali, contenenti glutine.
SCHEDA DI APPROFONDIMENTO
FUCIBO – La start up è nata a Londra nel 2017, la gemella italiana l’anno scorso con sede a Schio, in provincia di Vicenza. Obiettivo: unire tradizione e innovazione nel settore alimentare. Davide Rossi, ingegnere informatico con la passione per la cucina, e Lorenzo Pezzato, imprenditore con diversi progetti alle spalle, hanno deciso di mettere assieme la loro passione e le loro competenze per arrivare a produrre cibo a base di farine di insetti. Ad accomunare i 2 founder anche una sensibilità comune per la tutela dell’ambiente. Da qui nasce il progetto Fucibo, che attualmente vede la partecipazione di 4 soci attivi. Il primo prodotto è stato lanciato qualche mese fa: chips a base di farine di insetti. Ora tocca ai biscotti. A settembre arriveranno la pasta e altri panificati, crackers e la pasta per fare pane e pizza. La farina di insetti è l’ingrediente cardine alla base di questo progetto imprenditoriale. Per informazioni: fucibo.com
INSETTI: ALCUNI DATI
Nel 2013 la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per il Cibo e l’Agricoltura) ha pubblicato un fondamentale documento dove viene evidenziato come gli insetti possano essere un alimento fondamentale nei prossimi anni. Secondo la Fao, in confronto a mammiferi ed uccelli, gli insetti presentano meno rischi di trasmettere zoonosi all’uomo. L’Unione Europea si è già pronunciata a favore del consumo di insetti come alimento attraverso l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). Farine di insetti sono già autorizzate all’utilizzo nell’Unione Europea. Dal punto di vista nutritivo, gli insetti sono ricchi di proteine, vitamine, calcio, fibre, ferro, zinco e omega3. E l’apporto nutritivo rapportato a quello della carne è molto superiore. Ad esempio, a parità di peso i grilli forniscono più del doppio delle proteine, cinque volte più magnesio e tre volte più ferro della carne di manzo. L’allevamento di insetti, inoltre, è meno impattante sull’ambiente rispetto all’allevamento di animali. Gli insetti sono mediamente in grado di convertire 2kg di cibo in 1kg di massa corporea, i bovini invece necessitano di ben 8kg di cibo per aumentare di 1kg la massa corporea. L’allevamento di insetti commestibili abbatte fortemente il consumo di acqua e suolo e la produzione di gas serra. Un allevamento di i grilli, per esempio, produce 80 volte meno emissioni rispetto ad un equivalente allevamento di bovini. 1 kg di proteine da insetti per essere prodotto necessita di un quarto dell’acqua necessaria per 1 kg di proteine da bovino. Il corpo di un insetto è quasi del tutto commestibile. Di un pollo si mangia poco più della metà del suo peso, di un manzo il 40% della massa corporea. Sotto il profilo nutrizionale inoltre un chilo di materia prima derivata da insetti ha molte più proteine di un chilo di carne. Per avere 1 kg di carne bovina servono circa 10 kg di mangime, per 1 kg di grilli ne bastano meno di 2. In termini di spazio, per arrivare ad 1 kg necessità di 250 mq, uno di grilli 15. L’anidride carbonica emessa per produrre 1 kg di proteine dai bachi da seta è di circa 15 kg, una quantità decisamente minore rispetto quella che viene emessa per produrre un kg di proteine animali. Tutti i dati indicano dunque un impatto molto più basso sull’ambiente rispetto all’allevamento di animali.