WhiteJar cerca hacker etici: ecco perché gli esperti di cyber security dovrebbero valutare l’idea di abbracciare l’hacking etico
WhiteJar (https://whitejar.io/it/), la prima community in Italia composta da oltre centinaia di hacker etici con competenze certificate, è alla ricerca di nuovi professionisti esperti di cyber security con cui collaborare, sia che si tratti di giovani studenti sia di professionisti esperti del settore. Quella dell’hacking etico, infatti, è una strada che non tutti prendono subito in considerazione, ma che sta avendo sempre più successo.
- “Si tratta sostanzialmente di esperti di sicurezza informatica che mettono a disposizione delle aziende (ma non solo) le proprie competenze, nel tentativo di rilevare falle o bug che metterebbero in serio pericolo gli endpoint pubblici o privati e i prodotti digitali dei nostri clienti” spiega Marta Filippi, Digital Marketing & Communications Manager di WhiteJar.
- Gli ethical hacker di WhiteJar sono reclutati in base ad elevati standard di competenza tecnica e reputazione, e lavorano su una piattaforma collaborativa di Big Security Bounty di proprietà di WhiteJar. Per entrare nel team è sufficiente accettare i principi etici di WhiteJar con il modulo di contatto. A questo punto si fissa una call conoscitiva con un Ethical Hacker Leader al quale si inviano anche le proprie certificazioni. Se si supera questa selezione si può iniziare subito il processo di onboarding. Ora è sufficiente utilizzare il pannello di controllo personale per visionare le campagne attive e scegliere così i programmi a cui partecipare.
- Quando si lavora ad un progetto e si rilevano vulnerabilità, queste vanno notificate al team interno di WhiteJar e, successivamente alla loro validazione, condivise con il cliente tramite la dashboard insieme alla documentazione e a consigli relativi alla remediation. Infine, si riceve il reward delle vulnerabilità validate direttamente tramite la piattaforma.