Online il bando di Officina Pasolini per i giovani talenti dell’arte in canzone, teatro e multimediale. Per il nuovo biennio cercasi 90 giovani tra i 19 e i 29 anni
L’officina dei talenti della Regione Lazio riparte con un nuovo bando aperto a tutti i giovani tra i 16 e i 29 anni. In vista del nuovo biennio 2023/2024 è online, fino al 28 ottobre, il bando di ammissione dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini, il laboratorio creativo di alta formazione gratuito e hub culturale della regione Lazio. A otto anni dalla sua inaugurazione, con 340 diplomati, 60 docenti coinvolti e più di 300 eventi aperti al pubblico, la scuola dei mestieri dell’arte si presenta con una nuova offerta formativa più completa e ampia, con laboratori creativi di Canzone, Teatro e Multimediale, affidati rispettivamente a Niccolò Fabi, Massimo Venturiello e Simona Banchi. Lascia la formazione Tosca, che si dedicherà esclusivamente della supervisione artistica, con il ruolo di visionare dall’alto, a tutto campo, lavorando all’internazionalizzazione di Officina Pasolini e allo sviluppo dei progetti dalla fase creativa fino alla loro immissione nel mondo del lavoro.
Il bando è aperto per 90 ragazzi, 30 per ognuna delle tre sezioni (a cui si potranno aggiungere ulteriori 5 persone in qualità di uditrici/uditori), di età compresa tra i 16 e i 29 anni (estendibile a 35 anni per particolari meriti artistici) in possesso di diploma o qualifica professionale. Nessun vincolo di residenza: possono candidarsi giovani da ogni parte d’Italia e anche extracomunitari, purché in possesso di permesso di soggiorno. L’inizio dei corsi è previsto per il mese di gennaio 2023. Novità di questa quinta edizione, la possibilità per 45 giovani artisti che arriveranno al completamento degli studi biennali (fino a 15 per ogni sezione), di accedere a una terza annualità, Labor Work, finalizzata all’inserimento lavorativo dei diplomati ammessi, attraverso l’elaborazione e il sostegno economico di progetti professionali.
“Questa è veramente una scuola di alta formazione- ha spiegato alla Dire Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio- parliamo sempre di incrociare domanda e offerta di lavoro, e questa scuola va verso quella direzione. Perché quest’anno, dopo il biennio, diamo un’effettiva possibilità concreta a ragazzi e ragazze per fare un percorso che li accompagni direttamente al mondo del lavoro attraverso un tirocinio retribuito. Abbiamo voluto inserire il bando nel programma dei fondi europei, per renderlo così ancora più solido. Vogliamo guardare al futuro e siamo orgogliosi attrarre sempre più giovani che vogliono cimentarsi con l’arte, la musica e il multimediale”.
Niccolò Fabi, nuovo coordinatore della sezione canzone, si è detto felice di intraprendere questo percorso. “Frequento l’Officina Pasolini da tanti anni come docente della sezione Canzone e posso dire di conoscerne dall’interno le caratteristiche e di condividerne gli intenti, le preoccupazioni come le speranze. Questa nuova assunzione di responsabilità mi sembra una naturale e prestigiosa evoluzione di quanto fatto fino ad ora- ha detto in videocollegamento- L’obiettivo continua ad essere il tentativo di fornire ai ragazzi strumenti di conoscenza e consapevolezza in modo che possano diventare portatori di sensibilità arte e cultura nel nostro Paese”.
Tosca ha ricordato invece i primi anni della scuola, nata con un esperimento che sarebbe dovuto durare un solo semestre. “Grazie a Smeriglio e Zingaretti, che hanno trasformato un laboratorio in un luogo di appartenenza- ha commentato- a questa scuola mancava solo la possibilità di mettere in pratica gli insegnamenti, e ora si è intervenuti anche su quello. Noi costituiamo progetti, ma il mercato vuole prodotti. In questo modo, aiutiamo i giovani a farsi conoscere”. E ha chiesto poi che i biglietti degli spettacoli possano avere un costo, se pur simbolico: “Bisogna educare la gente al fatto che il nostro è un lavoro. Mettiamo un biglietto di cortesia per far diventare questo teatro un vero teatro”.
Per Alessio Pontillo, presidente DiSCo (l’Ente regionale per il Diritto allo Studio e la promozione della Conoscenza), grazie all’officina “si è visto come il diritto allo studio possa essere realizzato anche in modo innovativo. Il nostro sforzo è stato valorizzare le istanze di innovazione della scuola per alimentare i nostri talenti”.
Simona Banchi, responsabile della sezione Multimediale, ha detto che la “multimedialità è un percorso ritenuto indispensabile all’interno di un laboratorio come Officina Pasolini, in quanto oggi la comunicazione multimediale è al primo posto per diffusione e utilizzo diretto nel mondo intero. Il suo presente e il suo futuro sono nelle mani di chi ne conosce estetica, tecnica e linguaggi e ne distingue il valore etico e deontologic”.
“Tra i principali obiettivi di Officina Pasolini- ha aggiunto Massimo Venturiello, responsabile della sezione Teatro- c’è sempre stato quello di consentire un primo concreto accesso in arte ai giovani allievi che lo frequentano. Non è un caso, quindi, se negli ultimi spettacoli da me proposti i miei compagni di viaggio siano proprio alcuni attori scelti all’interno della sezione Teatro da me diretta”.