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“Il Caso Estermann” sul palco dell’OFF/OFF Theatre

Il Caso Estermann

Da martedì 25 a domenica 30 ottobre va in scena la storia di uno dei misteri più oscuri del nostro Paese, l’inquietante giallo del Vaticano, meglio noto come “Il Caso Estermann”

Apre nel segno della cronaca la stagione teatrale dell’OFF/OFF TheatreDa martedì 25 a domenica 30 ottobre va in scena la storia di uno dei misteri più oscuri del nostro Paese, l’inquietante giallo del Vaticano, meglio noto come “Il Caso Estermann”, scritto e diretto da Giovanni Franci, autore non nuovo al genere e di cui si ricorda il grande successo avuto con “L’Effetto Che Fa”, ispirato all’omicidio Varani. Franci dirigerà i protagonisti Laura Lattuada, Alberto Melone e Riccardo Pieretti, pronti a cimentarsi con il testo sul caso scoppiato nell’ormai lontana notte del 4 maggio 1998, quando in quel Vaticano guidato da Giovanni Paolo II, furono rinvenuti tre cadaveri uccisi da colpi di arma da fuoco.

Una storia che ha diviso l’opinione pubblica interrogandola a lungo su una vicenda mai resa del tutto nota. Cosa assai facile in quel luogo dalle mura altissime, così come commenta il vaticanista Marco Politi che paragona la Città del Vaticano e la sua impenetrabilità, a quella della Città Proibita di Pechino o del Cremlino a Mosca.

SINOSSI

La sera del 4 maggio 1998, all’interno della Città del Vaticano, nell’alloggio del nuovo comandante della Guardia Svizzera Pontificia, appena nominato, vengono trovati tre cadaveri uccisi a colpi di arma da fuoco. Le vittime sono il neocomandante colonnello Alois Estermann, sua moglie Gladys Meza Romero e il giovane vice caporale Cédric Tornay.

L’indomani, secondo il portavoce papale, il caporale Tornay, in preda ad un raptus di follia, prima avrebbe ucciso i coniugi Estermann, poi si sarebbe suicidato. Nessuna richiesta d’aiuto o collaborazione viene inoltrata alle autorità italiane e nel Palazzo Apostolico il Papa si raccoglie in preghiera. I tre cadaveri “scottano” sia per la loro identità, sia per il luogo del ritrovamento.

La madre del vice caporale Cédric Tornay, Muguette Baudat è convinta che le cose siano andate diversamente da come le autorità vaticane raccontano e che suo figlio, sia stato vittima innocente di una crudele messa in scena: Tornay “sarebbe stato suicidato”.

I legali francesi della signora Muguette Baudat chiedono la riapertura dell’inchiesta ma la loro domanda viene respinta dalla Corte d’Appello del Vaticano. L’impossibilità di condurre una qualsiasi ricerca della verità non ha impedito, naturalmente, il rincorrersi di voci e ricostruzioni alternative a quella ufficiale: Alois Estermann sarebbe stato una spia della Stasi il servizio segreto dell’ex Germania Est, ma voci e illazioni alludono ad un delitto passionale, si parla di una presunta relazione omosessuale tra Cédric e il colonnello Estermann oppure di un morboso ménage à trois tra Cédric, il comandante e sua moglie, o, addirittura che Tornay e Estermann facessero parte di un giro di prostituzione gay tra gli alti prelati e nobili romani.

“Il Caso Estermann” è una tragedia in cui si intrecciano i fili di altri misteri irrisolti o tutt’ora poco chiariti all’interno delle mura del Vaticano: l’attentato a Giovanni Paolo II, il coinvolgimento della Banca Vaticana nel disastro finanziario del Banco Ambrosiano, la scomparsa di Emanuela Orlandi, i rapporti con la Banda della Magliana, la prematura morte di Giovanni Paolo I, i servizi segreti, le logge massoniche, l’Opus Dei.

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