Per un nuovo studio il cronotipo serale sarebbe associato a una steatosi epatica non alcolica più grave indipendentemente da età, sesso e BMI
Secondo i dati pubblicati sull’International Journal of Obesity, il cronotipo serale sarebbe associato a una steatosi epatica non alcolica più grave indipendentemente da età, sesso e BMI rispetto al cronotipo mattutino tra gli adulti con obesità.
Il Cronotipo è una caratteristica degli esseri umani che indica un particolare periodo della giornata in cui sono più attivi. Ci sono infatti persone che sono più attive al mattino e si svegliano presto e persone maggiormente attive durante la sera e che preferiscono andare a letto tardi.
“Il nostro studio ha dimostrato che i soggetti con obesità che non sono allineati al ritmo circadiano sono più inclini a sviluppare NAFLD (steatoepatite non alcolica)”, spiega la prof.ssa Giovanna Muscogiuri del dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia nell’Unità di Endocrinologia, Diabetologia e Andrologia dell’Università Federico II di Napoli che ha aggiunto: “Ci sono prove che i geni dell’orologio biologico e il ritmo circadiano potrebbero avere un ruolo nella funzionalità epatica. Pertanto, ci aspettavamo che squilibri in questo senso potessero giocare un’interruzione metabolica a livello epatico”.
La prof.ssa Muscogiuri è del Dipartimento di Medicina Clinica e Chirurgia nell’Unità di Endocrinologia, Diabetologia e Andrologia dell’Università Federico II, del Centro Italiano per la Cura e il Benessere dei Pazienti con Obesità dell’Università di Napoli e Cattedra UNESCO di ‘Educazione alla Salute e Sviluppo Sostenibile’ in Italia.
Muscogiuri e colleghi hanno condotto uno studio trasversale su 87 adulti obesi (età media 40,3 anni; 73,5% donne; BMI medio 46,5 kg/m2) che erano pazienti del Centro Italiano per la Cura e il Benessere dei Pazienti con Obesità dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II. I ricercatori hanno registrato i dati dell’indice di adiposità antropometrica, biochimica e viscerale, valutato le categorie cronotipiche con il questionario mattina-sera di Home-Ostberg e calcolato gli indici di steatosi epatica non alcolica (NAFLD) attraverso l’equazione del grasso epatico, l’indice di steatosi epatica e l’indice di steatosi epatica non alcolica (NASH) .
Tra i partecipanti, il 31% era cronotipo mattutino, il 36,8% cronotipo intermedio e il 32,2% cronotipo serale. Tutti i partecipanti si sono presentati con NAFLD.
Quelli con cronotipo intermedio erano più giovani rispetto a quelli con cronotipo mattutino (p=0.002) e serale (p=0.047). I partecipanti con cronotipo serale avevano BMI (p<0.001), circonferenza vita (p=0.007) e circonferenza dell’anca (p=0.001) più elevati rispetto al cronotipo mattutino e BMI (p<0.001) e circonferenza vita (p=0.001) più elevati p=0.011) rispetto al cronotipo intermedio.
Solo i partecipanti con cronotipo serale superavano il livello limite di soglia che indica la presenza di NASH. Rispetto ai partecipanti con cronotipo mattutino, quelli con cronotipo serale hanno ottenuto punteggi più alti sull’indice di adiposità viscerale (p=0.036), sull’equazione del grasso epatico (p=0.034), sull’indice di steatosi epatica (p<0.001) e sull’indice di NASH (p=0.014) dopo aggiustamento per età, sesso e BMI.
L’obesità è un fattore di rischio per la NAFLD e “la relazione tra cronotipo e obesità potrebbe essere spiegata da caratteristiche ormonali, comportamentali e stile di vita che hanno un profondo impatto sul ritmo circadiano e sulla gestione del peso corporeo”, hanno scritto i ricercatori.
Secondo Muscogiuri, i ricercatori stanno attualmente pianificando un ulteriore studio pratico sulla base di questi risultati. “Abbiamo già in mente di trattare i pazienti disallineati con approcci terapeutici che hanno già dimostrato alcuni effetti sul ritmo circadiano”, ha concluso Muscogiuri.
Claudia Vetrani et al., Evening chronotype is associated with severe NAFLD in obesity Int J Obes (Lond) . 2022 Sep;46(9):1638-1643. doi: 10.1038/s41366-022-01159-3. Epub 2022 Jun 8.
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