I gas di scarico diesel sono più rischiosi per le donne


L’impatto negativo sulla salute respiratoria derivante dalla respirazione dei gas di scarico diesel sembra essere maggiore nelle donne secondo un nuovo studio

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L’impatto negativo sulla salute umana (e su quella respiratoria in particolare) derivante dalla respirazione dei gas di scarico diesel sembra essere maggiore nelle donne che non negli gli uomini, stando ai risultati di una nuova ricerca.

In questo studio, i ricercatori hanno analizzato i cambiamenti registrati nel sangue delle persone esposte ai gas di scarico diesel e, pur rilevando in ambo i sessi la presenza di variazioni a carico di alcune componenti del sangue legate a infiammazioni, infezioni e malattie cardiovascolari, hanno documentato un quadro peggiore, in termini di esiti di salute, nel sesso femminile.

Lo studio è stato presentato nelle settimane scorse dal dott. Hemshekhar Mahadevappa, dell’Università di Manitoba, Winnipeg, Canada, e nasce dalla collaborazione tra due gruppi di ricerca guidati dal prof. Neeloffer Mookherjee dell’Università di Manitoba e dal prof. Chris Carlsten dell’Università della British Columbia, Vancouver, Canada.

Il dottor Mahadevappa ha dichiarato: “Sappiamo già che esistono differenze di sesso nelle malattie polmonari come l’asma e le infezioni respiratorie. Un nostro studio precedente aveva già dimostrato che l’esposizione ai gas di scarico diesel determina infiammazione nei polmoni ed esercita un impatto sul modo in cui l’organismo è in grado di contrastare le infezioni respiratorie. In questo studio abbiamo voluto verificare gli eventuali effetti nel sangue e le differenze tra i due sessi”.

Lo studio, in breve
Sono stati coinvolti nello studio dieci volontari, cinque donne e cinque uomini, tutti in buone condizioni di salute e non fumatori. Ogni volontario ha trascorso quattro ore respirando aria filtrata e quattro ore respirando aria contenente gas di scarico diesel a tre diverse concentrazioni – 20, 50 e 150 microgrammi di particolato fine (PM2,5) per metro cubo – con una pausa di quattro settimane tra ogni esposizione. Il valore limite annuale dell’Unione Europea per il PM2,5 si attesta, attualmente, sui 25 microgrammi per metro cubo, anche se è noto il riscontro comune di picchi molto più elevati in molte città.

I volontari sono stati sottoposti a prelievo di campioni ematici 24 ore dopo ogni esposizione e i ricercatori hanno effettuato esami dettagliati del plasma sanguigno dei volontari. Il plasma è la componente liquida del sangue che trasporta le cellule del sangue e centinaia di proteine e di altre molecole dell’organismo.

Utilizzando una tecnologia di analisi consolidata (cromatografia liquida abbinata a spettrometria di massa), i ricercatori hanno verificato l’esistenza di cambiamenti relativi ai livelli di diverse proteine in seguito all’esposizione ai gas di scarico diesel, confrontandoli nei due sessi.

Confrontando i campioni di plasma, i ricercatori hanno osservato livelli nettamente differenti di 90 proteine tra i volontari di sesso femminile e maschile in seguito all’esposizione ai gas di scarico diesel. Tra le proteine che differivano tra maschi e femmine, ve ne erano alcune note per il loro ruolo nell’infiammazione, nella riparazione dei danni, nella coagulazione del sangue, nelle malattie cardiovascolari e nel sistema immunitario. Alcune di queste differenze sono diventate più evidenti quando i volontari sono stati esposti a livelli più elevati di gas di scarico diesel.

Le implicazioni dello studio
Nel commentare lo studio, il prof. Mookherjee ha spiegato che, pur trattandosi di risultati preliminari, questi dimostrano come l’esposizione ai gas di scarico diesel abbia effetti diversi nel sesso femminile rispetto al sesso maschile, Ciò potrebbe indicare che l’inquinamento atmosferico è più pericoloso per le donne che per gli uomini”.

“Comprendere ciò – ha aggiunto – è di rilevante importanza in quanto è noto che le malattie respiratorie come l’asma hanno effetti diversi nei due sessi, con le donne che hanno maggiori probabilità di soffrire di asma grave che non risponde ai trattamenti. Pertanto, è necessario comprendere meglio le dinamiche di risposta dei due sessi all’inquinamento atmosferico e cosa questo comporti, al fine di ottimizzare la prevenzione la diagnosi e il trattamento delle malattie respiratorie”.

A tal riguardo, i ricercatori intendono continuare a studiare le funzioni di queste proteine per comprendere meglio il loro ruolo nella differenza tra le risposte immunitarie femminili e maschili.

La prof.ssa Zorana Andersen dell’Università di Copenhagen, in Danimarca, presidente del Comitato Ambiente e Salute della European Respiratory Society, non coinvolta direttamente nello studio che verrà presentato, ha aggiunto: “Sappiamo che l’esposizione all’inquinamento atmosferico, in particolare ai gas di scarico dei motori diesel, è un importante fattore di rischio per malattie come l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Non possiamo fare molto come individui per evitare di respirare aria inquinata, quindi è necessario che i governi fissino e applichino dei limiti agli inquinanti atmosferici.

“Dobbiamo anche capire come e perché l’inquinamento atmosferico contribuisca alla cattiva salute. Questo studio offre alcune importanti indicazioni su come l’organismo reagisce ai gas di scarico dei motori diesel e su come ciò possa differire tra maschi e femmine”.

Bibliografia
Mahadevappa et al. Plasma proteomics analysis reveals sex-related differences in response to diesel exhaust. Late breaking abstract. ERS2022