Idrogeno: quattro le imprese italiane finanziate dalla Ue con 500 milioni. Autorizzato IPCEI Hy2Use per sviluppare nuove tecnologie da applicare anche a industrie acciaio, cemento e vetro
Sono quattro le imprese italiane partecipanti al secondo IPCEI sull’idrogeno che ha ottenuto il via libera della Commissione europea al finanziamento di 5,2 miliardi di aiuti pubblici, di cui circa 500 milioni destinati all’Italia.
Da Next Chem-Maire Tecnimont, Rina-CSM, SardHy, South Italy Green Hydrogen sono stati presentati investimenti che si concentrano sullo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione, lo stoccaggio, il trasporto e la distribuzione dell’idrogeno, nonché sulle applicazioni nel settore della mobilità.
L’IPCEI “Hy2Use” – inserito dal Ministero dello sviluppo economico tra i progetti per i quali è prevista l’attivazione delle risorse del PNRR – mira ad incrementare la fornitura di idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio e a consentire lo sviluppo e la prima applicazione industriale di tecnologie pulite e innovative per l’idrogeno in altri settori industriali come il cemento, l’acciaio e il vetro.
Gli investimenti approvati dalla Ue consentiranno di attivare anche 7 miliardi di finanziamenti privati, di cui 1 miliardo in Italia, al fine di realizzare 35 progetti presentati complessivamente da 29 aziende dei 13 Stati membri: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna e Svezia.
Il Mise pubblicherà prossimamente il decreto che stabilisce le modalità per richiedere le agevolazioni da parte dell’imprese italiane partecipanti al secondo IPCEI sull’Idrogeno.