Lavoro: le figure che faranno la differenza nel fotovoltaico


Efficienza energetica e opportunità professionali: Hunters Group spiega quali sono le figure che faranno la differenza nel fotovoltaico

Dopo i progetti in Sicilia, si consolida il modello partecipativo del player internazionale Green Enesys a favore della transizione energetica dei nostri territori

Con il via libera definitivo al Senato, è diventato legge il Dl. Energia (Dl 17 del 2022) e si sono moltiplicate le misure a favore dello sviluppo degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. In particolare, qualsiasi sia la modalità di installazione, il fotovoltaico installato sugli edifici – e con alcune riserve per diverse tipologie di aree industriali e agricole – insieme alle opere funzionali alla connessione alla rete elettrica, non è soggetto a permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso. La scelta del legislatore, però, non ha ancora permesso uno snellimento che si sia tradotto in realtà operativa per molte delle aziende operanti nel settore degli impianti utility scale.

“Il settore – precisa Silvia Movio, Director della divisione Tecnica di Hunters, brand di Hunters Group (società di ricerca e selezione di personale qualificato) – è in grande fermento e, dal nostro Osservatorio, vediamo una crescita del 18% rispetto al 2021 di professionisti con spiccate competenze tecniche che siano in grado di seguire tutte le fasi di sviluppo dei nuovi progetti e nella conseguente realizzazione e attivazione dei vari impianti. La mancata chiarezza in termini legislativi, però, ha una ricaduta molto forte sul tema del personale da due punti di vista essenziali: il primo è legato alla pianificazione di nuove assunzioni, il secondo, invece, alla definizione di target e obiettivi delle figure presenti in azienda, che se connessi al buon fine dei progetti rischiano di demotivarsi e trovare minor spazio di crescita”.

I profili ad oggi più ricercati provengono da ambiti molto vicini al fotovoltaico e sono, ad esempio: i Business Developer, i Technical Operation Energy e gli Asset Manager. Sono molto interessanti, per le aziende, anche i candidati che si occupano di sviluppo nel settore immobiliare, soprattutto legato alle grandi superfici. Sono profili che solitamente crescono in multinazionali e che si assumono responsabilità importanti già nei primi anni di carriera. Questa tipologia di professionisti – che ha una profonda conoscenza del territorio e degli enti, oltre che delle complessità legate allo sviluppo – hanno ottime opportunità anche nel settore Energy.

Questi profili hanno solitamente background ingegneristico (civile o ambientale) o economico. La retribuzione annua lorda è interessante: per i candidati con 2 o 3 anni di esperienza si aggira intorno ai 30.000 -35.000 euro, a cui si aggiungono bonus e benefit aziendali di vario tipo. La disponibilità a viaggiare e la conoscenza di almeno una lingua straniera sono requisiti molto importanti per poter accedere ad un settore ad altissimo tasso di crescita, soprattutto in un momento come quello che stiamo vivendo che si sta muovendo, sempre con maggiore decisione, verso le rinnovabili.

Business Developer: inserito comunemente all’interno della Direzione Innovazione e Sviluppo, si occupa di definizione e gestione degli aspetti tecnico-progettuali necessari al corretto inserimento degli impianti fotovoltaici nel territorio. Gestisce e coordina fornitori/stakeholder e monitora la normativa di settore. Ha, in genere, una laurea in Ingegneria e una conoscenza di base degli step dell’iter autorizzativo e della relativa documentazione (come ad esempio: diritti di superficie, richiesta di connessione, Autorizzazione Unica, analisi ambientali, paesaggistica, STMG). La retribuzione annua lorda è solitamente compresa tra i 40.000 e i 50.000 euro.

Technical Operation Energy: opera all’interno di BU Operation e si occupa della gestione degli impianti a fonti rinnovabili, con focus sugli aspetti tecnico amministrativi, relativi in particolare ai rapporti con il GSE, con le autorità e con gli enti che hanno rilasciato le autorizzazioni. Insieme al Team assicura la conduzione degli impianti nel rispetto delle regole per il mantenimento degli incentivi e delle prescrizioni autorizzative. Collabora nella gestione degli adempimenti con il GSE, l’ARERA, l’Agenzia delle Dogane, Terna, e-Distribuzione/gestori di rete degli adempimenti tecnico-amministrativi relativi alle attività di revamping/repowering degli impianti fotovoltaici di media e grande taglia, incluse le pratiche di connessione con il Gestore della rete elettrica. Il range retributivo è compreso tra i 30.000 e i 40.000 euro lordi all’anno.

Asset Manager: è la figura professionale di riferimento alla direzione Tecnica; ha, nella maggior parte dei casi, una laurea in Ingegneria Elettrica, Civile, Ambientale, Gestionale o equivalenti. Possiede spiccate doti di leadership, esperienza in cantiere, capacità di lavorare in team e ha maturato una esperienza di 5 – 7 anni. Si occupa di garantire il rispetto degli indicatori di performance definiti per i vari impianti (Produzione, Disponibilità, Performance Ratio) ed esegue il monitoraggio costante di tutte le componenti principali di impianto. Implementa il Piano degli investimenti definiti nel rispetto delle tempistiche e dei costi (Business Plan Capex) e fornisce il supporto specialistico anche nella progettazione, dimensionamento elettrico ed aggiornamento della documentazione tecnica degli asset. La RAL è compresa tra i 45.000 e i 55.000 euro.