Industria Italiana Autobus firma un accordo con Caetano-Toyota e si rilancia con autobus a idrogeno di nuova generazione da 700 km di autonomia
La rivoluzione del trasporto locale a idrogeno bussa alle porte di casa, e Industria Italiana Autobus ha deciso di dare in questo senso una svolta per accelerare il percorso verso la mobilità sostenibile, sottoscrivendo un accordo di partnership con Caetano-Toyota, grazie al quale sarà in grado di offrire nell’immediato mezzi alimentati ad idrogeno prodotti per lei dal sodalizio nippo-portoghese, per poi passare- a partire dal 2023- alla fornitura di rack di seconda generazione che saranno montati sui mezzi Menarini.
L’accordo siglato (e benedetto anche dalla chief officer del gruppo portoghese Patricia Vasconcelos con un videomessaggio) prevede dunque l’avvio di produzione e commercializzazione in Italia di autobus urbani alimentati a idrogeno basati sulla tecnologia Toyota Fuel Cell e un sistema H2.City Power Kit sviluppato dallo stesso gruppo nippo-portoghese. Secondo l’intesa, entro la fine del 2022 IIA commercializzerà inizialmente gli autobus Hydrogen prodotti da CaetanoBus, in co-branding con Toyota.
Dal 2024, invece, prenderà il via la produzione diretta di autobus per il mercato italiano e internazionale equipaggiati con H2.City Power Kit sviluppato dal gruppo lusitano. In poche parole, l’H2.City Power Kit non è altro che un modulo progettato da CaetanoBus per un sistema di controllo dell’energia dell’idrogeno che utilizza il modulo delle celle a combustibile, la batteria LTO e i serbatoi dell’idrogeno di Toyota per ottimizzare la generazione di energia dall’idrogeno, energia che verrà quindi fornita all’apparato propulsore secondo le esigenze del veicolo. Il kit consente dunque un basso consumo di idrogeno e un’elevata durata.
Come spiega il presidente e amministratore delegato di IIA, Antonio Liguori l’iniziativa è nata “dalla nostra continua ricerca sul mercato di occasioni di partnership e tecnologie sempre più all’avanguardia per poterci caratterizzare perché- racconta alla ‘Dire’- siamo una società che è risorta di nuovo nel 2019 con tutte le attività che facevamo all’estero e quindi abbiamo necessità di essere competitivi e di mantenere la nostra quota di mercato italiano, che sul Tpl è circa il 40%”.
E in effetti sin dalla sua ripartenza, nel 2019 appunto, l’ex Bredamenarinibus si è impegnata in un profondo piano di ristrutturazione aziendale che oggi la colloca come uno dei principali soggetti industriali nella produzione nazionale di autobus. Dunque, quale occasione migliore se non la prima edizione del NME (Next Mobility Exhibition) in scena a Fiera Milano, a Rho, per riepilogare il percorso fatto e indicare i prossimi passi che la vedranno protagonista della mobilità urbana, dalla trazione elettrica alla nuova frontiera dell’idrogeno.
“Non vogliamo inventarci niente di più ma semplicemente essere tra i primi a utilizzare le nuove tecnologie- va avanti Liguori- e in questo Toyota è uno dei primi gruppi a credere in questa nuova trazione che chiamiamo ‘zero emission’, quindi da cosa nasce cosa, ci siamo sentiti varie volte e la cosa è venuta così, come due persone che chiacchierando fanno poi nascere un’intesa”.
Lo sviluppo di questa applicazione consentirà quindi al cliente di scegliere l’alimentazione a lui più consona da installare sulla piattaforma Citymood, che ha già dimostrato la sua versatilità in questi anni. In sostanza, con un concetto “plug & play”, il cliente sceglierà se dotare la propria flotta con un autobus elettrico oppure alimentato ad Idrogeno.
Con quest’ultimo tassello, Industria Italiana Autobus completa la sua gamma di prodotto, offrendo mezzi che vanno dagli 8 ai 18 metri alimentati con tutti i combustibili oggi disponibili (Diesel, CNG, LNG, BEV, H2), ciò che consente al nostro Paese di vantare un’Industria nazionale in grado di competere su tutti i mercati.In sostanza, il nuovo prodotto come spiega il direttore ricerca e sviluppo di IiA Luca Cordiviola, fornirà “le prestazioni di un ottimo veicolo elettrico a batterie, a cui si aggiunge un’estensione dell’autonomia che può arrivare a 700 km, consentendone così l’uso per applicazioni non solo urbane, ma anche anche interurbane, sempre a zero emissioni“.
IIA, titolare dello storico marchio Menarini, è leader di mercato in Italia nel settore degli autobus urbani. Ha sede legale a Roma, sede a Bologna dove si concentra l’attività di ricerca e sviluppo, mentre la principale unità produttiva è ubicata a Flumeri, in Campania. Tuttavia, come assicura Liguori, i nuovi mezzi sono pronti a sbarcare in tutta Italia: “Noi gareggiamo su quello che è Consip, ma siamo anche presenti sulle singole gare, basta pensare che noi oggi abbiamo una flotta di quasi 800 autobus, quindi stiamo tranquilli e guardiamo il futuro con serenità e siamo pronti a giocarci la scommessa che vogliamo vincere”, ossia la scommessa sul tpl ad idrogeno in italia, su autobus italiani.