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“PEYOTE SESSIONS – concerti nel vivaio”: online il video dei Barabba

barabba

I Barabba sono protagonisti del secondo episodio del format di musica live nel vivaio di PEYOTE, disponibile online su YouTube

Disponibile sul canale YouTube di PEYOTE creativity contamination system il secondo episodio delle “PEYOTE SESSIONS – concerti nel vivaio”: protagonista il progetto elettronico Barabba.

Nato nel 2019 da un’idea di Jonathan Iencinella (voce), Riccardo Franconi (synth e programmazione) e Nicola Amici (programmazione), Barabba propone una personale fusione tra musica elettronica e forme contemporanee di songwriting: una sorta di trip hop esistenziale dai colori decisamente cupi, poco avvezzo a indulgere in cliché di genere e altrettanto restio a una fine felice, seppur non scevro da una certa cinica ironia di fondo. Dopo aver dato alla luce  una serie di singoli tra la fine del 2020 e il 2021 (“Bianco Natale”“Un Altro”“Bastare a me stesso” e la cover “Ragazzo di Strada”), i Barabba pubblicano l’ep d’esordio “Primo Tempo” nel gennaio 2022. Alle PEYOTE SESSIONS presentano il loro live, in collaborazione con Tommaso Sampaolesi (ITDJ, Il Tipo di Jesi, .cora.) alla seconda voce e alla chitarra.

In collaborazione con Maurizi Garden, storica attività vivaista di Jesi (AN) che offre servizi di alta qualità, le “PEYOTE SESSIONS – concerti nel vivaio” sono un ciclo di live sessions a porte chiuse in un contesto di armonia con l’ambiente circostante ed è caratterizzato dal profondo scambio di energie tra mondo vegetale ed umano.
Ogni mini-concerto, della durata approssimativa di quindici minuti, è pubblicato con cadenza quindicinale attraverso il nuovo canale YouTube dell’agenzia. A una settimana esatta dalla prima pubblicazione della sessione intera, verranno pubblicati i singoli brani in video separati.
Gli artisti coinvolti sono quelli che orbitano nella galassia PEYOTE, o per passate/prossime collaborazioni nella promozione/produzione, o semplicemente per affinità elettive. La loro selezione non è strettamente legata al genere proposto, quanto piuttosto alla capacità evocativa della loro musica

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