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Dermatite atopica: con la terapia sistemica più benefici clinici e psicosociali

Dermatite atopica: arrivano risultati promettenti con l'anticorpo sperimentale rocatinlimab secondo uno studio pubblicato su Lancet

Due analisi hanno evidenziato che le persone affette da dermatite atopica da moderata a grave hanno maggiori oneri clinici e psicosociali se non ricevono la terapia sistemica

Due analisi dello studio di real life MEASURE-AD presentate al congresso dell’European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) 2022 hanno rivelato che le persone affette da dermatite atopica da moderata a grave hanno maggiori oneri clinici e psicosociali se non ricevono la terapia sistemica e che una migliore qualità della vita, abbinata a una minore gravità della malattia, è associata minori onere clinico e compromissione dell’attività lavorativa.

Lo studio MEASURE-AD era uno studio trasversale della durata di 3 anni che ha caratterizzato il carico nel mondo reale della dermatite atopica da moderata a grave in pazienti adolescenti e adulti (≥12 anni di età) che erano candidati alla terapia sistemica o che la stavano ricevendo. Tra dicembre 2019 e dicembre 2020 sono stati arruolati 1.558 pazienti in 28 paesi, con 1.434 adulti (≥18 anni di età) e 124 adolescenti (da 12 a 17 anni).

Valutazione dell’onere reale della dermatite atopica 
Un’analisi post-hoc di MEASURE-AD ha mostrato un maggiore onere clinico e psicosociale tra i pazienti adulti con dermatite atopica da moderata a grave non sottoposti alla terapia sistemica, rispetto a quanti la ricevevano. I risultati hanno anche suggerito che molti pazienti possono essere sottotrattati e che solo la metà dei soggetti idonei ricevono effettivamente una terapia sistemica.

I punteggi medi della gravità della malattia valutati tramite sei misure (Eczema Area and Severity Index (EASI), Worst Pruritus Numeric Rating Scale (WP-NRS), Validated Investigator Global Assessment for AD (vlGA-AD), body surface area affected (BSA), media delle ore di sonno per notte e numero di partecipanti con controllo inadeguato della dermatite atopica) erano più elevati nei pazienti non sottoposti a terapia sistemica rispetto a quelli che la ricevevano (p<0,0001 per tutti), dove il sottogruppo di pazienti che non riceveva nessun tipo di trattamento generalmente faceva registrare i punteggi medi più alti.

I pazienti trattati con farmaci biologici inoltre hanno riportato punteggi significativamente migliori riguardo alla qualità della vita (DLQI), al Short-Form Health Survey Mental Health Component Summary (SF-12 MCS) e Physical Component Summary (SF-12 PCS) rispetto ai soggetti non sottoposti a terapia sistemica (p <0,0001). In questi ultimi anche la compromissione complessiva della produttività lavorativa e le ore di lavoro perse erano maggiori (p<0,0001).

Minore disabilità lavorativa con una bassa gravità della malattia
Un’analisi separata di MEASURE-AD ha valutato nel mondo reale come i miglioramenti nella qualità della vita di un paziente e una bassa gravità della malattia comportano spesso un minor carico clinico e una minore disabilità lavorativa. I partecipanti sono stati stratificati in base all’effetto riportato dal paziente sulla qualità della vita, valutato tramite il DLQI e le misure di gravità della malattia (Patient-Oriented Eczema Measure categories,POEM, e Atopic Dermatitis Symptom Scale 7-Item Total Symptom Score categories, ADerm-SS TSS-7).

Il carico clinico è stato valutato utilizzando l’Eczema Area and Severity Index (EASI) e la Worst Pruritus Numeric Rating Scale (WP-NRS), mentre l’assenteismo, il presenzialismo e la riduzione complessiva della produttività lavorativa sono state misurate tramite il Work Productivity and Activity Impairment-AD (WPAI-AD).

I risultati dell’analisi hanno evidenziato che i punteggi EASI e WP-NRS e la riduzione complessiva della produttività del lavoro erano inferiori nei pazienti con punteggi più bassi nelle misure DLQI, POEM e ADerm-SS TSS-7 (p<0,0001 per tutti). Le tendenze per assenteismo, presenzialismo e compromissione dell’attività lavorativa erano simili a quelle relative per la riduzione della produttività lavorativa complessiva (p<0,0001 per tutti).

«I risultati dello studio aumentano la consapevolezza del continuo carico di malattia che le persone affette da dermatite atopica devono sostenere ogni giorno e del potenziale legame tra gravità della malattia, approccio al trattamento e impatto complessivo sulla qualità della vita riferita dai pazienti» ha affermato Juan Francisco Silvestre, ricercatore dello studio e dermatologo presso l’Ospedale Universitario Generale di Alicante, in Spagna. «Queste analisi di real-life sottolineano il carico multidimensionale della dermatite atopica e la necessità di poter disporre di più opzioni terapeutiche».

Bibliografia

Silvestre JF et al. Real-World Burden in Patients With Atopic Dermatitis Who Are Candidates for Systemic Therapy and Currently Receiving No Systemic Therapy, No Treatment, Topical Therapy Only, or Systemic Therapy: Results From a Real-World Multicountry Study. FC02.02. 2022 European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) Hybrid Congress. 

Gooderham M et al. Associations Between Patient-Reported Outcomes and Disease Severity Measures With Disease Burden in Atopic Dermatitis: Results From a Real-World Multicountry Study. P0286. 2022 European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) Hybrid Congress.

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