All’OECD Global Blockchain Policy Forum 2022, Fleap ha presentato quattro casi concreti di applicazione di una blockchain permissioned in processi societari
Sono già quattro le operazioni che per la prima volta in Europa hanno visto l’applicazione di una blockchain permissioned nel contesto dei processi societari. Alla quinta edizione dell’OECD Global Blockchain Policy Forum 2022 che si è svolto nei giorni scorsi a Parigi, Fleap ha presentato quattro casi applicativi, tra i primi in Europa, che riguardano l’applicazione della blockchain nella compliance del diritto societario italiano.
Benedetta Garavaglia e Davide Briani, rispettivamente Business Analyst e Project Manager di Fleap, hanno raccontato gli ultimi sviluppi della Fleap Digital Company al prestigioso Forum parigino, all’interno della sessione “Blockchain start-ups and new trends: the path toward innovation and entrepreneurship in web3”.
Le tecnologie decentralizzate stanno emergendo nell’evoluzione dell’economia digitale: rappresentano la base su cui potrebbero essere costruiti molti nuovi prodotti, servizi e mercati, da nuove forme di finanziamento a nuovi modelli di governance e di connessione sociale. Allo stesso tempo, l’innovazione introdotta dalla blockchain ha portato alla necessità di riflettere sui diritti e le responsabilità legali dei partecipanti in queste reti, sulle attività che supportano e le strutture di governance che sono sorte intorno a loro.
Il Global Blockchain Policy Forum ha riunito decisori politici, innovatori e leader di pensiero per affrontare le sfide chiave, anche a seguito del lancio della Raccomandazione dell’OCSE sulla Blockchain e altre DLT, il primo standard politico sulla tecnologia blockchain.
A Parigi, Fleap ha presentato uno studio tecnico legale – realizzato da Fleap in collaborazione con lo studio LX20 Law Firm dell’avv. Alessandro Negri della Torre – sulle quattro operazioni che per la prima volta in Europa hanno visto l’applicazione di una blockchain permissioned nel contesto dei processi societari finalizzati a:
– emissione di strumenti finanziari partecipativi convertendi nativamente basati sulla tecnologia Hyperledger riservati a partner strategici già selezionati
– digitalizzazione della captable di una S.r.l.
– digitalizzazione della captable di una S.p.a
– gestione della compravendita di quote di una S.p.a non quotata con intervento del notaio direttamente sulla piattaforma
Alla base del successo della piattaforma Fleap Digital Company c’è un enorme lavoro di integrazione dell’area legale e di diritto societario con la blockchain.
“La blockchain è una tecnologia che ci consente di offrire all’utilizzatore della piattaforma una gestione della segreteria societaria in perfetta aderenza alla normativa vigente, garantendo la certezza e l’incorruttibilità dei dati e dei documenti prodotti” ha dichiarato Donato Pastore, Chief Legal Officer di Fleap. “In particolare, Hyperledger Fabric è una DLT permissioned ed è, a nostro avviso, la più duttile e quella che meglio si presta a rispondere alle diverse esigenze dei nostri clienti.”
Gianmaria Clerici, CTO e anima dello sviluppo della Digital Company ha dichiarato: “Hyperledger Fabric consente di scegliere quali soggetti fanno parte del consorzio che gestisce la governance della blockchain e come questo avviene, oltre alla completa personalizzazione di ogni aspetto tecnico. Questo ci dà la possibilità di creare la nostra chain proprietaria e garantire l’accesso a nuove realtà on demand. Caratteristiche principali delle blockchain permissioned sono una migliore scalabilità e rapidità nell’esecuzione di transazioni, con una conseguente propensione per una maggiore centralizzazione.”
Oltre all’incubazione del PoliHub – Innovation Park & Startup Accelerator, Fleap ha partecipato al progetto Startup with IBM, collaborazione che ha consentito di avviare lo sviluppo su Hyperledger.