Nessuna donna tra i presidenti delle Commissioni alla Camera, appena eletti. Sette poltrone per FdI, quattro per la Lega e tre per Forza Italia. Tremonti guiderà gli Esteri
La Camera dei deputati ha eletto i presidenti delle 14 Commissioni di Montecitorio. A fare la parte del leone c’è ovviamente Fratelli d’Italia, che potrà contare su sette esponenti alla guida di altrettante commissioni. Poi la Lega con quattro nomine e Forza Italia con tre. Ma a fare rumore è la scelta di nominare 14 uomini e nessuna donna: una decisione stigmatizzata dalla capogruppo del Pd, Debora Serracchiani, che su Twitter osserva polemicamente che “sono tutti scelti dalla maggioranza” e riprende gli hashtag dello scontro con la premier Giorgia Meloni nel giorno della fiducia alla Camera.
CHI SONO I 14 PRESIDENTI DI COMMISSIONE ALLA CAMERA
Tra i deputati eletti per presiedere le commissioni spicca il nome di Giulio Tremonti: l’ex ministro dell’Economia, eletto con FdI, guiderà la commissione Esteri. Ecco tutte le nomine:
Commissione Esteri: Giulio Tremonti (Fratelli d’Italia)
Commissione Difesa: Antonino Minardo (Lega)
Commissione Giustizia: Ciro Maschio (Fratelli d’Italia)
Commissione Affari costituzionali: Nazario Pagano (Forza Italia)
Commissione Bilancio: Giuseppe Mangialavori (Forza Italia)
Commissione Finanze: Marco Osnato (Fratelli d’Italia)
Commissione Cultura: Federico Mollicone (Fratelli d’Italia)
Commissione Affari sociali: Ugo Cappellacci (Forza Italia)
Commissione Ambiente: Mauro Rotelli (Fratelli d’Italia)
Commissione Agricoltura: Mirco Carloni (Lega)
Commissione Trasporti: Salvatore Deidda (Fratelli d’Italia)
Commissione Lavoro: Walter Rizzetto (Fratelli d’Italia)
Commissione Politiche Ue: Alessandro Giglio Vigna (Lega)
Commissione Attività produttive: Alberto Gusmeroli (Lega).
LE COMMISSIONI SCELTE DAI BIG DEI PARTITI
Enrico Letta siederà in commissione Politiche Ue, Giuseppe Conte sceglie gli Esteri insieme al presidente di Italia Viva Ettore Rosato e all’ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini. E poi Andrea Orlando alle Attività produttive, Roberto Speranza alla Cultura, Mara Carfagna agli Affari costituzionali. In casa M5S, l’ex ministro Sergio Costa opta per l’Agricoltura, mentre l’ex procuratore Federico Cafiero de Raho la Giustizia.