Mito dell’abbronzatura più forte dei rischi per la pelle


Il mito dell’abbronzatura resiste, nonostante decenni di campagne di sensibilizzazione che collegano l’eccessiva esposizione al sole a tumori e all’invecchiamento cutaneo

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Il mito dell’abbronzatura “sana” resiste, nonostante decenni di campagne di sensibilizzazione che collegano l’eccessiva esposizione al sole al cancro della pelle e all’invecchiamento cutaneo, secondo i risultati di un ampio sondaggio presentati in occasione del congresso della European Academy of Dermatology and Venereology (EADV) 2022.

I risultati della precedente survey Burden of Skin Disease (BOSD) realizzata dall’EADV hanno mostrato che l’1,71% della popolazione europea adulta ha riferito di avere il cancro della pelle, il che si traduce in oltre 7 milioni di persone affette dalla malattia, nonostante si tratti di una condizione prevalentemente causata dall’esposizione ai raggi ultravioletti e facilmente prevenibile. L’esposizione al sole è anche responsabile di oltre l’80% dei segni visibili del fotoinvecchiamento, come linee e rughe.

L’indagine aveva coinvolto oltre 44mila adulti provenienti da 27 paesi e aveva indicato la necessità di una maggiore educazione sul cancro della pelle in tutta Europa, per aiutare la popolazione a fare scelte più sicure per la propria pelle. Lo 0,6% degli intervistati aveva riferito una diagnosi di melanoma, la forma più letale di cancro della pelle, ma i più diffusi e in più rapido aumento erano i carcinomi dei cheratinociti, che includono i carcinomi a cellule basali e a cellule squamose.

Un nuovo sondaggio sulle abitudini di protezione della pelle 
La nuova indagine presentata al congresso, condotta da La Roche-Posay Laboratoires e IPSOS in collaborazione con 12 esperti internazionali di fotoprotezione, ha interessato 17mila persone provenienti da 17 paesi, 6.000 delle quali provenienti da Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Italia e Russia.

Gli intervistati non europei residenti in Nord e Sud America, Africa, Oceania e Asia, erano lievemente meno entusiasti dell’abbronzatura, con il 67% che riteneva attraente l’abbronzatura e il 59% che la considerava salutare. Anche se il 92% degli europei si dichiarava consapevole del rischio di invecchiamento cutaneo causato dal sole (86% fuori dall’Europa), l’84% ha comunque ammesso di non proteggersi durante tutto l’anno (79% fuori dall’Europa).

«Questa ricerca mostra quanto sia radicato il mito dell’abbronzatura sana, anche in quanti hanno già subito danni solari o hanno sviluppato il cancro della pelle» ha commentato il ricercatore capo Thierry Passeron, professore di dermatologia presso l’Ospedale Universitario di Nizza. «Dobbiamo aumentare la sensibilizzazione sui danni cellulari causati dall’esposizione al sole, che possono portare al fotoinvecchiamento e al cancro della pelle. In particolare in Europa, dove sembra che si faccia meno uso della protezione solare rispetto ad altri paesi».

Altri miti includevano la convinzione che la protezione solare non fosse necessaria con tempo nuvoloso e nei soggetti già abbronzati. Il sondaggio ha infatti rivelato che soltanto il 56% degli europei è consapevole dell’utilità della protezione solare quando il tempo è nuvoloso (rispetto al 64% fuori dall’Europa) e che 1 persona su 4 (24%) pensa che sia sicuro stare all’aperto senza protezione solare se è già abbronzata (vs 21% fuori dall’Europa). Solo 1 europeo su 10 (10%) ha affermato di aver utilizzato abitualmente o spesso tutte i metodi per limitare l’esposizione al sole, come utilizzare creme protettiva, restare all’ombra, indossare un cappello e indumenti protettivi tutto l’anno (rispetto al 14% fuori dall’Europa).

«Le persone devono anche capire che è importante proteggere la pelle tutto l’anno, anche in condizioni climatiche nuvolose. La crema solare deve essere riapplicata ogni 2 ore per garantire una protezione sufficiente» ha osservato Passeron.

Ulteriori risultati dello studio
Effettuano una visita dermatologica almeno una volta all’anno il 15% degli intervistati europei e il 17% di quelli fuori dall’Europa, ma il dato preoccupante è quello che riguarda il non essersi mai sottoposti a una visita dal dermatologo, rispettivamente nel 46% e nel 56% dei soggetti.

Poco più della metà degli europei (51%) ha affermato di indossare il cappello regolarmente o spesso, rispetto al 57% al di fuori dell’Europa e il 73% degli europei ha dichiarato di stare all’ombra regolarmente o spesso, rispetto all’80% dei non europei.

Una seconda analisi dei dati ha rilevato che la consapevolezza dei pericoli dell’esposizione al sole maggiore nelle persone a rischio (con una storia di cancro della pelle, lesioni precancerose, fotodermatosi o quelli che assumevano farmaci fotosensibilizzanti o immunosoppressori), ma il 59% di questo gruppo ha affermato di non poter immaginare di tornare da una vacanza senza abbronzarsi, rispetto al 48% dei soggetti non a rischio.

Il 62% degli europei e il 52% dei non europei ha applicato la protezione solare regolarmente o spesso, soprattutto su braccia, gambe e petto. Ma il 10% degli europei ha dichiarato di non aver mai usato la crema solare, rispetto al 16% dei non europei. Tra le persone che hanno utilizzato la protezione solare, il 34% l’ha applicata solo una volta al giorno, rispetto al 49% fuori dall’Europa.

Il 90% dei soggetti che fanno parte dei gruppi a rischio ha dichiarato di essere consapevole dei rischi per la propria pelle, ma il 72% considera ancora salutare l’abbronzatura, una percentuale superiore rispetto a quanti non hanno precedenti di cancro della pelle o condizioni cutanee correlate all’esposizione al sole (62%). Tra le persone a rischio che hanno dichiarato di far uso di creme protettive, solo 1 su 4 (26%) l’ha applicata ogni 2 ore o più spesso di quanto raccomandato.

In conclusione:

  • l’abbronzatura viene percepita come positiva in tutto il mondo, ma soprattutto in Europa
  • più dell’85% degli europei è consapevole dei possibili danni derivanti dall’esposizione al sole, ma l’84% delle persone non si protegge dai raggi solari per tutto l’anno
  • il 10% degli intervistati adotta tutte le misure protettive in caso di esposizione al sole
  • molte persone sono poco informate sui danni causati dalla radiazione solare
  • la conoscenza e la protezione sono maggiori nei pazienti a rischio ma rimangono comunque basse

Bibliografia

Sun Exposure and Associated Risks in 17 Countries: Results from Europe Compared to Other Continents, presented at EADV Congress 2022.

Richard M-A et al. The Burden of Skin Diseases [BOSD] in Europe: Preliminary results about skin cancers diagnosis and care pathway. Abstract 353 presented at EADV Spring Symposium 2022.