Diabete di tipo 2: secondo le nuove raccomandazioni della US Preventive Services Task Force negli Stati Uniti troppo scarsi gli screening in bambini e adolescenti
Secondo le nuove raccomandazioni della US Preventive Services Task Force (USPSTF) pubblicate su JAMA, non ci sono evidenze sufficienti per valutare l’equilibrio tra benefici e danni dello screening per il diabete di tipo 2 nei bambini e negli adolescenti statunitensi e per valutare l’effetto dello screening, della diagnosi precoce e del trattamento sugli esiti di salute in questa popolazione.
Gli US Centers for Disease Control and Prevention (CDC) stimano che nel 2018 avevano il diabete 210mila bambini e adolescenti di età inferiore ai 20 anni e, di questi, circa 23mila avevano il diabete di tipo 2.
«I giovani con diabete di tipo 2 hanno una maggiore prevalenza di patologie croniche associate, tra cui ipertensione, dislipidemia e steatosi epatica non alcolica» hanno riferito Carol Mangione della David Geffen School of Medicine, University of California a Los Angeles, e colleghi. «Tuttavia i medici dovrebbero continuare a usare il loro giudizio clinico per stabilire se è appropriato effettuare lo screening su ogni singolo paziente».
La prevalenza del diabete di tipo 2 nei bambini e negli adolescenti è quasi raddoppiata negli ultimi due decenni, passando da un tasso di 0,3/1.000 nel 2001 allo 0,67 nel 2017, un aumento relativo del 95% in 16 anni, hanno commentato Lori Laffel e colleghi del Joslin Diabetes Center, Boston, Massachusetts in un editoriale di accompagnamento.
«La pandemia di Covid-19 ha ulteriormente amplificato la tendenza all’aumento del numero di giovani che sviluppano il diabete di tipo 2, probabilmente a causa di molteplici ragioni, inclusi i fattori di rischio legati a uno stile di vita non salutare con aumento della sedentarietà, diminuzione dell’attività fisica e aumento del peso» hanno scritto.
Inoltre la diagnosi di diabete di tipo 2 nei giovani non è semplice, dal momento che evidenze crescenti mostrano che è associato a una maggiore morbilità e mortalità prematura nei bambini e negli adolescenti, probabilmente a causa dell’insorgenza e della progressione accelerata delle complicanze microvascolari e macrovascolari, che hanno tassi elevati e in età più giovane nei soggetti con diabete di tipo 2 a esordio giovanile rispetto a quelli con diabete di tipo 1 a esordio giovanile o negli adulti con diagnosi di diabete di tipo 2, hanno osservato.
Valutazione dello screening, dei suoi effetti e del trattamento
L’USPSTF ha commissionato una revisione sistematica delle evidenze sullo screening per il prediabete e il diabete di tipo 2 in pazienti asintomatici non gravidi di età inferiore ai 18 anni. La revisione si è concentrata sull’evidenza dei benefici e dei danni dello screening per il prediabete e il diabete di tipo 2 e i benefici e i danni degli interventi per prediabete, diabete di tipo 2 o il diabete di tipo 2 di recente diagnosi rilevati dallo screening.
Ha anche valutato le evidenze sull’efficacia degli interventi per i pazienti con prediabete nel ritardare o prevenire la progressione al diabete di tipo 2 (le definizioni di prediabete e diabete di tipo 2 nei bambini e negli adolescenti sono le stesse degli adulti, dove il diabete di tipo 2 definito da una glicemia a digiuno di 126 mg/dl, una HbA1c del 6,5% o una glicemia post-carico a 2 ore di almeno 200 mg/dl).
La Task Force ha formulato diverse altre raccomandazioni sullo screening dell’obesità nei bambini e negli adolescenti, oltre che sullo screening del prediabete e del diabete di tipo 2 negli adulti. Ha anche formulato una raccomandazione separata sullo screening per il diabete gestazionale nelle donne in gravidanza.
La Fda ha approvato tre farmaci per il trattamento del diabete di tipo 2 nei bambini: metformina, insulina e il GLP-1 agonista liraglutide. Anche se la prima è efficace per il trattamento del diabete di tipo 2 nei pazienti più giovani, non è approvata per prevenire la progressione del prediabete al diabete, hanno sottolineato gli autori.
L’USPSTF non ha trovato studi che affrontassero i benefici diretti dello screening per il prediabete e il diabete di tipo 2 sugli esiti di salute in bambini e adolescenti asintomatici, come anche studi sui potenziali danni dello screening. Infatti, dato che alcuni giovani con prediabete possono tornare ad avere livelli glicemici normali senza nessun intervento, i possibili danni dello screening in questa fascia di età includono sovradiagnosi e trattamento eccessivo, e i potenziali danni causati dal trattamento del diabete di tipo 2 includono l’induzione di ipoglicemia ed effetti collaterali gastrointestinali, come nausea e vomito, correlati all’uso di farmaci.
Interventi sullo stile di vita meno efficaci nei giovani rispetto agli adulti?
Ai bambini e gli adolescenti con prediabete e diabete di tipo 2 la Task Force raccomanda interventi sullo stile di vita che promuovono la perdita di peso, migliorano la dieta e migliorano l’attività fisica. Infatti l’obesità e l’eccesso di tessuto adiposo, in particolare quello distribuito centralmente, sono i fattori di rischio più importanti per il diabete di tipo 2 nei pazienti più giovani. Anche la storia familiare di diabete, compreso il diabete gestazionale, è un forte fattore di rischio.
«La prevenzione e l’identificazione precoce del diabete di tipo 2 nei bambini è una priorità fondamentale per la salute pubblica e gli interventi sullo stile di vita hanno dimostrato di ridurre significativamente la progressione al diabete di tipo 2 negli adulti» hanno fatto presente gli editorialisti. «Sembra tuttavia che gli sforzi per ridurre il peso attraverso lo stile di vita siano meno efficaci nei giovani rispetto agli adulti».
«In ogni caso, i pediatri e i medici di base possono e devono continuare a sottolineare l’importanza di uno stile di vita sani per i bambini e le loro famiglie, e devono fare attenzione ai sintomi dell’iperglicemia» hanno aggiunto. «I medici dovrebbero anche continuare a seguire le raccomandazioni di screening basate sul rischio per il diabete di tipo 2 nei giovani in sovrappeso e con obesità e almeno un fattore di rischio aggiuntivo per il diabete di tipo 2 che mostra segni di insulino-resistenza, come l’acanthosis nigricans (una dermatosi caratterizzata da ipercheratosi e iperpigmentazione della pelle, con comparsa di aree cutanee scure specialmente in prossimità delle pieghe del corpo) o la sindrome dell’ovaio policistico.
Fonte
US Preventive Services Task Force. Screening for Prediabetes and Type 2 Diabetes in Children and Adolescents – US Preventive Services Task Force Recommendation Statement. JAMA. 2022;328(10):963-967.