Mondiali Qatar: ride l’Arabia Saudita, sconfitta storica per l’Argentina


Mondiali Qatar, l’Arabia Saudita batte 2-1 l’Argentina di Messi: i gol di Al-Shehri e Al Dwsari ribaltano il rigore di Messi. A Buenos Aires media a lutto

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La prima sorpresa del Mondiale, un’impresa che passerà alla storia: l’Arabia Saudita ha battuto 2-1 l’Argentina di Messi, una delle favorite per il successo finale. Una vittoria in rimonta, firmata Al-Shehri e Al Dwsari in quattro minuti (dal 49′ al 53′), in risposta al rigore (dubbio) del vantaggio argentino segnato da Messi.

ALL’ARGENTINA NON BASTA IL MAXI RECUPERO

Vani i 14 minuti di recupero concessi dall’arbitro sloveno Vincic. Una sconfitta che ricorda per proporzioni quella all’esordio di Italia 90 contro il Camerun.

MESSI, UN RECORD AMARO

Messi diventa il quinto giocatore della storia a segnare in quattro Mondiali diversi dopo Cristiano Ronaldo, Pelé, Klose e Seeler. L’attaccante del Psg è anche il primo a raggiungere questo traguardo con la maglia dell’Argentina: superati Batistuta e Maradona.

MEDIA A LUTTO

Si può parlare di “diplomazia del calcio“? Non ci sono certezze, ma la sorprendente vittoria dell’Arabia Saudita contro l’Argentina ai Mondiali di Qatar 2022 sembra in grado di avvicinare ancora di più Ryad con il Paese ospitante della manifestazione, con cui fino all’anno scorso erano sospese le relazioni diplomatiche.

Lo sceicco qatarino Tamim Bin Hamad Al-Thani, come mostra un video rilanciato dai media di tutto il mondo e dalla Dire (www.dire.it), ha celebrato allo stadio la vittoria dei “falchi”, cingendo al collo la bandiera verde del Paese che occupa buona parte della penisola Araba.

Un gesto impensabile fino al gennaio del 2021, quando i due Paesi, ritenuti entrambi “pesi massimi” politici ed economici del mondo arabo e musulmano, con rete di influenze in numerosi Paesi, hanno riaperto le relazioni diplomatiche dopo una sospensione durata quattro anni e causata, fra le altre cose, dalla vicinanza del Qatar all’Iran.

LA SOSPENSIONE DEI RAPPORTI DIPLOMATICI E L’EMBARGO

La sospensione dei legami con Doha da parte dell’Arabia Saudita era avvenuta di concerto con altri 13 Paesi a maggioranza musulmana, fra i quali gli Emirati arabi uniti e l’Egitto, ed era stato rafforzata anche da un embargo commerciale e dall’estromissione di Doha da una coalizione militare schierata nel contesto della guerra civile in Yemen.

La riapertura delle relazioni è stata raggiunto con una risoluzione nell’ambito del Consiglio di cooperazione degli Stati del golfo Persico (Gcc), un organismo regionale di cui entrambi fanno parte, e anche grazie alla mediazione di Stati Uniti, Kuwait e Oman. Chissà se il calcio ora non giocherà un ruolo nel consolidare questa ritrovata collaborazione. Del resto sembra essere il momento giusto, per questo riavvicinamento definitivo ma anche per molto altro: “La parola impossibile non fa più parte del dizionario arabo“, ha urlato il telecronista saudita al momento del goal del due a uno, siglato da Salem Al-Dossari al 53esimo minuto, come si vede in un video che è già virale in tutto il mondo.

LA STAMPA ARGENTINA SUL KO DELL’ALBICELESTE

Un “duro colpo”, una “sconfitta storica”, il “meno desiderato dei debutti”. La stampa argentina commenta così, in apertura di tutte le testate, la sconfitta dell’albiceleste contro l’Arabia Saudita. Parte da suggestioni geografiche, buone sia per il Paese ospitante che per quello avversario, il quotidiano La Naciòn: l’Argentina, si legge nel titolo “resta travolta da una tempesta di sabbia che le oscura l’orizzonte”. L’articolo si fa ancora più grave: dal ricordo e “l’onnipresenza” di Maradona al sostengo alla stella Lionel Messi, “tutto resta bloccato in gola” dopo i 90 minuti, terminati con otto minuti di recupero che non hanno risparmiato il disastro per gli argentini guidati dal ct Lionel Scaloni.

L’agenzia di notizie Télam parla del “debutto meno desiderato” fra tutti quelli possibili e di una “delle peggiori sconfitte” nella storia dei mondiali per l’Argentina, che di questa manifestazione vanta ben due vittorie: nel 1978 e nel 1986.

El Clarìn, quotidiano storico e fra i più letti, ricorda che la squadra argentina si è presentata in Qatar con alle spalle 36 partite senza sconfitte, per poi definire il match di esordio “un colpo durissimo”.
Mentre sui social impazzano i meme, a partire da quelli che ironizzano sull’utilizzo del Var, foriero dell’annullamento di ben tre goal per fuorigioco, c’è già chi fa mente locale: Pagina 12 analizza le “ragioni della sconfitta”. Olè, principale rivista sportiva del Paese, guarda già al futuro e alle possibili combinazioni per il passaggio del turno nonostante la questa prima impensabile battuta d’arresto.