In prima serata su Rai Storia il racconto di Carnuntum, la città dei gladiatori dove nascevano le “star” delle arene
La scuola dei gladiatori di Carnuntum, città romana sul Danubio, trasformò schiavi, prigionieri e anche volontari in abili e brutali intrattenitori che potevano essere mandati a combattere in tutto l’Impero. Precisione, velocità e tecnica spettacolare li resero vere star dello sport, mantenuti in condizioni ottimali dalla loro dieta vegetariana e da un allenamento rigoroso. I gladiatori guadagnavano bene e ricevevano visite private da facoltose ammiratrici. Ma la perdita di concentrazione di un momento nell’arena poteva rivelarsi fatale e, anche nella morte, il perdente non doveva mostrare alcuna emozione. Storie raccontate da “La città dei gladiatori”, in onda mercoledì 23 novembre alle 21.10 su Rai Storia.
La struttura di addestramento, che copre circa 11 mila metri quadrati, era probabilmente occupata da 40 a 60 gladiatori ed è la scuola di gladiatori di epoca romana meglio conservata, di dimensioni paragonabili alle famose scuole di Roma o di Pompei. Un’occasione per vedere da nuovi aspetti i “giochi” cruenti dell’antica Roma e per riflettere sui possibili parallelismi con il mondo dello sport di oggi.