Asma: secondo nuovi studi dupilumab migliora le riacutizzazioni e la funzione polmonare indipendentemente dalle riacutizzazioni pregresse
I risultati di un’analisi post-hoc dei dati dello studio TRAVERSE, presentati nel corso del congresso ERS, hanno documentato la capacità di dupilumab, un anticorpo monoclonale completamente umano che blocca un recettore condiviso dalle interleuchine-4 e -13, fattori chiave e centrali dell’infiammazione di tipo 2, di migliorare le riacutizzazioni e, al contempo, la funzione polmonare, in pazienti con asma moderati-severo non controllato e fenotipo infiammatorio di tipo 2.
Razionale e obiettivi dell’analisi
Numerosi studi presenti in letteratura hanno dimostrato l’esistenza di un’associazione tra una storia pregressa di riacutizzazioni asmatiche da un lato, e il declino della funzione polmonare e l’aumento del rischio di future esacerbazioni dall’altro.
Dupilumab (DPL) blocca le IL-4/IL-13, fattori chiave dell’infiammazione di tipo 2.
Nello studio di fase 3 QUEST, l’aggiunta di DPL ha ridotto significativamente le riacutizzazioni gravi e migliorato la funzione polmonare in pazienti con asma moderato-severo non controllato.
Lo studio LIBERTY ASTHMA TRAVERSE è uno studio di estensione in aperto, a braccio singolo, avente l’obiettivo di studiare la safety, la tollerabilità e l’efficacia a lungo termine del trattamento add-on con dupilumab in pazienti provenienti da altri trial clinici, incluso lo studio QUEST.
L’obiettivo di questa analisi post-hoc è stato quello di esaminare la relazione esistente tra una storia di riacutizzazioni pregresse e la funzione polmonare in pazienti asmatici con fenotipo T2 (conta di eosinofili nel sangue ≥150 cellule/µl o valori di FeNO ≥25 ppb al basale) nei pazienti provenienti dallo studio QUEST e reclutati nello studio TRAVERSE.
Disegno dello studio e risultati principali
I pazienti che erano in trattamento con DPL nello studio QUEST hanno continuato la terapia con DPL 300 mg (DPL/DPL) nello studio TRAVERSE fino a 96 settimane, mentre quelli che erano nel gruppo placebo nel trial QUEST hanno iniziato il trattamento con DPL (PBO/DPL).
Gli endpoint dello studio valutati sono stati i seguenti:
– Tasso annualizzato di riacutizzazioni gravi di malattia (AER)
– Variazione, rispetto al basale, della percentuale predetta di FEV1 (ppFEV1) in pazienti “non riacutizzatori” (assenza di episodi pregressi di riacutizzazione) e “riacutizzatori” (storia pregressa di 1 o più episodi di riacutizzazione) nel corso dello studio QUEST
Passando ai risultati, dall’analisi dello studio TRAVERSE è emerso che dupilumab ha ridotto l’AER nei pazienti con una o più riacutizzazioni nello studio QUEST (pazienti “riacutizzatori”) e mantenuto un basso AER nei pazienti non “riacutizzatori”.
Nello specifico, nei pazienti “riacutizzatori” l’AER osservato nello studio TRAVERSE è stato pari a 0,78 nei pazienti DPL/DPL e a 0,56 nei pazienti PBO/DPL. Nei pazienti “non riacutizzatori”, invece, l’AER è stato pari a 0,11 nei pazienti DPL/DPL e a 0,17 nei pazienti PBO/DPL.
Nello studio TRAVERSE, inoltre, dupilumab ha migliorato la funzione polmonare nei pazienti che erano stato trattati con placebo nello studio QUEST, e preservato il miglioramento della funzione polmonare nei pazienti trattati con dupilumab che (A) presentavano una o più riacutizzazioni nello studio QUEST (pazienti “riacutizzatori”) oppure (B) non erano andati incontro ad episodi di riacutizzazione nello studio QUEST (non “riacutizzatori”).
Nello specifico, nei pazienti “riacutizzatori”, la variazione media di ppFEV1 è stata pari a 10,09 nei pazienti DPL/DPL e a 14,84 nei pazienti PBO/DPL). Nei pazienti “non riacutizzatori”, invece, la variazione media di ppFEV1 è stata pari a 13,28 nei pazienti DPL/DPL e a 13,10 nei pazienti PBO/DPL.
Da ultimo, la probabilità di osservare un primo episodio di riacutizzazione nel corso dello studio TRAVERSE è stata simile nei pazienti “riacutizzatori” (A) o “non riacutizzatori” (B) nel corso dello studio QUEST, indipendentemente
dal trattamento con dupilumab o placebo nello studio QUEST.
Riassumendo
In conclusione, i risultati di questa analisi post-hoc dello studio TRAVERSE hanno dimostrato la capacità di dupilumab di ridurre le riacutizzazioni asmatiche, migliorare la funzione polmonare nel gruppo passato a trattamento attivo da placebo (studio QUEST) e indurre miglioramenti sostenuti nel gruppo trattato ininterrottamente con l’anticorpo monoclonale, indipendentemente dalla storia di riacutizzazioni pregresse.
La probabilità di un primo episodio di riacutizzazione con dupilumab nel corso dello studio TRAVERSE è risultata simile, indipendentemente dal trattamento pregresso con placebo o dupilumab nello studio QUEST.
Bibliografia
Papi et al. Dupilumab improves exacerbations and lung function irrespective of prior asthma exacerbations: TRAVERSE, Poster session. ERS 2022