Mai come quest’anno l’arrivo dei primi freddi è vissuto con una certa apprensione da parte delle famiglie italiane. Negli ultimi mesi, infatti, le vicende internazionali e soprattutto la situazione tra Ucraina e Russia, con conseguenti sanzioni verso quest’ultima da parte dell’Occidente, hanno fatto schizzare verso l’alto i prezzi del gas. Un evento che di fatto ha avuto importanti ripercussioni sui costi dell’energia che imprese e famiglie si trovano a fronteggiare.
Già negli ultimi mesi della scorsa stagione invernale molti italiani hanno dovuto sostenere costi legati al consumo del gas per il riscaldamento raddoppiati o triplicati, rispetto ai prezzi normalmente sostenuti.
Fino a ora, il clima è stato piuttosto clemente nel Bel Paese, ma presto arriveranno le prime ondate fredde anche in Italia e bisognerà trovare il modo di contenere i costi del riscaldamento, pur sfruttando un classico impianto con caldaia e caloriferi.
In tal senso, è importante sapere che pure in questi casi si possono ottimizzare i consumi e rendere più efficiente l’intero impianto, optando per alcuni tipi di caldaie che tendono a consumare meno.
Il mercato, di fatto, offre molti modelli tra cui scegliere, basta dare un’occhiata sui siti della maggior parte delle case produttrici, come https://www.ariston.com/it-it/, per comprendere facilmente che le opzioni di scelta sono tante. Spesso, però, non si riesce a comprendere a fondo la reale differenza di caratteristiche tra i diversi modelli, per individuare quella che effettivamente consuma di meno.
Proviamo quindi a fare una rapida disamina di quelle che può valere la pena acquistare, per risparmiare.
Quali sono le caldaie più efficienti
La caldaia rientra tra gli elettrodomestici imprescindibili in ogni abitazione, perché essenziale alla produzione dell’acqua calda sanitaria e all’attivazione dell’impianto di riscaldamento.
Rispetto a quelle tradizionali, le caldaie oggi sono più tecnologiche, silenziose, efficienti e progettate per consumare la minore energia possibile.
Tra i modelli più recenti che consentono di registrare un abbattimento delle spese ce ne sono alcune particolarmente interessanti. Quelle ibride, ad esempio, prevedono un mix tra quelle a condensazione istantanea e pompa di calore con gas ecologico. Se si valuta la caldaia ibrida il consumo elettrico che richiede può risultare molto vantaggioso, soprattutto se abbinato a un impianto fotovoltaico. Anche i consumi caldaie a condensazione e quelle a biomassa sono ridotti. Tra queste, però, una delle più comoda da installare e forse la più diffusa è quella a condensazione. Questo modello di caldaia, di fatto, è progettato per essere collegato a qualunque fonte di energia elettrica o impianto, come quello a pavimento o ai pannelli fotovoltaici o, ancora, con i collettori solari.
Come funziona una caldaia a condensazione?
Come si evince dalla denominazione stessa, la caldaia a condensazione è progettata per sfruttare la condensa dei vapori che vengono generati dal riscaldamento dell’acqua, a differenza di quelle tradizionali, invece, che li disperdono nell’ambiente.
Il consumo gas caldaia a condensazione necessario ad alimentare l’impianto può essere così ridotto.
Il recupero dell’energia derivante dal vapore acqueo della combustione avviene tramite un processo fisico che prevede l’impiego di scambiatori costruiti con diversi materiali, quali l’alluminio, il silicio o il magnesio.
I vantaggi sono indubbiamente evidenti, sia a livello economico, per le singole famiglie o imprese, che ambientale, per la collettività.
Basti pensare, innanzitutto, alla riduzione delle emissioni nocive per l’aria, come l’Ossido di carbonio, ai risparmi energetici, ma anche ai maggiori rendimenti stagionali, che possono raggiungere anche il 30% in più rispetto agli impianti classici.
Inoltre, grazie al suo sistema di micro-accumulo può erogare acqua calda in tempi molto rapidi e mantenere la temperatura dell’acqua calda costante anche con rubinetti aperti.