“Pescato un pinguino” a Reggio Calabria: il video è diventato virale sui social ma é una “Gazza marina” (Alca torda), un uccello marino che vive nei freddi mari del Nord Europa
“Pescato un Pinguino a Reggio Calabria“: così dice, entusiasta, il pescatore amatoriale in un video che circola sui social e che è stato rilanciato, con grande rammarico, da Carmelo Isgrò, biologo e direttore del Museo del mare di Milazzo. Rammarico perchè questo pescatore non solo non sa riconoscere il raro animale che si ritrova tra le mani, ma nel pescarlo dal mare lo maltratta pure, tenendolo appeso in malo modo all’amo e provocandogli probabilmente dolore. Spiega infatti Isgrò: In realtà quella che si vede é una “Gazza marina” (Alca torda), un uccello marino che vive nei freddi mari del Nord Europa, che raramente si vede in Italia ma che in questi giorni é stato al centro di numerosi avvistamenti, specialmente nel Tirreno. É triste vedere come questo signore tenga appeso il povero animale invece di aiutarlo liberandolo subito. Spero che questo animale sia stato alla fine liberato e (in base alle lezioni) portato ad un centro di recupero. Se qualcuno ha notizie o aggiornamenti li scriva nei commenti”.
LA LIPU: “GESTO INQUALIFICABILE, IDENTIFICARE L’AUTORE”
Sullo stesso episodio si è espressa, in una nota, anche la Lipu. indignata. “Suscita rabbia e sgomento il contenuto di un video pubblicato ieri da alcuni media online calabresi nel quale si vede un pescatore catturare all’amo un raro esemplare di gazza marina (alca torda) e, anziché soccorrerlo e affidarlo a un centro specializzato, lo fa penzolare per un periodo di tempo prolungato infliggendogli enormi sofferenze”. Per la Lipu (Lega italiana protezione uccelli) si tratta di un “inqualificabile gesto di violenza e maltrattamento contro la fauna selvatica” e bisognerebbe “identificare al più presto il responsabile”.
La gazza marina, spiega la Lipu, “è un uccello pelagico che nidifica sulle scogliere a picco dell’Europa nord-occidentale, in inverno si allontana dal suo areale riproduttivo disperdendosi nell’atlantico settentrionale spingendosi sino al mediterraneo occidentale. In Italia alcuni individui si possono osservare durante il periodo invernale nel mar ligure, mentre è molto raro vederla in altre regioni”. Ma quest’anno è successa una cosa strana: “Quest’anno sono giunte diverse segnalazione da varie regioni d’Italia anche quelle più a sud come Calabria e Sicilia. Difficile capire al momento le dinamiche di questi spostamenti se dovuti a condizioni climatiche o mancanza di risorse ittiche di cui la specie si nutre”.
Nei giorni scosris, raconta ancora la Lipu nella nota, un esemplare di questa specie è stato ricoverato al Centro recupero uccelli marini e acquatici (Cruma) di Livorno, dove è giunto in ipotermia. “specie giunto in ipotermia, al Centro recupero uccelli marini e acquatici (Cruma) che la Lipu gestisce a Livorno: “L’esemplare è in cattive condizioni di salute ma gli operatori del centro stanno prestando le cure necessarie e sperano, appena sarà possibile, di restituirlo al mare”.
Quanto al video del pescatore, ciò che si vede “è sintomo di una scarsissima sensibilità e di una preoccupante incompetenza nell’approccio alla fauna selvatica – dichiara Marco Gustin, responsabile Specie e ricerca della Lipu -. È scandaloso che ancora oggi ci siano personaggi, perlopiù dediti ad attività di pesca, che non sono in grado di sapere cosa occorre fare in caso di ritrovamento di uccelli feriti o in difficoltà. Il caso clamoroso della gazza marina del video lo sta a dimostrare. Si faccia chiarezza sulla vicenda e si identifichi al più presto il responsabile di questa violenza insensata”.
La Lipu invita inoltre tutti i cittadini a segnalare eventuali osservazioni e nel caso di ritrovamenti di individui in difficoltà di informare tempestivamente la Lipu stessa, il più vicino centro recupero e le autorità competenti in materia.