Formula 1: il team principal Binotto si è dimesso e il 31 dicembre dirà addio alla Rossa dopo 28 anni nella Scuderia Ferrari
La Ferrari “annuncia di aver accettato le dimissioni di Mattia Binotto che il 31 dicembre lascerà il suo ruolo di Team Principal della Scuderia Ferrari”. Così in una nota tanto attesa la Ferrari ufficializza l’addio di Mattia Binotto. Il giorno dopo il terremoto nell’altra grande azienda sportiva della famiglia Agnelli-Elkann, le dimissioni in blocco del cda della Juve. Nella nota la Ferrari resta vaghissima sulla scelta del suo successore: “Inizia ora il processo per identificare il nuovo Team Principal della Scuderia Ferrari, che dovrebbe concludersi nel nuovo anno”.
I RINGRAZIAMENTI DELLA FERRARI A BINOTTO
“Desidero ringraziare Mattia per i suoi numerosi e fondamentali contributi nei 28 anni passati in Ferrari – il commento dell’ad Benedetto Vigna – e in particolare per la sua guida che ha portato il team ad essere di nuovo competitivo nella scorsa stagione. Grazie a questo, siamo in una posizione di forza per rinnovare il nostro impegno, in primo luogo per i nostri incredibili fan in tutto il mondo, per vincere il più importante trofeo nel motorsport. Tutti noi della Scuderia e nella più vasta comunità Ferrari auguriamo a Mattia tutto il meglio per il futuro”.
LE PAROLE DI BINOTTO
“Con il dispiacere che ciò comporta, ho deciso di concludere la mia collaborazione con Ferrari – dice Binotto – Lascio un’azienda che amo, della quale faccio parte da 28 anni, con la serenità che viene dalla convinzione di aver compiuto ogni sforzo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Lascio una squadra unita e in crescita. Una squadra forte, pronta, ne sono certo, per ottenere i massimi traguardi, alla quale auguro ogni bene per il futuro. Credo sia giusto compiere questo passo, per quanto sia stata per me una decisione difficile – conclude l’ormai ex Team Principal -. Ringrazio tutte le persone della Gestione Sportiva che hanno condiviso con me questo percorso, fatto di difficoltà ma anche di grandi soddisfazioni.”