In prima serata su Rai Movie “Ieri, oggi, domani”: ecco la trama del film del 1963, diretto da Vittorio De Sica, vincitore dell’Oscar al miglior film straniero nel 1965
Martedì 29 novembre 2022 in prima serata su Rai Movie un classico del cinema italiano: “Ieri, oggi, domani”. Tre episodi (scritti rispettivamente da Eduardo De Filippo, Alberto Moravia e Cesare Zavattini) costruiti su misura per la coppia di successo Loren-Mastroianni.
Episodio #01: “Adelina”, ambientato a Napoli
Napoli, quartiere Forcella: Adelina Sbaratti, una venditrice abusiva di sigarette, per non essere arrestata ricorre ad una lunga serie di maternità. Il carcere sarà evitato fino a quando il marito Carmine non sarà più capace di continuare a ingravidare la moglie.
Scritto da Eduardo De Filippo con la collaborazione di Isabella Quarantotti. L’ispirazione nasce dalla storia vera della contrabbandiera napoletana Concetta Muccardi, che per non andare in carcere ebbe ben diciannove gravidanze, sette delle quali finite con la nascita di figli.[1] La donna continuò il suo mestiere di venditrice di sigarette di contrabbando fino alla morte, avvenuta il 21 novembre del 2001 all’età di settantotto anni.
Episodio #02: “Anna”, ambientato a Milano
Anna e Renzo
Anna è una ricca signora milanese che intrattiene una tresca amorosa con un uomo di modeste condizioni, quasi per cercare un’evasione dal suo arido mondo. Basterà però un banale incidente a rivelare il vero valore di questo rapporto superficiale.
Scritto da Billa Zanuso e Cesare Zavattini. Espressione cinematografica, in chiave sarcastica, di quella spietata critica alla società borghese italiana che è uno degli elementi caratterizzanti dell’opera (Troppo ricca) di Alberto Moravia.
Episodio #03: “Mara”, ambientato a Roma
Mara, una squillo d’alto bordo, abita a Roma in Piazza Navona in un appartamento all’ultimo piano: tra i suoi clienti più affezionati c’è il bolognese Augusto. La dirimpettaia di Mara è Giovanna, una donna anziana e molto timorata di Dio, che sta temporaneamente ospitando Umberto, il nipote seminarista, che si invaghisce della squillo senza essere a conoscenza della sua professione.
Mara e Augusto
Mara inizialmente sta al gioco, ma si accorge di aver commesso un errore quando Umberto minaccerà di abbandonare gli studi per provare fino in fondo le gioie della vita secolare, facendo così rattristare molto sua nonna che si reca allora da Mara piangendo a comunicarle la movimentata intenzione del giovane. La squillo si confida con Umberto consigliandogli che non varrebbe la pena mandare tutto a monte per lei ed esortandolo perciò a seguire la sua vocazione.
Alla fine ogni cosa si sistemerà per il meglio; rimasta sola con Augusto, Mara si esibisce per lui in un sensuale spogliarello, senza però andare oltre, dovendo infatti rinunciare ad avere rapporti sessuali per una settimana a causa del fioretto da lei fatto affinché Umberto non venisse meno alla vocazione.
Scritto da Cesare Zavattini