“Testa e croce. Le convergenze parallele del design svizzero e italiano”: all’ADI Design Museum di Milano una mostra prodotta dal Museo e Repower
Svizzera e Italia: due paesi geograficamente vicini ma allo stesso tempo distanti per economia, storia, cultura, tecnica, arte e rapporti con il design. Analogie e differenze sono il tema centrale della mostra Testa e Croce: le convergenze parallele del design svizzero e italiano. Prodotta da ADI Design Museum e Repower e patrocinata dall’Ambasciata Svizzera e dalla Swiss Chamber, Camera di Commercio Svizzera in Italia, la mostra ha la curatela generale e la direzione creativa di Italo Rota e la curatela di Alessandro Pedretti per la sezione italiana e di Riccardo Blumer per la sezione svizzera.
Un panorama di idee, immagini, creazioni e prodotti, nati su due fronti della cultura del design storico quanto su quello contemporaneo. Da radici simili per natura, esigenze e processi nascono oggetti e raffigurazioni che rappresentano le identità differenti del patrimonio culturale, sociale e tecnico italiano e svizzero: oggetti, immagini, campagne pubblicitarie che fanno parte di due DNA espressivi.
“In un momento come quello che stiamo vivendo è sempre più importante il coraggio di elaborare letture critiche originali. Convergenze parallele è un ossimoro derivato dalla memoria politica italiana, atteggiamento tipico di una certa prassi, che vedeva dichiarazioni d’intenti convergere sulla soluzione dei problemi mentre, in concreto, i percorsi restavano rigidamente paralleli e mai sovrapponibili. La mostra vuole sfatare questa prassi per aiutarci a capire le reali convergenze e – perché no? – le reali divergenze di intendere il fare design.” dichiara il Presidente ADI – Associazione per il Disegno Industriale Luciano Galimberti.
Nella cultura materiale e visiva italiana i protagonisti sono spesso designer e aziende e il prodotto è frutto di una ricerca culturale in continua metamorfosi e in continuo sviluppo, che produce valore espressivo ma anche qualità sociale: i grandi nomi del design degli ultimi cento anni, i grandi classici dell’arredo, oggetti inconsueti e sorprendenti, la grafica d’autore, il rapporto internazionale delle aziende con progettisti di tutto il mondo coinvolgente un panorama vasto di relazioni prima che di immagini.
Nei prodotti dell’ingegno svizzero, trasformati dall’uso in modelli standard, lo stile è in rapporto non con l’estetica, ma con una concezione etica del produrre, legato a materiali duraturi tipici del paese – legno e alluminio – e a strumenti esatti: grafica pubblicitaria, oggetti anonimi che acquistano il valore di simboli, Max Bill, Sigfried Giedion, il coltellino Victorinox, gli orologi, il Toblerone, le matite Caran d’Ache, il carattere Helvetica compongono un panorama attorno all’idea di qualità atemporale.
“Una messa a confronto di due entità”, spiega il curatore Italo Rota, “per scoprire due mondi paralleli dove pescare idee, oggetti per costruire i nuovi interni e per equipaggiare i nostri zaini; nel prossimo futuro probabilmente saremo un po’ meno italiani e un pò meno svizzeri ma gli oggetti ci riveleranno sempre le loro origini lontane e misteriose.”
Al centro dell’allestimento una riproduzione del Cervino – Matterhorn segna l’asse nord-sud dei due mondi e allude alla differente percezione del design dai due punti di vista del panorama, ma in una visione sostenibile le montagne oltre al confine diventano territorio comune da custodire e valorizzare. Completano l’esposizione due isole tematiche – Giovani designer Italia, a cura di Erica Petrillo, e Giovani designer Svizzera, a cura di Laure Gremion – , che illustrano il panorama del progetto contemporaneo nei due paesi.
Fabio Bocchiola, AD Repower Italia e Presidente della Camera di Commercio Svizzera in Italia: “La ricerca e la promozione della cultura del design sono da sempre nel DNA di Repower, grazie alla doppia anima dell’azienda, fortemente legata alla Svizzera dove è stata fondata nel 1904 e all’Italia, dove quest’anno festeggia 20 anni di attività. Abbiamo proposto questo progetto all’ADI Museum perché è l’Istituzione che più di tutte in Italia ha saputo preservare e divulgare la cultura del design, prima ancora dei singoli oggetti. L’entusiasmo con cui è stata raccolta questa idea ha rappresentato un’importante conferma per un’azienda il cui business rimane legato ad uno dei beni più immateriali che si possa immaginare: l’energia. Testa e Croce porta alla luce le eccellenze italiane e svizzere, dando la possibilità ai visitatori di mettere a confronto due culture all’apparenza così distanti ma con radici comuni, di grande impatto sia a livello visivo che espressivo, interpreti dello spirito creativo a cui Repower è particolarmente legata. Due facce della stessa medaglia, due punti di vista della natura, degli oggetti e del design che, siamo sicuri, arricchiranno il visitatore.”
Fin dal giorno della sua inaugurazione, Repower è main partner dell’ADI Design Museum, a cui ha donato E-LOUNGE, la panchina intelligente e di design pensata per le e-bike, a disposizione di visitatori e ciclisti nel cortile principale, di fronte all’ingresso del Museo. La partnership tra Repower e ADI Design Museum è naturale conseguenza del percorso legato ai valori della sostenibilità, dell’innovazione e dell’attenzione al design, capisaldi della filosofia del Gruppo e in particolare della branca italiana guidata dall’AD Fabio Bocchiola.
Testa e Croce. Le Convergenze parallele del design svizzero e italiano
Fino al 5 Febbraio 2023
ADI Design Museum
Piazza Compasso d’Oro 1, Milano
Orario d’apertura: da martedì a domenica, dalle 10.30 alle 20 (l’ingresso termina alle 19.15)