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Medicina estetica: laser protagonisti degli interventi autunnali

In Italia oltre 3,5 milioni di persone convivono con lesioni vascolari che in molti casi generano stress, insicurezza e depressione. Tra queste c’è la rosacea, che oggi può essere trattata con il laser

In Italia oltre 3,5 milioni di persone convivono con lesioni vascolari che in molti casi generano stress, insicurezza e depressione. Tra queste c’è la rosacea, che oggi può essere trattata con il laser

Medicina estetica: per mantenere giovane la pelle del viso i trattamenti laser garantiscono modulabilità e miglioramento della struttura della cute

Tra il sole dell’estate e il freddo dell’inverno, è l’autunno la stagione prediletta per iniziare un percorso di bellezza per il proprio viso. Dalla prevenzione fino ai trattamenti, la medicina estetica sceglie la sua stagione. «L’autunno è il periodo più indicato per iniziare un programma di medicina estetica», afferma Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano. «Spesso arriviamo alla fine dell’estate con i danni provocati da un’eccessiva esposizione al sole: piccole rughe e macchie sono alcuni degli effetti collaterali per quanti non hanno preso le giuste contromisure. Davanti a noi ci sono i mesi freddi: un periodo sufficientemente lungo affinché i trattamenti possano avere effetto. Perché, è bene ricordarlo, in medicina estetica non esistono bacchette magiche: occorrono costanza e impegno, anche nel seguire corretti stili di vita».

Il programma di bellezza per il viso mette al centro i trattamenti laser: frazionati o non frazionati, ablativi, utilizzati da soli o in combinazione con altri, rappresentano la base per un ringiovanimento complessivo della pelle del volto. «Il laser è un buon trattamento antiaging: la sua possibilità di modulazione, i diversi utilizzi e le differenti tecniche disponibili permettono di intervenire in modo puntuale per ottenere un sostanziale miglioramento della struttura della pelle. Migliorano anche la luminosità e la compattezza, per ottenere alla fine una cute più tonica, con un sensibile ringiovanimento del viso», prosegue Gilardino. Infatti, «i trattamenti di resurfacing agiscono in particolare sullo strato più superficiale della pelle, portando a una riduzione dei pori e attenuando le piccole rughe e le classiche macchie dovute all’età».

Ma quando iniziare? «Il primo aspetto da valutare è lo stato di salute della pelle», precisa la specialista. «L’età biologica della pelle non è strettamente legata a quella anagrafica: gran parte dell’invecchiamento cutaneo è dovuto più ai fattori ambientali, quali in particolare l’esposizione al sole e il fumo, che alla genetica. Non c’è quindi un’età per l’inizio dei trattamenti: è possibile fare un’azione di cura della pelle in ottica preventiva, magari intorno ai 30-35 anni con dei trattamenti di biorivitalizzazione e un peeling superficiale».

In uno step successivo, «intorno ai 40-45 anni, quando già iniziano solitamente a comparire i primi segni del tempo, indicato è il Venezia Lift che, non essendo un laser ablativo, richiede tempi ridotti di convalescenza e dà risultati importanti sulla tonificazione della pelle. Un paio di sedute ravvicinate come inizio, più una terza a distanza di 5-6 mesi assicurano anche un effetto di prevenzione nei confronti di piccole rughe».

Il passare del tempo può portare a un’ulteriore perdita di tono e all’insorgere delle macchie tipiche del processo di invecchiamento della pelle. «Superati i 50 anni, il ricorso al laser ablativo permette di agire maggiormente in profondità, garantendo comunque effetti collaterali praticamente nulli», sottolinea Gilardino. «Il trattamento, condensato in una sola seduta all’anno, consente di avere un’esfoliazione cutanea abbinata a una maggiore produzione di collagene con effetto di rinnovamento delle pelle». Al comparire di rughe di espressione o di perdita di volume, «alla seduta laser vengono abbinati gli iniettabili, botulino e filler, che vanno ad agire sulle singole problematiche».

Nella cura delle pelle del viso, conclude la dottoressa, «oggi è aumentata la consapevolezza sulle azioni da adottare per mantenerla giovane. Il nostro viso però dice molto dei nostri stili di vita: comportamenti non sani ci fanno invecchiare prima».

Patrizia Gilardino – Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano nel 1988, Patrizia Gilardino si è specializzata nella Scuola di Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’Università degli Studi di Milano nel 1993. Iscritta all’Ordine dei Medici di Milano dal 1989, ha lavorato fino al 2003 all’Unità Funzionale di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Multimedica di Sesto San Giovanni. Esercita la libera professione al Poliambulatorio della Guardia di Finanza di Milano, al Centro Dermatologico Europeo, nel proprio studio di via Colonna a Milano e nello studio di via Colombo 44 a Piacenza. È membro della Società di verifica e controllo di qualità e della Società americana di chirurgia plastica. È socio Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica) ed è iscritta all’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) www.gilardinochirurgiaestetica.eu – www.patriziagilardino.it

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