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Scambio di prigionieri USA-Russia: liberata la cestista Brittney Griner

moglie brittney griner

Rilasciata la giocatrice americana di basket Brittney Griner in uno scambio di prigionieri: gli USA rilasciano alla Russia il trafficante di armi Bout

Svolta nel caso di Brittney Griner: la cestista americana detenuta da mesi in Russia è stata liberata in uno scambio di prigionieri con il trafficante di armi Viktor Bout. La donna era stata arrestata nel febbraio scorso con l’accusa di traffico di droga.

“Ho parlato con Brittney Griner poco fa. È al sicuro, è in aereo, sta tornando a casa”, ha twittato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, atteso a breve in u na conferenza stampa.

Lo scambio di prigionieri Griner-Bout è avvenuto all’aeroporto di Abu Dhabi. Lo ha riferito il ministero degli Esteri russo, citato dall’agenzia russa Tass.

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LA MOGLIE DI GRINER: “GIORNATA BELLISSIMA, GRAZIE A BIDEN”

“È una giornata bellissima, per me e per la mia famiglia. Grazie al presidente Biden e alla sua amministrazione”. Così , riferisce la Dire (www.dire.it), la moglie di Brittney Griner, Cherelle, in conferenza stampa con il presidente degli Stati Uniti dopo la liberazione della giocatrice di basket detenuta in Russia e scambiata con Victor Bout, in carcere negli Stati Uniti.

“È stato uno dei momenti più bui della mia vita, e so che il lavoro fatto non è stato facile”, ha detto dopo un lungo sospiro e prima di ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per il rilascio della compagna. Cherelle ha poi assicurato che continuerà a battersi insieme a Brittney per la liberazione di Paul Whelan, l’ex marine detenuto in Russia e per il quale Biden ha assicurato il massimo impegno, così come per gli altri statunitensi detenuti ingiustamente, come “priorità mia personale e della mia amministrazione. Non ci arrenderemo mai, lo garantisco, fino a quando non lo riporteremo a casa”, ha detto il presidente.

L’IDENTIKIT DI VIKTOR BOUT

Tutti sanno chi è Brittney Griner. È la LeBron del basket femminile, incarcerata per mesi in Russia, condannata a 9 anni di reclusione dopo un processo a Mosca per possesso di stupefacenti, liberata oggi e già in volo verso casa. Nessuno sa chi è davvero Viktor Bout, la pedina che ha permesso di poter mettere Griner su un aereo per gli Stati Uniti. Una famosa star del basket in cambio di uno dei peggiori criminali del mondo: la guerra fredda è passata da un pezzo, ed evidentemente anche il peso delle diplomazie ha equilibri ben diversi.

IL ‘MERCANTE DI MORTE’

Viktor Bout, dunque. Altrimenti detto il “mercante di morte”. Si presume che sia nato il 13 gennaio 1967, ma non è detto. A Dushanbe, l’attuale capitale del Tagikistan. Ci sono più certezze, su questo. Ma pare che si possa chiamare anche Victor Anatoliyevich Bout, Viktor Bulakin, Viktor Butt, Victor But e Vadim Markovich Aminov. Ha un sacco di passaporti.

Per anni è stato il più grande trafficante d’armi del mondo e prima dello scambio stava scontando una pena detentiva di 25 anni negli Stati Uniti. E’ stato lui dunque la chiave che ha aperto la cella di Brittney Griner, arrestata nel febbraio scorso con l’accusa di avere cannabis nel bagagliaio.

Bout è stato arrestato nel 2008 in un’operazione guidata da agenti antidroga statunitensi in Thailandia. Per dargli la caccia, si sono spacciati per membri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia, le FARC. E’ stato estradato nel 2010 dopo un lungo processo giudiziario.

HA ALIMENTATO I CONFLITTI PIÙ VIOLENTI DEL MONDO

È stato il nemico numero uno del commercio internazionale di armi per molti anni, alimentando alcuni dei conflitti più violenti del mondo”, ha detto il procuratore federale a Manhattan quando Bout è stato condannato a New York, nel 2012. Il suo dossier include contatti con al-Qaeda, Hezbollah, Muammar Gheddafi, e tutti i migliori nemici dell’Occidente su piazza. Fino alla cella occupata nella prigione di Marion, nell’Illinois. Si dice che la sua vita abbia ispirato il film “Lord of War”, in cui Nicolas Cage interpretava appunto un trafficante d’armi.

La carriera di Bout inizia negli anni 90, sfruttando le opportunità offerte dal crollo dell’Unione Sovietica. E’ accusato di aver allestito una flotta di aerei cargo per il traffico di armi destinati ad alcuni dei conflitti bellici più sanguinosi e lunghi degli ultimi decenni, in Liberia, Sierra Leone, Repubblica Democratica del Congo e Afghanistan, armando gruppi armati in Colombia e Filippine, in Mozambico e in Angola.
Prima di dedicarsi al traffico di armi, Bout si è diplomato all’Istituto militare di lingue straniere, una nota scuola superiore per l’intelligence militare russa. Parla sette lingue: russo, inglese, francese, portoghese, arabo, persiano e persino esperanto. Ha lavorato per il KGB e ha servito come ufficiale nell’esercito russo, con un grado variabile tra maggiore, tenente e tenente colonnello. Nel 1991 lascia e comincia la sua attività di trasporto aereo utilizzando aerei abbandonati.

Al culmine della sua impresa era in grado di impiegare circa 300 persone e lavorare con circa 50 aerei. Griner, dunque, è stata scambiata per uno così. Anche ‘il mercante di morte’ tornerà a casa.

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