Ritornano i Khorakhanè con il nuovo singolo “Nomi di donna”: un omaggio all’Emilia-Romagna con il testo liberamente tratto da un monologo di Carlo Lucarelli
Fuori “Nomi di donna”, nuovo singolo dei Khorakhanè, formazione emiliano romagnola nata nel 2001 come tribute band di De Andrè, che ha sviluppato e prodotto parallelamente un repertorio personale di brani originali ed inediti. La band è formata da Fabrizio Coveri (voce), Pier David Fanti (batteria), Gianluca Ravaglia (basso, contrabbasso), Matteo Scheda (chitarra elettrica, acustica, classica), Nicoletta Bassetti (violino) e Enrico Pelliconi (fisarmonica, piano, tastiere). Enrico Pelliconi, autore e arrangiatore e Fabrizio Coveri autore del testo.
Il Brano esce sotto etichetta “11A Label”, descrive la regione Emilia-Romagna, terra dalla quale provengono i Khorakhanè, omaggiata con il testo liberamente tratto e ispirato da un monologo di Carlo Lucarelli.
Nel brano, come un riassunto, viene raccontata e descritta questa incredibile regione d’Italia, ricca di pregi, arte, cultura, contraddizioni e storia. I personaggi citati richiamano gli estremi che si possono incontrare nella storia di questa terra: il genio di Federico Fellini, l’arte di Secondo Casadei, ma anche la violenza del “Passator Cortese” o la storia del feroce brigante ottocentesco Stefano Pelloni, diventato uno dei simboli della Romagna.
Il ritornello del brano è volutamente recitato in dialetto romagnolo, (sicuramente diverso rispetto ad altre province più a nord della regione), che in tutta la sua particolarità fonetica esprime un significato molto semplice racchiudendo in sé la caratteristica principale di questo territorio: “Regione di cibo, di vino e cultura”.
In poche parole, la parte più sincera ed autentica dell’accoglienza emiliano romagnola rappresentata dal cibo e dal buon vino, in primis il noto Sangiovese. “Ven a que, met insde, to da be, l’è sanzves, e be de mi paes (vieni qui, mettiti a sedere e prendi del vino, è Sangiovese, il vino del mio paese)”.
Per la band l’Emilia-Romagna è tutto questo e molto altro. È il loro DNA, la loro identità più vera e sincera che ha saputo farli incontrare nelle loro diverse maestranze musicali, messe insieme in una formazione divenuta ben presto una delle band emergenti più interessanti del panorama italiano, grazie alla contaminazione creativa dei diversi stili musicali di ogni componente, che li ha fatti apprezzare fin da subito da pubblico e critica.
Una capacità creativa unita ad una grande attenzione alle liriche, per la ricerca del messaggio più diretto e trasversale, oltre che sociale delle loro canzoni.
Un sound che deriva da una combinazione di stili che negli anni ha originato progetti musicali originali, paralleli all’attività di “tribute band” che con gli anni stava diventando un’immagine di loro sempre più stretta, pian piano abbandonata a beneficio di una nuova e definitiva collocazione come band emergente a livello nazionale con una specifica identità.
I KhoraKhané si esibiscono da subito, in rassegne nazionali, importanti teatri e locali, riscuotendo sempre un grande consenso dovuto non solo alla qualità del repertorio, ma anche alle doti tecniche ed espressive dei componenti e agli arrangiamenti personali dei brani.