La presenza di Amazon aumenta il giro d’affari dei comuni


Ricerca Nomisma sugli effetti della presenza di Amazon nei comuni: crescono giro d’affari aziende, occupazione e compravendite case

Uno stabilimento Amazon dove si terrà il primo sciopero nazionale

Avere come ‘vicino di casa’ Amazon, a quanto pare, conviene: perchè migliora i bilanci aziendali e l’occupazione. Nel caso del centro di distribuzione di Castelguglielmo-San Bellino, a Rovigo, lo studio di Nomisma (presentato oggi) “L’impatto degli investimenti logistici di Amazon sui territori” dice che considerando i bilanci di oltre 2.100 imprese in 85 Comuni nelle vicinanze nel periodo 2019-2021, le attività commerciali che distano meno di 20 minuti d’auto hanno registrato un incremento del giro d’affari del +20,4% rispetto al +8,9% delle attività situate in località più distanti. Inoltre, le aziende manifatturiere più prossime allo stabilimento, sempre nello stesso arco temporale, hanno registrato un incremento del volume d’affari del +15,8%, mentre gli operatori dello stesso comparto localizzati a oltre 20 minuti d’auto dal polo Amazon hanno visto un +13,7%.

“Dopo aver analizzato il ruolo di Amazon come volano per la crescita e l’innovazione delle piccole e medie imprese italiane, abbiamo ritenuto importante raccogliere dati a livello locale per indagare quale sia l’impatto della presenza di Amazon nei territori in cui opera. Questo studio è stato realizzato prendendo in considerazione l’arco temporale di un solo anno e rappresenta una vera e propria sfida. Infatti, solitamente gli studi di questa tipologia prendono in esame periodi di circa cinque anni con l’obiettivo di arrivare a delineare dei trend. In questo caso abbiamo ottenuto una fotografia delle prime dinamiche attivate dall’apertura del centro Amazon per i territori circostanti”, afferma Luigi Scarola, responsabile Sviluppo territoriale ed economia sociale di Nomisma.

ED ECCO (E PERCHÈ) COME MIGLIORA L’OCCUPAZIONE

E “vantaggi significativi” si sono registrati anche sotto il occupazionale. Nel centro Amazon di Castelguglielmo-San Bellino, dopo poco più di un anno dall’avvio dell’operatività si è registrato questo trend: a dicembre 2021 il sito contava 1.085 dipendenti a tempo indeterminato e oggi sono oltre 1.500; di questi, circa 900, il 60%, sono stati inizialmente assunti con contratto di somministrazione e poi convertiti a tempo indeterminato. “Questi dati confermano il nostro sostegno alla crescita dell’economia italiana attraverso un impatto positivo a favore delle comunità locali”, dice commenta Lorenzo Barbo, responsabile Amazon Italia Logistica. “Voglio inoltre sottolineare che proprio oggi Amazon ha annunciato di aver raggiunto i 17.000 dipendenti a tempo indeterminato in oltre 60 sedi presenti in tutto il Paese, rispettando l’impegno assunto lo scorso giugno di creare 3.000 nuovi posti di lavoro entro la fine dell’anno”, aggiunge il manager.

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CRESCE ANCHE LA DISOCCUPAZIONE, MA PERCHÈ SAPENDO CHE C’È LAVORO CI SI ISCRIVE AI CENTRI PER L’IMPIEGO

Nella provincia di Rovigo, da quando il centro Amazon di Castelguglielmo-San Bellino è entrato in attività nel settembre 2020, il tasso di di occupazione è salito di +2,33 punti e quello di disoccupazione, di 1,5 punti. “Quest’ultimo dato costituisce un fenomeno fisiologico riscontrato nei contesti territoriali in cui si registra un importante aumento della base occupazionale: il rinnovato clima di fiducia nel mercato del lavoro spinge la popolazione precedentemente inattiva a ricercare un impiego e quindi a iscriversi presso le liste di collocamento dei Centri per l’impiego. Nel caso della provincia di Rovigo si denota infatti il maggiore incremento di ricerca attiva di lavoro di tutto il nord-est: la popolazione in cerca di lavoro è aumentata di +3,68 punti complessivi, +7,53 tra le donne”, recita lo studio di Nomisma presentato oggi.

L’EFFETTO AMAZON ANCHE SULLE CASE: +45,9% DELLE COMPRAVENDITE

Per quanto riguarda il mercato immobiliare, negli otto Comuni confinanti con lo stabilimento Amazon, nel periodo successivo all’avvio delle attività, si è registrato un incremento del +45,9% delle compravendite residenziali rispetto al +33% registrato nel Nord-Est, evidenzia ancora Nomisma. Questo trend viene confermato anche dalle compravendite di immobili produttivi che, in un raggio di 20 chilometri dal centro di distribuzione, hanno registrato un significativo +64,5%, attestandosi su valori più elevati rispetto al +24,6% dei benchmark territoriali di tutto il Nord Est. Come emerge dallo studio di Nomisma “un’industria logistica integrata e innovativa può rappresentare un importante motore di crescita per i sistemi economici territoriali, con effetti sul tessuto sociale locale e in sinergia con politiche di sostenibilità ambientale”.