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Gotta: la vitamina C può ridurre il rischio di insorgenza

Allopurinolo e febuxostat si equivalgono per efficacia nel controllare le recidive di gotta, anche nei pazienti con nefropatia cronica allo stadio 3

L’assunzione di vitamina C potrebbe essere di aiuto nel ridurre le possibilità di insorgenza di gotta secondo un nuovo studio

L’assunzione di vitamina C potrebbe essere di aiuto nel ridurre le possibilità di insorgenza di gotta. Lo suggeriscono i risultati di un’analisi post-hoc dello studio Physicians’ Health Study II, recentemente pubblicata su The American Journal of Clinical Nutrition.

Razionale e disegno dello studio
La terapia farmacologica della gotta non è orfana di trattamenti farmacologici efficaci, ricordano fin dall’inizio gli autori dello studio nell’introduzione al lavoro. Ciò premesso, molte persone non assumono i farmaci deputati al controllo di questa artropatia da cristalli quando non provano dolore; pertanto, se la condizione non viene tenuta sotto controllo, può peggiorare notevolmente e causare danni permanenti alle articolazioni.
Ecco perché gli interventi sullo stile di vita sono considerati particolarmente importanti per una malattia come la gotta.

Alcuni trial clinici randomizzati di breve durata hanno già suggerito la capacità di supplementazioni giornaliere di vitamina C (500 mg/die) di ridurre l’uricemia, mentre studi osservazionali hanno mostrato che la vitamina E è inversamente associata al rischio di gotta.

La vitamina C, come è noto, ha pochi effetti collaterali e, per quanto detto sopra, è stato ipotizzato che il ricorso a questa vitamina da parte di coloro che possiedono livelli più elevati di acido urico nel sangue, potrebbe ridurre la probabilità di ammalarsi di questa patologia.

Di qui l’analisi post-hoc dei dati del Physicians’ Health Study II – un trial clinico randomizzato e controllato vs. placebo, in doppio cieco, sull’impiego di vitamina C (500 mg/die) e vitamina E (400 UI/die) – il cui outcome primario era rappresentato dalla nuove diagnosi di gotta autoriferite al basale e durante l’intero periodo di follow-up previsto dal protocollo ( ≤10 anni).

L’ obiettivo dell’analisi post-hoc pubblcata è stato quello di valutare l’effetto della supplementazione di vitamina C (esposizione primaria pre-specificata) e di vitamina E (esposizione secondaria pre-specificata) sulle nuove diagnosi di gotta.

L’età media dei 14.641 medici di sesso maschile randomizzati a trattamento con vitamina C o E era pari a 64 ± 9 anni; l’1% del campione era di etnia Afro-Americana, mentre il 6,5% aveva ricevuto diagnosi di gotta prima della randomizzazione nel trial.

Risultati principali
Dall’analisi dei dati è emerso che il tasso di incidenza di nuove diagnosi di gotta durante il follow-up era pari a 8,0 per 1000 anni-persona tra i soggetti randomizzati ad intervento di supplementazione con vitamina C rispetto a 9,1 per 1000 anni-persona tra quelli randomizzati al placebo.

L’assegnazione della vitamina C ha ridotto le nuove diagnosi di gotta del 12% (HR: 0,88; IC95: 0,77, 0,99; P = 0,04). Questi effetti erano maggiori tra i soggetti con un BMI <25 kg/m 2 (P-interazione = 0,01). La vitamina E, invece, non è risultata associata a nuove diagnosi di gotta (HR: 1,05; IC95%: 0,92, 1,19; P = 0,48).

Riassumendo
Nel commentare i risultati i ricercatori hanno rimarcato la loro ipotesi secondo la quale, oltre a ridurre i livelli di acido urico nell’organismo, la vitamina C potrebbe anche ridurre la risposta infiammatoria ai cristalli di acido urico. Ciò in quanto, quando si sviluppano le infiammazioni nelle articolazioni di tutto il corpo, gran parte dell’irritazione dolorosa è causata dalla risposta del sistema immunitario che si attiva per la distruzione dei cristalli di acido urico.

I risultati suggeriti da questo studio, ammettono i ricercatori, probabilmente non cambieranno le raccomandazioni per i pazienti con gotta grave, ma potrebbero comunque avere un impatto nei pazienti gottosi con un numero ridotto di riacutizzazioni pregresse.
In conclusione, dai risultati di questo studio è emerso come la vitamina C sia stata in grado di indurre una riduzione moderata del rischio di nuove diagnosi di gotta in una popolazione di medici di mezza età e di sesso maschile.

E’ auspicabile che vengano condotti, nel prossimo futuro, ulteriori studi per determinare gli effetti di supplementazione di vitamina C a dosaggi più elevati sui livelli di acido urico e le recidive di gotta nei pazienti adulti con gotta conclamata.

Bibliografia
Juraschek SP et al. Effects of vitamin C supplementation on gout risk: results from the Physicians’ Health Study II trial, The American Journal of Clinical Nutrition, Volume 116, Issue 3, September 2022, Pages 812–819,
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