La mortalità per tumore e infarto è 2,6 volte più alta tra i pazienti con problemi di salute mentale secondo la Società italiana di psichiatria
Nella ricerca, che ha confrontato un campione di pazienti psichiatrici con la popolazione generale, “il numero di decessi dei pazienti psichiatrici è risultato due volte più alto rispetto a quello della popolazione generale. Questo significa che avere un disturbo psichiatrico comporta un rischio di morte superiore a più del doppio di quello atteso nella popolazione generale”, commentano Massimo di Giannantonio ed Enrico Zanalda, co-presidenti della società scientifica, che si riunirà a congresso dal 12 al 15 ottobre a Genova. “I dati emersi indicano che lo stigma pesa anche sui ritardi negli accessi alle cure e sulle difficoltà di adesione a programmi di prevenzione e screening”, affermano i due specialisti che invitano ad adottare “azioni radicali e urgenti, a livello globale a partire da corsi di formazione obbligatori per tutto il personale sanitario e socio assistenziale, sui diritti e i bisogni delle persone con disturbi psichici”. Per la Sip occorre fare di più anche sul fronte degli investimenti nei servizi di salute mentale: “In Italia si investe nei servizi di salute mentale il 2,9% del Fondo Sanitario Nazionale. Troppo poco per rispondere adeguatamente ai bisogni di oltre 4 milioni di italiani con un disturbo della salute mentale, un numero costantemente in crescita”, concludono di Giannantonio e Zanalda.