Con il Mondiale in Qatar ormai ai titoli di coda e in fase di archiviazione o se vogliamo di metabolizzazione, tornano il campionato e le coppe nazionali. A differenza delle competizioni europee, che verranno disputate a partire da metà febbraio, alla ripresa della stagione ci sarà anche il turno di Coppa Italia che vedrà protagoniste le big della nostra serie A. Questo vuol dire che sarà un mese di gennaio di alto profilo, in termini di sfide valide per la lotta scudetto e per l’assegnazione delle coppe nazionali.
Un necessario recap sulla prima parte di stagione di serie A
Come molti già ricorderanno è stato un avvio di stagione bruciante, che ha subito costituito le dinamiche fondamentali per quanto riguarda la classifica di serie A. Classifica che andiamo ad analizzare dalla parte bassa, fino al vertice per quanto riguarda anche le quote calcio relative al girone di ritorno di questo campionato di serie A.
Il Verona ha chiuso il mese di novembre con una sequenza di sconfitte, cinque consecutive che lo colloca come ultima squadra con appena cinque punti in 15 gare. Non va certo meglio per Sampdoria e Cremonese, malgrado la formazione grigiorossa abbia fermato il Milan di Pioli nella gara domestica, non è ancora arrivata la prima vittoria per la formazione lombarda che torna in massima divisione dopo un lungo periodo di assenza. Classifica già diversa quella dello Spezia, che però durante le ultime gare ha raccolto solo 4 punti su 15 a disposizione. Salendo di posizione troviamo quindi un gruppetto costituito da Lecce, Sassuolo, Monza, Empoli e Salernitana.
L’inizio di stagione di Lecce e Monza, due delle neopromosse in A
In un fazzoletto di punti ci sono quindi cinque formazioni, che nel bene e nel male hanno già mostrato le loro qualità e gli evidenti difetti e limiti di gioco e di organizzazione specialmente difensiva. Il Lecce di Marco Baroni si fregia di aver fermato il Napoli di Spalletti, in uno dei suoi rari passi falsi di inizio stagione, ma nel percorso ha anche sprecato ghiotte occasioni di fare punteggio contro le prime della classe e contro alcune delle pari merito. Il Sassuolo di Alessio Dionisi è un’altra squadra che offre buoni spunti di analisi e di riflessione. Squadra dotata di un buon gioco e con alcuni calciatori di buon livello tecnico e tattico, paga forse l’eccesso di vocazione offensiva, in gare dove forse sarebbe necessario coprirsi e giocare meno a calcio per ottenere punti preziosi. Il Monza dopo aver esonerato Giovanni Stroppa ha trovato gioco, risultati, ma cosa più importante una propria identità di gioco.
Merito di un altro giovane e talentuoso tecnico come Raffaele Palladino, classe 1984 che ha saputo infondere i principi giusti di gioco a una squadra alla sua primissima esperienza in massima divisione. Emerge comunque un aspetto: non ci sono più le neopromosse di un tempo, squadre che lottavano per la salvezza dalla prima all’ultima giornata e il Monza ne è esempio lampante. Empoli e Salernitana hanno già mostrato di poter mettere in difficoltà squadre di buon livello, incluse le big che raramente hanno vinto facilmente contro queste formazioni. Anche il Bologna di Thiago Motta ha cambiato passo, rispetto all’avvio di campionato, quando alla guida c’era però Sinisa Mihajlović.
La Fiorentina di Italiano, l’Udinese e l’Atalanta di Gasperini
Salendo ancora troviamo la Fiorentina di Vincenzo Italiano, che a inizio stagione era stata presentata come una squadra con vocazione d’alta classifica, ma che poi durante il susseguirsi di gare ha convinto a fasi alterne, tanto da essere lontanissima dalla lotta per l’Europa League. In effetti quest’anno con l’annunciato ritorno delle sette sorelle del campionato di serie A, non sarà facile trovare un posto nemmeno in Conference League, visto che già la Roma e l’Atalanta sono distanti da un piazzamento utile per la Champions League. Torino e Udinese, per via del buon inizio di campionato, godono di un piazzamento in classifica migliore rispetto alla Fiorentina. In particolare gli uomini di Sottil sono stati protagonisti di un avvio bruciante, tanto da vincere partite importanti contro Inter e Roma, su tutte. Il Torino di Juric ha avuto invece il merito di bloccare i campioni d’Italia in carica del Milan.
Roma, Inter e Lazio in piena corsa Champions
C’è poi un gruppo composto da Roma, Atalanta, Inter e Lazio, che non sono ancora fuori dalla lotta scudetto, ma che devono anche lottare per un piazzamento nell’Europa che più conta. L’Atalanta di Gasperini dopo un grande avvio di stagione, complice il fatto di non avere impegni infrasettimanali, ha guidato la classifica per le prime giornate di campionato. Successivamente ha concluso con tre sconfitte consecutive prima della sosta di novembre, portando a casa una sola vittoria e tre punti, sui 15 a disposizione. Non proprio uno score ottimale per la Dea che puntava a un posto di vertice durante questa stagione. Ci sono poi alcune considerazioni da fare per la Lazio di Maurizio Sarri e per l’Inter di Inzaghi, formazioni che possono competere per un posto d’alta classifica, ma che dovranno fare di più e meglio nel girone di ritorno che si preannuncia infuocato.