Leonardo, il supercomputer gestito dal Cineca al Tecnopolo di Bologna, scala la classifica dei più veloci ed è al quarto posto, grazie a una capacità di calcolo di 174,7 petaflop
Il supercomputer è sempre più super. E non è neanche ‘intero’. Il mega-cervellone elettronico Leonardo, gestito dal Cineca al Tecnopolo di Bologna, ancora prima della sua inaugurazione (e del suo completamento) è già uno dei più potenti al mondo.
Anzi, ha già scalato la classifica dei 500 supercomputer più veloci e si è piazzato al quarto posto, grazie a una capacità di calcolo di 174,7 petaflop. In altre parole è in grado di fare quasi 175.000 trilioni (o 175 quadrilioni) di operazioni al secondo. L’annuncio è stato dato durante ‘SC22’, la più importante conferenza internazionale dedicata all’high performance computing in corso a Dallas, in Texas. Il maxi-pc ha peraltro ancora margini di miglioramento. L’installazione di Leonardo, iniziata a luglio, non si è ancora conclusa. Cineca e Atos, l’azienda che ha fornito il sistema, prevedono infatti di migliorare le sue prestazioni fino a raggiungere 240 petaflops nelle prossime settimane.
Leonardo si trova al Tecnopolo di Bologna, dove sarà inaugurato il prossimo 24 novembre. Alla cerimonia sono stati invitati, tra gli altri, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e la presidente della Commissione Ue, Ursula Von Der Leyen. “Leonardo sarà una grande risorsa per la ricerca e applicazioni pratiche che migliorino la vita dei cittadini- esulta il governatore Stefano Bonaccini- la Data Valley dell’Emilia-Romagna è sempre di più una piattaforma internazionale dei Big data al servizio di crescita sostenibile, innovazione e sviluppo umano, al servizio del nostro territorio, del Paese e dell’Europa”.
Il presidente del Cineca, Francesco Ubertini, si dice “molto orgoglioso del risultato raggiunto da Leonardo nella lista Top500. Questo traguardo premia l’impegno del consorzio, che da oltre 50 anni sostiene la ricerca tramite il calcolo ad alte prestazioni, e conferma il ruolo dell’Italia come asset strategico” nel supercalcolo a livello europeo. I supercomputer, continua Ubertini, “sono in grado di fornire la potenza computazionale necessaria per modellare, simulare e quindi aiutare a comprendere fenomeni complessi”.
Leonardo, dunque, “consentirà di sostenere la ricerca scientifica di frontiera e l’innovazione tecnologica- afferma il presidente del Cineca- aiutando così ad affrontare le sfide più difficili della nostra società, tra cui la mitigazione e la gestione dei rischi dovuti a situazioni estreme, pandemie o eventi naturali come terremoti, tsunami, eventi vulcanici e inondazioni improvvise, molti dei quali possono essere causati dal cambiamento climatico”.
Per Giuseppe Di Franco, chairman and chief executive officer ed executive vicepresident del Gruppo Atos, “riconoscimenti prestigiosi come questo ci riempiono di orgoglio, perché testimoniano la qualità del lavoro svolto da tutte le persone coinvolte nel progetto. Il lavoro di squadra messo in campo per la realizzazione di Leonardo, che ha visto un’ampia sinergia di attori, vede restituire subito i suoi frutti e rappresenterà un forte volàno di sviluppo. Leonardo sarà un abilitatore centrale nel futuro tecnologico italiano ed europeo, un’infrastruttura strategica che permetterà alla ricerca, all’innovazione, ai settori chiave della nostra economia di generare nuovo valore e opportunità di lungo termine”.