Fibromialgia e dolore: una revisione della letteratura pubblicata su Neuropharmacology, ha analizzato i farmaci testati in studi clinici di fase IV
Una revisione della letteratura pubblicata su Neuropharmacology, una sezione della rivista Frontiers in Pharmacology, ha analizzato i farmaci testati in studi clinici di fase IV per migliorare la gestione del dolore nei pazienti affetti da fibromialgia, che sono comunque limitati e destinati ad alleviare i sintomi piuttosto che ad alterare il percorso patologico della condizione.
L’efficacia degli attuali trattamenti farmacologici per la fibromialgia è limitata, tuttavia diversi farmaci sono stati approvati per essere valutati in studi avanzati.
La presente revisione della letteratura aveva lo scopo di identificare e fornire dettagli sui trattamenti testati negli studi clinici di fase IV completati per la gestione della fibromialgia negli adulti, compresi gli endpoint primari e gli esiti del trattamento.
Dei 1.263 studi clinici di fase IV identificati, 121 erano relativi alla fibromialgia e, di questi, 10 hanno soddisfatto i criteri di inclusione per l’analisi. I farmaci utilizzati erano milnacipran, duloxetina, pregabalin, una combinazione di tramadolo e paracetamolo e armodafinil.
Milnacipran
È un composto non triciclico che inibisce la ricaptazione di serotonina e noradrenalina (quest’ultima in misura 3 volte superiore alla serotonina), migliorando i disturbi derivanti dalla mancanza di questi neurotrasmettitori e portando a una riduzione dei sintomi, inclusi dolore, fatigue e deficit cognitivi. Il farmaco è approvato dalla Fda esclusivamente per la fibromialgia.
Si ritiene che milnacipran inibisca alcuni neurotrasmettitori eccitatori come la sostanza P, che possono comportare una riduzione della gravità del dolore. Può anche essere efficace per i pazienti con fibromialgia con coesistente depressione.
Un documento di valutazione del farmaco ha concluso che milnacipran fornisce un modesto sollievo dal dolore nei pazienti con fibromialgia ed è meglio utilizzato come parte di una strategia di trattamento multidisciplinare.
I risultati di un altro studio hanno mostrato che l’agente ha ridotto significativamente i punteggi del dolore, ha aiutato i pazienti a ottenere punteggi medi inferiori di impressione globale e ha aumentato significativamente i tassi di risposta, indipendentemente dai sintomi depressivi al basale.
Milnacipran ha alcuni effetti collaterali importanti ma rari, come il peggioramento del rischio di suicidio e danni epatici. Gli eventi avversi più comuni includono disturbi gastrointestinali e urinari. È interessante notare che non inibisce il sistema del citocromo P 450, riducendo in tal modo le possibili interazioni con altri farmaci.
Duloxetina
La duloxetina è un inibitore della ricaptazione della serotonina-norepinefrina (SNRI). Studi preclinici hanno mostrato che può alleviare il dolore neuropatico periferico diabetico, la fatigue, il dolore e altri sintomi correlati, ed è stato anche scoperto che riduce significativamente il dolore e migliora la funzionalità nei pazienti con lombalgia cronica. Nei soggetti con fibromialgia ha migliorato la gravità media del dolore e la sintomatologia auto-riferita dai pazienti, dimostrandosi efficace nel trattamento a lungo termine.
Gli effetti collaterali più segnalati sono stati secchezza delle fauci e nausea, ma il farmaco è generalmente sicuro e ben tollerato anche nei pazienti più anziani e in quelli con malattie concomitanti. È preferibile evitarne l’uso in caso di insufficienza epatica.
Pregabalin
È il primo dei tre farmaci che hanno ottenuto l’approvazione della Fda per la fibromialgia e agisce legando la subunità α2 δ dei canali del calcio voltaggio-dipendenti. Questo porta a una diminuzione dell’afflusso di calcio alle terminazioni nervose con conseguente modulazione del rilascio di neurotrasmettitori eccitatori correlati al dolore, inclusi il glutammato e la sostanza P. Gli studi hanno anche suggerito che pregabalin può anche ridurre il dolore associato al disturbo depressivo maggiore.
In generale è sicuro e ben tollerato, anche se sono stati segnalati numerosi effetti collaterali spiacevoli di natura transitoria e dose dipendenti.
Tramadolo e paracetamolo
Il tramadolo è un oppioide completamente sintetico ad azione centrale e uno degli analgesici più comunemente usati. È efficace e ben tollerato e viene assunto per ridurre il dolore. Può essere utilizzato come trattamento di seconda linea per i casi più resistenti nei pazienti con fibromialgia e ha un effetto positivo sul dolore.
Il paracetamolo è un analgesico centrale mediato dall’attivazione di vie serotoninergiche discendenti. La combinazione di tramadolo e paracetamolo si è rilevata efficace per il trattamento del dolore fibromialgico senza effetti avversi gravi.
Armodafinil
È l’enantiomero R del modafinil racemico, un farmaco che promuove la veglia agendo su specifiche aree cerebrali con un meccanismo d’azione non completamente compreso. Viene utilizzato principalmente per il trattamento della sonnolenza eccessiva associata a narcolessia e apnea ostruttiva del sonno.
Il ruolo potenziale di stimolanti come armodafinil è spesso quello di gestire la fatigue, un sintomo comune della fibromialgia, ma l’unico studio clinico di fase IV disponibile ha concluso che non vi era alcuna differenza significativa in nessun risultato di efficacia.
Trattamenti non farmacologici
Diversi studi hanno rivelato che anche opzioni non farmacologiche potrebbero aiutare i pazienti affetti da fibromialgia. Per i pazienti con dolore cronico gli esercizi fisici e aerobici e la terapia cognitivo-comportamentale hanno mostrato risultati promettenti
Gli studi suggeriscono inoltre che il supporto psicologico è essenziale per questi pazienti, a causa delle molte emozioni negative che possono accompagnare la condizione. I trattamenti psicologici includono la meditazione consapevole, la gestione dello stress e i meccanismi di coping, l’igiene del sonno e le tecniche di rilassamento, che migliorano la percezione del dolore e sono in grado di alleviarlo.
Trattamenti complementari come movimento frequente, elettroagopuntura, agopuntura e terapia chiropratica si sono dimostrati efficaci come terapie adiuvanti per tutti i pazienti con fibromialgia.
«A causa della sua complessità e dell’associazione con altre sindromi dolorose funzionali, le opzioni di trattamento per la sola fibromialgia sono limitate e sono progettate per alleviare i sintomi piuttosto che per alterare il percorso patologico della condizione» ha concluso l’autore Nasser Alorfi, del Dipartimento di Farmacologia e Tossicologia del College of Pharmacy, presso la Umm Al-Qura University di Makkah, in Arabia Saudita. «Gli specialisti della gestione del dolore hanno a disposizione numerose opzioni farmacologiche per la gestione di questa sindrome».
Referenze
Alorfi NM. Pharmacological treatments of fibromyalgia in adults; overview of phase IV clinical trials. Front Pharmacol. 2022 Sep 23;13:1017129.