Epilessia: la prevenzione può passare dagli antipertensivi


Nei pazienti con ipertensione arteriosa, il trattamento con un bloccante del recettore dell’angiotensina può aiutare a proteggere dall’epilessia

Per i pazienti italiani con epilessia farmaco-resistente è ora disponibile il cenobamato, un medicinale indicato per il trattamento delle crisi a esordio focale

Nei pazienti con ipertensione arteriosa, il trattamento con un bloccante del recettore dell’angiotensina può aiutare a proteggere dall’epilessia, come evidenziato dai risultati di un ampio studio retrospettivo pubblicato sulla rivista JAMA Neurology.

I ricercatori hanno scoperto che la terapia con un bloccante del recettore dell’angiotensina (ARB), in particolare losartan, era associata a una ridotta incidenza di epilessia di nuova insorgenza rispetto ad altre classi di farmaci antipertensivi.

«Il nostro lavoro si basa su un lavoro recente in cui il sistema renina-angiotensina-aldosterone, che svolge un ruolo centrale nello sviluppo dell’ipertensione, è stato implicato anche nello sviluppo dell’epilessia» ha osservato il primo autore Corinna Doege del Central Hospital di Brema, in Germania. «Vari studi sugli animali hanno dimostrato che gli ARB possono avere un effetto positivo sull’epilessia e sulle crisi epilettiche in virtù di potenziali proprietà neuroprotettive».

Collegamento tra ipertensione ed epilessia
L’ipertensione arteriosa è una condizione molto diffusa e porta a diverse patologie secondarie, come malattie cardiovascolari e comorbilità neurologiche come ictus ed epilessia. Uno studio recente ha mostrato che l’ipertensione può raddoppiare il rischio di epilessia a esordio tardivo, anche in pazienti che non hanno avuto un precedente ictus.

I risultati del nuovo lavoro si basano su un’analisi abbinata al punteggio di propensione relativa a oltre 168mila adulti (età media 62 anni, 51% donne) con ipertensione che sono stati trattati con una delle quattro classi di farmaci antipertensivi: beta-bloccanti, ARB, inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE inibitori) o bloccanti dei canali del calcio (CCB). L’endpoint primario era l’incidenza di epilessia associata alla terapia con ARB rispetto ad altre classi di farmaci.

Minore incidenza con gli ARB, specialmente losartan
L’incidenza di epilessia entro 5 anni è risultata più bassa nei pazienti trattati con ARB (0,27% a 1 anno, 0,63% a 3 anni, 0,99% a 5 anni) e più alta in quelli sottoposti alla terapia con beta-bloccanti e CCB (0,38% per entrambi a 1 anno, 0,91% per i beta-bloccanti e 0,93% per i CCB a 3 anni, 1,47% per i beta-bloccanti e 1,48% per i CCB a 5 anni).

La terapia con ARB è stata associata a un’incidenza significativamente ridotta di epilessia ( hazard ratio, HR, 0,77) rispetto alle altre classi di farmaci come gruppo. Tra gli ARB, losartan ha mostrato il maggiore effetto protettivo (HR 0,44). Un’azione protettiva è stata rilevata anche con la terapia con ACE-inibitori, ma con una minore rilevanza statistica.

«Per la prima volta siamo stati in grado di mostrare un’associazione tra il trattamento con ARB negli esseri umani affetti da ipertensione e una ridotta incidenza di epilessia in una vasta popolazione di pazienti. Riteniamo che questo studio, insieme ad altri lavori disponibili, potrebbe indicare una nuova direzione di prevenzione di questo disturbo neurologico» ha fatto presente Doege.

Ha comunque avvertito che questi dati da soli non sono sufficienti per cambiare la terapia per l‘ipertensione e/o per l’epilessia, anche se dovrebbe incoraggiare medici e ricercatori ad avviare ulteriori studi in questa direzione.

Secondo Umberto Aguglia, professore di neurologia presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro, «lo studio si aggiunge all’idea che l’ipertensione può essere una causa di epilessia anche indipendentemente dal danno cerebrovascolare visibile alla risonanza magnetica e offre un’ulteriore finestra per studi futuri».

Tuttavia ritiene che la mancanza di una forte associazione tra ACE inibitori e una minore incidenza di convulsioni sia sorprendente, dal momento che questi farmaci condividono un modello d’azione comune con gli ARB e altre ricerche ne hanno invece supportato il ruolo protettivo. Di recente, infatti, il suo team ha dimostrato che l’ACE-inibitore enalapril riduce le crisi epilettiche nei ratti spontaneamente ipertesi.

Referenze

Doege C et al. Association Between Angiotensin Receptor Blocker Therapy and Incidence of Epilepsy in Patients With Hypertension. JAMA Neurol. 2022 Oct 17. 

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