Al via il progetto Horizon Europe ForestNavigator per lo studio delle future foreste Europee e della loro gestione: tra i protagonisti c’è anche il Cnr
a Laxenburg (Austria) ha avuto ufficialmente inizio il nuovo progetto europeo ForestNavigator (Navigating European Forests and Forest Bioeconomy Sustainable to EU Climate Neutrality) che vede tra i partner del consorzio l’Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo (Isafom) e l’Istituto per la bioeconomia (Ibe) del Cnr.
Il progetto ForestNavigator è un nuovo ambizioso progetto di ricerca paneuropeo coordinato dallo International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA) e finanziato nell’ambito del programma Horizon Europe. Riunisce 24 istituti di ricerca di 13 paesi dell’UE e della Cina per sostenere la Commissione Europea e le autorità nazionali nella progettazione di solide politiche settoriali rivolte al settore forestale per raggiungere la neutralità climatica nell’UE.
Il progetto svilupperà e faciliterà l’accesso a flussi di dati armonizzati quasi in tempo reale creerà una nuova generazione di sistemi di modellazione integrati, nonché una nuova piattaforma decisionale che promuova un dialogo trasparente tra decisori e scienziati in tutta l’Unione Europea.
“Le foreste dell’UE” – spiega Daniela Dalmonech, assegnista presso Cnr-Isafom – “svolgono un ruolo centrale nel portafoglio delle politiche di mitigazione del clima della regione in quanto coprono il 44% della superficie terrestre della regione e assorbono ogni anno quasi il 10% delle emissioni totali di gas a effetto serra dell’UE. Le attuali politiche prevedono che questo contributo debba aumentare ulteriormente in futuro. Tuttavia, nell’ultimo decennio, il tasso di rimozione del carbonio dalle foreste europee è diminuito, a causa dei disturbi naturali e della domanda di legno e per una quota crescente di foreste che raggiungono la maturità”.
Nell’ambito del Green Deal europeo, l’UE ha fissato l’obiettivo vincolante di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e di ridurre le proprie emissioni del 55% entro il 2030. Inoltre, le foreste hanno molte altre funzioni importanti oltre al sequestro del carbonio, tra cui la conservazione della biodiversità, fornitura di legname, regolazione dell’acqua, protezione contro l’erosione, nonché benefici culturali e sociali. “Di conseguenza” – spiega Giorgio Matteucci, Direttore Cnr-Ibe – “vi è una crescente necessità di migliorare le valutazioni del contributo delle foreste dell’UE alla neutralità climatica, in modo da considerare in modo coerente gli impatti dei cambiamenti climatici e dei disturbi naturali sulle foreste. Inoltre, la ricerca su tali valutazioni devono considerare anche la conservazione della biodiversità come mezzo per migliorare l’adattamento e la resilienza delle foreste, nonché le sinergie e i compromessi dalla fornitura di prodotti del legno alla bioeconomia”.
Per rispondere a queste esigenze, il progetto ForestNavigator svilupperà un modello forestale biofisico a livello europeo calibrato su modelli forestali regionali dettagliati – tra cui il 3D-CMCC-FEM, sviluppato nel Laboratorio di modellistica forestale del Cnr-Isafom – su modelli specializzati di disturbo naturale e sull’ultima generazione di modelli del sistema terrestre. “Questo nuovo strumento di modellazione biofisica confluirà in un pacchetto di strumenti per la modellazione delle politiche che comprende un modello integrato di bioeconomia-forestale dell’UE di nuova generazione (che include un uso coerente del suolo, biodiversità, economia e modellazione climatica) e allineato con i modelli di politica forestale nazionale”, fa presente Elia Vangi, assegnista presso Cnr-Isafom.
“Il Policy Modeling Toolbox, prodotto grazie al progetto, aiuterà ad affrontare le sfide poste dagli impatti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi forestali e consentirà agli utenti di derivare strategie di mitigazione verso la neutralità climatica tenendo in considerazione la biodiversità ed il benessere socio-economico e la prosperità umana. Inoltre, l’uso comune dei dati e delle stesse funzionalità del modello integrato faciliterà l’allineamento delle valutazioni politiche dell’UE e nazionali e quindi accelererà la convergenza verso politiche multiscala coerenti”, conclude Alessio Collalti, responsabile del Laboratorio di modellistica forestale e responsabile scientifico del progetto per il Cnr.
E’ significativo segnalare che la Direzione Generale Economia Montana e Foreste (DIFOR) del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) sia stata inserita nel Comitato degli Stakeholder del progetto.
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