La terapia ormonale sostitutiva con estrogeni potrebbe rappresentare un potenziale trattamento preventivo per la capsulite adesiva nelle donne in menopausa
La terapia ormonale sostitutiva con estrogeni potrebbe rappresentare un potenziale trattamento preventivo per la capsulite adesiva nelle donne in menopausa, secondo i risultati di uno studio retrospettivo presentato al congresso della North American Menopause Society (NAMS) 2022.
La capsulite adesiva della spalla, volgarmente detta spalla congelata, è una patologia infiammatoria che causa la perdita di mobilità dell’articolazione omero scapolare. Tipicamente i sintomi si presentano in maniera lieve e peggiorano gradualmente nel tempo. È una condizione dolorosa e invalidante, che spesso causa notevole frustrazione nel paziente a causa dei lunghi tempi di recupero.
La capsulite comporta una limitazione forte dei movimenti della spalla. Il dolore costante, che tende a peggiorare nelle ore notturne, può rendere impossibili anche i gesti più semplici. Porta spesso il paziente ad avere difficoltà anche con il sonno, a causa dei movimenti molto limitati che è costretto a compiere.
L’articolazione fra spalla e omero è composta di ossa, tendini e legamenti, che sono compresi in una capsula di tessuto connettivo. Quando la capsula si restringe e si infiamma fino al punto di limitare i movimenti dell’articolazione, si verifica la capsulite adesiva. È più frequente nel sesso femminile, in un’età compresa fra i 40 e 60 anni, spesso senza un infortunio significativo alla spalla, e si associa di frequente a malattie metaboliche (diabete o iper/ipotoroidismo).
Mentre le iniezioni di steroidi possono aiutare a ridurre la gravità della condizione, se rilevata precocemente, non esiste un trattamento specifico per il sesso o una terapia preventiva. Sono state condotte poche ricerche sull’associazione tra le capsulite adesiva e le perimenopausa, tuttavia uno studio presentato al congresso NAMS ha scoperto che la terapia ormonale può aiutare a prevenire la condizione.
«Molti sintomi della menopausa non rientrano nelle indicazioni approvate dalla Fda (sintomi vasomotori, protezione delle ossa e atrofia vulvovaginale) per la terapia ormonale sistemica, compresi quelli che coinvolgono il sistema muscolo-scheletrico» ha affermato la coautrice Anne Ford, professoressa associata di ostetricia e ginecologia presso il Duke University Medical Center. «Sappiamo che gli estrogeni svolgono un ruolo importante in questo distretto, stimolando la formazione di nuovo osso, promuovendo la crescita e la riparazione muscolare, mantenendo l’integrità del tessuto connettivo e riducendo l’infiammazione. Il nostro studio, frutto della collaborazione tra i dipartimenti di Chirurgia Ortopedica e Ginecologia, evidenzia questo aspetto e si spera che porti a ulteriori ricerche nel settore».
Meno probabilità di capsulite con la terapia ormonale
I ricercatori hanno ipotizzato che gli estrogeni potessero svolgere un ruolo nella capsulite adesiva, dal momento che la menopausa è descritta come una perdita di estrogeni e si verifica durante lo stesso periodo di età di questa patologia ortopedica (40-60 anni).
«Come chirurgo ortopedico donna in un settore che è per il 94% maschile, ritengo che sia importante studiare i fattori specifici del sesso e le strategie terapeutiche che possono avvantaggiare le donne con capsulite adesiva» ha dichiarato Jocelyn Wittstein, coautore dello studio e membro del Dipartimento di Chirurgia Ortopedica presso il Duke University Medical Center. «È improbabile che una malattia che abbia una così forte predilezione per le donne possa essere veramente idiopatica».
Tra le circa 2.000 donne in menopausa coinvolte nell’analisi, solo al 3,95% di quante avevano ricevuto la terapia ormonale sostitutiva con estrogeni (n= 152) è stata diagnosticata la capsulite, rispetto al 7,65% delle donne non trattate. La differenza non era statisticamente significativa, probabilmente a causa della ridotta dimensione del campione, ma secondo gli autori questi risultati dovrebbero guidare ulteriori studi.
«È già stato dimostrato che la terapia ormonale gestisce efficacemente molti altri sintomi che accompagnano la transizione della menopausa» ha affermato il direttore medico del NAMS Stephanie Faubion. «Questo studio suggerisce che potrebbe esserci un ulteriore vantaggio nella sua capacità di proteggere le donne in menopausa dalla capsulite adesiva. Sono necessarie ulteriori ricerche in quest’area, dato che questo disturbo può influenzare in modo significativo la gamma dei movimenti di una donna e la qualità generale della vita».
«Non conosciamo il meccanismo alla base di questo effetto. La terapia ormonale è efficace per la gestione di vampate di calore, sudorazioni notturne, disturbi del sonno associati alla menopausa, prevenzione dell’osteoporosi, fratture e trattamento della sindrome genitourinaria della menopausa» ha aggiunto. «Sembra anche essere di aiuto nel mitigare i sintomi depressivi nella transizione della menopausa. I benefici della terapia ormonale in genere superano i rischi per le donne sintomatiche di età inferiore ai 60 anni ed entro 10 anni dall’inizio della menopausa».
Referenze
Ford A, Wittstein J. Hormone Therapy May Help Prevent Shoulder Pain and Loss of Motion in Menopausal Women. Presented at: North American Menopause Society Annual Meeting. October 12-15, Atlanta, Georgia.