Secondo le stime dell’OMS almeno 15mila persone sono morte a causa del caldo nel 2022, tra cui quasi 4mila in Spagna, oltre mille in Portogallo, più di 3.200 nel Regno Unito
In Europa “si stima che almeno 15mila persone siano morte a causa del caldo nel 2022, tra cui quasi 4mila in Spagna, oltre mille in Portogallo, più di 3.200 nel Regno Unito e circa 4.500 in Germania, secondo le segnalazioni arrivate dalle autorità sanitarie nazionali durante i tre mesi dell’estate”. Significa che “il cambiamento climatico ci sta già uccidendo”, avverte il direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Hans Kluge, che ai partecipanti alla Conferenza delle Nazioni Unite sul climate change (Cop27) in corso a Sharm-Sharm el-Sheikh in Egitto chiede “misure forti per prevenire ulteriori decessi”. Perché finora, osserva, “benché l’Oms e i suoi partner abbiano lanciato da tempo l’allarme, l’azione è stata pericolosamente incoerente e troppo lenta”.
“Nella regione europea dell’Oms – analizza il direttore – proprio la scorsa estate abbiamo assistito a un’escalation di ondate di caldo, siccità e incendi”, eventi che “hanno avuto tutti un impatto sulla salute delle nostre popolazioni”. Dopo quella che per il servizio Ue Copernicus sui cambiamenti climatici è stata “l’estate più calda mai registrata”, con “l’agosto più torrido”, Kluge spiega che “lo stress da caldo è la principale causa di morte correlata alle condizioni meteorologiche nella regione europea”. Ma “le temperature estreme possono anche esacerbare patologie croniche come le malattie cardiovascolari, respiratorie e cerebrovascolari, o condizioni legate al diabete”.