La premier Meloni chiude l’anno con l’annuncio delle grandi riforme da fare: spiccano fisco, burocrazia, giustizia, presidenzialismo
“Questo è un Governo che non vuole gestire l’ordinario, vuol dare a questa nazione una visione industriale, una idea di quale debba essere il diverso rapporto tra Stato e cittadini, tra Stato e contribuenti, tra Stato e famiglie, tra Stato e imprese. Mi pare che la Manovra cominci a fornire questi elementi”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nell’ultimo appuntamento del 2022 con la sua rubrica social ‘Gli appunti di Giorgia’.
MELONI: “FIERA DELLA MANOVRA, COMINCIAMO A MANTENERE IMPEGNI”
“E’ stata approvata al Senato in via definitiva la Manovra – ricorda la premier – Ne vado fiera, è una Manovra che, nonostante la ristrettezza di tempi e risorse, è politica”. Una legge di Bilancio, prosegue Meloni, che “contiene delle scelte”, e con la quale “cominciamo a mantenere gli impegni presi con i cittadini durante la nostra campagna elettorale”.
Per la presidente del Consiglio si tratta di “una Manovra che si dedica soprattutto al futuro, guarda molto ai nuovi nati, ai nuovi posti di lavoro, alle nuove aziende, che guarda all’ottimismo di questa nazione, vuole spronare chi intende fare la sua parte per migliorare le condizioni economiche di questa nazione“.
LEGGI ANCHE: Manovra approvata, FdI fa festa al Senato tra foto (vietate) e caciocavallo
MELONI: “ORA FISCO, BUROCRAZIA, GIUSTIZIA, PRESIDENZIALISMO”
Poi Meloni passa ai piani per l’anno nuovo: “Ci sono grandi riforme da fare. Fisco, burocrazia, giustizia, presidenzialismo. Siamo già al lavoro su tutte queste materie, perché non perderemo un giorno del tempo che abbiamo. Sono ottimista, siamo abituati a flagellarci, a dirci che niente va bene, che non ci sono grandi speranze per questa nazione – osserva la premier – Poi ci si guarda intorno e si vede che negli ultimi tre mesi l’economia italiana è cresciuta più di quella tedesca, di quella francese, di quella spagnola. Banalmente perché non ci manca niente che non siano ottimismo e coraggio di credere che ciascuno può fare la differenza, che siamo tutti sulla stessa barca”.
“È importante che remiamo tutti nella stessa direzione. Quando lo facciamo l’esempio arriverà soprattutto da chi ha maggiori responsabilità”, assicura Meloni, che spiega che questo “è anche l’augurio che faccio per il nuovo anno, che sia un anno di vittorie, di ripresa, un anno costruito dall’orgoglio e dall’ottimismo degli italiani e dalla capacità della guida degli italiani di essere di buon esempio su questo orgoglio e ottimismo”.
MELONI: “DIRITTO INTERNAZIONALE NON PREVEDE SPOLA ONG CON SCAFISTI”
Per quanto riguarda il nuovo decreto Sicurezza, Meloni spiega: “Abbiamo varato in Cdm un decreto che riguarda soprattutto la vicenda delle Ong” e “il rispetto del diritto internazionale, che non prevede che ci sia qualcuno che può fare il traghetto in mare e fare la spola con gli scafisti per trasferire gente da una nazione all’altra. Se ti imbatti in una imbarcazione e salvi delle persone le devi portare al sicuro – dice la premier – non le tieni a bordo della nave mentre continui a fare altri salvataggi multipli fino a quando la nave non è piena”, perché questo “non vuol dire fare salvataggio fortuito”.
Inoltre, sottolinea la presidente del Consiglio, “chiediamo ci sia coerenza tra quello che fanno alcune navi nel Mediterraneo e quello per cui sono registrate”, con “norme stringenti che ci permettono di rispettare il diritto internazionale“. Dunque “se non vengono rispettate le norme non c’è autorizzazione a entrare nelle acque internazionali e se si viola l’autorizzazione si procede a fermo amministrativo, la prima volta di due mesi, la seconda per sequestro. Lo facciamo per rispettare le norme internazionali e per rispettare i migranti”.
MELONI: “EX ILVA SARÀ GRANDE ACCIAIERIA VERDE”
Infine, la situazione dell’ex Ilva, che Meloni definisce “una questione annosa e molto complessa per come è stata gestita in passato“, ma diventerà “una grande acciaieria verde, vogliamo aumentare rispettando i livelli occupazionali la produzione nei prossimi anni, e recuperare anche le persone in cassa integrazione”.
“Abbiamo fatto un provvedimento importante – ricorda la premier -perché vogliamo trasformare un problema in un’opportunità occupazionale e strategica per questa nazione, senza impattare sul territorio intorno e creare difficoltà e i problemi conosciuti in passato”. Per riuscirci “ci vuole intelligenza e capacità di non guardare in faccia nessuno, ci stiamo occupando della grandi crisi, delle questioni strategiche che finora nessuno è riuscito a risolvere adeguatamente”, conclude Meloni.