Fondazione Teatro dell’architettura annuncia che Xu Tiantian – DnA Design and Architecture (Cina) vince l’ottava edizione dello Swiss Architectural Award
È Xu Tiantian, fondatrice dello studio DnA Design and Architecture (Cina), la vincitrice dell’ottava edizione dello Swiss Architectural Award, premio internazionale di architettura a cadenza biennale promosso dal 2018 dalla Fondazione Teatro dell’architettura.
L’ottava edizione del premio conferma la collaborazione delle tre Scuole di architettura svizzere: Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura; Politecnico Federale di Losanna – ENAC, Section d’Architecture; Politecnico Federale di Zurigo – Departement Architektur, rappresentate in seno alla giuria presieduta dall’architetto Mario Botta, dai tre decani / direttori delle facoltà, ovvero i professori Walter Angonese, Dieter Dietz e Tom Emerson. Il Premio fruisce del sostegno organizzativo e operativo dell’Università della Svizzera italiana – Accademia di architettura.
Grazie al consolidamento di questa sinergia lo Swiss Architectural Award si conferma uno dei premi di architettura più ingenti e prestigiosi al mondo, forte di un comitato di advisor composto da architetti e critici dell’architettura di rinomanza internazionale.
Lo Swiss Architectural Award intende promuovere un’architettura attenta a questioni etiche, estetiche ed ecologiche contemporanee e mira a favorire il dibattito pubblico e disciplinare. Il Premio è attribuito ad architetti di età non superiore ai 50 anni (nell’anno in cui il Premio è di volta in volta bandito), senza distinzione di nazionalità, che abbiano realizzato almeno tre opere significative.
Il premio, che ammonta a 100.000 franchi svizzeri, sarà consegnato il 4 maggio 2023 presso l’Auditorio del Teatro dell’architettura Mendrisio dell’Università della Svizzera italiana. In occasione della cerimonia verrà inaugurata l’esposizione dei progetti presentati dai candidati.
Xu Tiantian – DnA Design and Architecture è stata scelta fra 26 candidati provenienti da 14 paesi di tutto il mondo, selezionati dal comitato di advisor, che hanno pienamente risposto alle attese dei promotori e della giuria del premio.
La giuria ha attribuito all’unanimità lo Swiss Architectural Award 2022 a Xu Tiantian per l’intervento di riuso del ponte Shimen sul fiume Songyin (2016-2017), la fabbrica di tofu nel villaggio di Caizhai (2017-2018), l’intervento di riuso delle cave di Jinyun (2021-2022), con la seguente motivazione:
“Le opere presentate da Xu Tiantian, situate nelle contee di Songyang e Jinyun (un’area rurale della provincia di Zhejang (Cina) caratterizzata da un paesaggio per un verso preservato nella sua struttura tradizionale e per un altro minacciato dal processo di spopolamento indotto dalla migrazione dei più giovani nei centri urbani della regione), “hanno convinto la giuria per il felice connubio tra le istanze civiche che li animano (poiché volti a servire le comunità locali) e la qualità dell’architettura proposta, caratterizzata da una spiccata attenzione al contesto, da un’attitudine precisa e poetica al tempo stesso, e dall’operare al crocevia di scale e temi diversi, tra architettura e infrastruttura, tra permanente e effimero, tra riuso e intervento ex-novo”.
La giuria ha riconosciuto nell’opera di Xu Tiantian piena consonanza con gli obiettivi dello Swiss Architectural Award, premio che si propone di favorire, attraverso il coinvolgimento delle tre Scuole di architettura svizzere, il dibattito pubblico sul ruolo dell’architettura nella società contemporanea, ancora più urgente nell’attuale periodo di crisi.
La giuria dell’ottava edizione è stata presieduta da Mario Botta e ha visto la partecipazione di Walter Angonese (direttore, USI-Accademia di architettura), Stéphanie Bru (Studio Bruther, Parigi, vincitrice dell’ultima edizione del Premio), Dieter Dietz (direttore, EPFL-ENAC, Section d’Architecture) e Tom Emerson (decano, ETHZ-Departement Architektur).
I candidati all’ottava edizione dello Swiss Architectural Award sono stati nominati da un comitato di advisor composto da Manuel Aires Mateus, Lisbona (Portogallo); Solano Benitez, Asunción (Paraguay); Angelo Bucci, São Paulo (Brasile); Marianne Burkhalter, Zurigo (Svizzera); Sean Godsell, Melbourne (Australia); Junya Ishigami, Tokyo (Giappone); Shelley McNamara, Dublino (Irlanda); Valerio Olgiati, Flims (Svizzera); András Pálffy, Vienna (Austria); Elisa Valero, Granada (Spagna); Paolo Zermani, Parma (Italia).
Sono stati candidati all’edizione 2022 dello Swiss Architectural Award: Atelier Masōmī – Mariam Kamara (Niger), Bernardo Bader (Austria), Barão Hutter (Ivo Mendes Barão Teixeira, Peter Hutter, Svizzera), Giulio Basili (Italia), Bloco Arquitetos (Daniel Mangabeira, Henrique Coutinho, Matheus Seco, Brasile), Manuel Cervantes (Messico), dekleva gregoric architects (Aljoša Dekleva, Tina Gregorič, Slovenia); Domat (Maggie Ma, Mark Kingsley, Cina); Estudio Flume (Christian Teshirogi, Noelia Montero, Brasile), Estudio Macías Peredo (Magui Peredo, Salvador Macías, Messico), Graux & Baeyens (Basile Graux, Koen Baeyens, Belgio), Grillovasiu (Romina Grillo, Liviu Vasiu, Svizzera), Go Hasegawa (Giappone), Carla Juaçaba (Brasile), Ryan Kennihan (Irlanda), LACOL Arquitectura Cooperativa (Spagna), lopes brenna (Cristiana Lopes, Giacomo Brenna, Svizzera), Rozana Montiel (Messico), Nickisch Walder Architekten (Georg Nickisch, Selina Walder, Svizzera), RAMA estudio (Carla Chávez, Felipe Donoso, Carolina Rodas, Ecuador), Sugiberri (Mayu Takasugi, Johannes Berry, Belgio), Ted’A Arquitectes (Irene Perez Pifferer, Jaume Mayol Amengual, Spagna); Terra+Tuma (Danilo Terra, Fernanda Sakano, Pedro Tuma, Juliana Terra, Brasile), Tropical Space (Tran Thi Ngu Ngon, Nguyen Hai Long, Vietnam), Xu Tiantian – DnA Design and Architecture (Cina), Raphael Zuber (Svizzera).
Nel sito www.swissarchitecturalaward.com è possibile reperire tutte le informazioni sull’edizione in corso e sulle precedenti.