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A Bologna l’hub vaccinale chiude, ma resta allestito per precauzione

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Covid: a Bologna chiude l’hub vaccinale di Casalecchio di Reno. Ma resterà allestito ancora qualche mese per precauzione

Chiude a Bologna anche l’ultimo hub vaccinale allestito contro il Covid, quello di Casalecchio di Reno. Ma lo spazio all’interno del capannone resterà comunque attrezzato ancora per qualche mese. “Per scaramanzia”, si concede la battuta il sindaco di Casalecchio, Massimo Bosso, che questa mattina ha accompagnato il direttore generale dell’Ausl di Bologna, Paolo Bordon, in visita all’hub vaccinale nell’ultimo giorno di apertura.

“PER PRECAUZIONE, NON SI SA MAI”

“Il lavoro di allestimento di questo hub è stato molto utile- afferma Bosso- direi che ha funzionato molto bene: non ci hanno mai segnalato neanche un problema”. In ogni caso, aggiunge il sindaco, “per precauzione lasceremo tutto così ancora per qualche mese. Per scaramanzia, diciamo. Non si sa mai: se serve, la struttura c’è”. La struttura è del Comune di Casalecchio, tramite una società che gestisce i lavori pubblici. “Al dopo ci dobbiamo pensare- confessa il sindaco- si può affittare ad altri servizi o essere adibita a scopi artigianali-industriali, perchè questo è un capannone e siamo in una zona industriale”.

E IL DIRETTORE AUSL FA LA QUARTA DOSE

La visita di oggi è stata l’occasione per Bordon anche per fare la quarta dose del vaccino anti-Covid. “Siamo qui per ringraziare gli operatori sanitari e il Comune di Casalecchio- dice il direttore generale dell’Ausl di Bologna- perchè in questo hub sono state fatte più di 180.000 vaccinazioni, di cui 153.000 per la campagna anti-Covid. E’ stato per noi un luogo molto importante. Lo chiudiamo perchè siamo in una fase nuova. Gli hub sono stati importanti perchè c’era l’esigenza di vaccinare in fretta moltissime persone. Adesso c’è sempre l’esigenza di vaccinare, ma abbiamo molti altri posti e luoghi più piccoli, dove non c’è la necessità di fare tanto in poco tempo, ma di dare continuità al percorso vaccinale”.

A DISPOSIZIONE ALTRI 10 PUNTI VACCINALI A BOLOGNA

Tolto l’hub di Casalecchio, spiega Bordon, “avremo circa una decina di punti ora in cui vaccinarsi: il più importante è il Bellaria, ma usiamo anche le nostre Case della salute”. In più ci sono i medici di famiglia, che coprono “fra il 35% e il 40% delle vaccinazioni. Quindi manteniamo un doppio canale”, sottolinea il direttore generale dell’Ausl di Bologna. In questo momento, però, i numeri dei vaccini si sono ridotti. “Sono purtroppo molto bassi- conferma Bordon- ne facciamo un migliaio al giorno, a volte anche meno, quindi non c’è più l’esigenza di avere un luogo come questo hub. Questa è la logica per cui lo chiudiamo e non è contraddittoria rispetto al fatto che vediamo e ci prepariamo a eventuali recrudescenze del Covid“, ci tiene a rimarcare il numero uno dell’Ausl di Bologna.

“NON ABBASSIAMO LA GUARDIA, PRONTI A RECRUDESCENZA”

I nostri operatori sono abituati e ci organizziamo dall’oggi al domani rispetto alle esigenze– assicura- non è assolutamente un abbassamento della guardia, al contrario. Vogliamo che la vaccinazione anti-Covid rientri come le altre in un percorso abituale di prevenzione del cittadino, che ha imparato molto in questi tre anni”. Il sistema dunque “non è sguarnito- ribadisce Bordon- anzi, si può andare nei centri vaccinali anche senza prenotazione. Siamo in una fase completamente diversa dall’avvio della campagna vaccinale, quando si facevano lunghe code. Adesso siamo nella fase del richiamo: non c’è più l’urgenza di vaccinarsi, ma è importante farlo“, afferma il direttore generale dell’Ausl di Bologna.

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