Partita la terza edizione di “Fattore J – più fiducia, più salute, più futuro”: oltre 3mila studenti parteciperanno a una formazione principalmente in presenza
Al via la terza edizione di Fattore J – più fiducia, più salute, più futuro, con gli studenti al centro del progetto. Come ha affermato il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, “Sono queste le iniziative che aiutano a fare la differenza per il futuro del nostro Paese. La fiducia nel domani e nella scienza è la base per costruire una società più consapevole delle proprie capacità e pronta a reagire alle sfide che si proporranno”.
L’iniziativa è promossa da Fondazione Mondo Digitale e Janssen Italia, l’azienda farmaceutica di Johnson & Johnson ed è pensata per condividere con le nuove generazioni la fiducia in un futuro di ricerca, di scienza e di salute. Sessioni di confronto e sensibilizzazione con l’intervento di alcune associazioni pazienti e approfondimenti scientifici si alternano a momenti più informali, come laboratori e contest creativi, per immaginare insieme ai giovani un futuro in salute.
“Il nostro obiettivo accanto a Janssen Italia è quello di riportare nell’immaginario collettivo il potere progettuale della ricerca – commenta Mirta Michilli Direttrice generale della Fondazione Mondo Digitale. Siamo convinti che, nonostante le sfide sempre piùmultiformi di una realtà in rapida evoluzione e cambiamento, i nostri ragazzi debbano tornare a sognare e a progettare giorno dopo giorno, con piccoli tasselli, il grande puzzle del loro futuro. E che la ricerca scientifica, con il suo bagaglio di scoperte, progresso e conoscenza, possa essere parte fondante di questo ritrovato coraggio.”
Dopo gli oltre 200mila studenti raggiunti nelle due edizioni passate, quest’anno Fattore J vuole tornare ad avere un contatto diretto con gli studenti. Saranno, infatti, oltre 3mila di diverse regioni italiane quelli che parteciperanno a una formazione principalmente in presenza e che potranno avere un dialogo con le associazioni di pazienti attive in alcune aree terapeutiche (onco-ematologia, immunologia, neuroscienze).
“Con Fattore J abbiamo costruito un grande network fatto di associazioni pazienti, società scientifiche e istituzioni che credono come noi nell’importanza di diffondere la fiducia nella scienza e vogliamo aiutare i giovani a comprenderne il valore e ad averne fiducia – dichiara Mario Sturion, Amministratore Delegato di Janssen Italia, l’azienda farmaceutica del gruppo Johnson&Johnson.
La scienza basata sull’evidenza è nel nostro DNA: vogliamo portare il prima possibile ai pazienti le cure che stanno aspettando. Crediamo che tra i giovani di oggi ci siano i ricercatori del futuro, che tra dieci, venti anni riusciranno a contribuire al progresso scientifico con soluzioni terapeutiche per molte malattie oggi purtroppo ancora senza risposta.”
I ragazzi verranno coinvolti anche in sessioni pratiche su tecniche di podcasting, video making, grafica e storytelling, per potersi cimentare in un grande contest che li vedrà protagonisti nel loro racconto della “salute del futuro” I lavori dei giovani saranno selezionati e giudicati da una giuria d’eccezione composta da professionisti del mondo della comunicazione e della scienza. I vincitori nelle singole categorie saranno premiati in un grande evento finale a maggio 2023 e vedranno i propri capolavori promossi sulle diverse piattaforme disponibili.
Tra le istituzioni presenti oggi anche la Senatrice Beatrice Lorenzin e il Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati Luciano Ciocchetti: “Un’iniziativa di grande spessore che risponde alle reali esigenze dei giovani in modo serio, attraverso il coinvolgimento di professionisti e in collaborazione con le istituzioni nazionali. Un progetto che mira a risolvere un problema di oggi e, nel farlo, offre una soluzione per la società di domani. Abbiamo bisogno di giovani che credono nel futuro, abbiamo bisogno di persone preparate che vogliano guidare l’Italia di domani.”
Con lo slogan “Più fiducia, più salute, più futuro” il progetto prosegue il percorso con l’obiettivo di trasformare in speranza, fiducia e impegno quell’inquietudine che per il 71% degli adolescenti, secondo il 55esimo rapporto del Censis, è il sentimento che accompagna più di frequente la proiezione nell’età adulta. Mancano prospettive chiare sui progetti di vita dei ragazzi (secondo il 76,8 per cento dei dirigenti scolastici), e sempre di più si diffonde la sindrome del ritiro o del “biancore”, nella definizione del sociologo David Le Breton. Ovvero, quel “torpore” che avvolge l’individuo quando non riesce più a reggere le pressioni del proprio personaggio e le costrizioni della propria identità.
Facendo leva sul desiderio di scuola dei ragazzi – quasi il 90% degli studenti ha partecipato con gioia alle attività scolastiche in presenza dopo il lockdown – il progetto Fattore J vuole colorare il “biancore” con i progressi della scienza della salute e le storie di cura, affinché la ricerca scientifica diventi “abilitatore di fiducia nel futuro”.