Fibrosi cistica: bene la supplementazione di vitamina D


I livelli di vitamina D in pazienti con deficit vitaminico e compresenza di fibrosi cistica aumentano con una singola somministrazione di questa vitamina a dosaggio elevato

La terapia tripla elexacaftor-ivacaftor-tezacaftor si associa a migliori benefici in pazienti affetti da fibrosi cistica che sono omozigoti per la mutazione Phe508del

Uno studio presentato sotto forma di poster alla North American Cystic Fibrosis Conference ha mostrato come i livelli di vitamina D in pazienti con deficit vitaminico e compresenza di fibrosi cistica (FC) aumentino grazie ad una singola somministrazione di questa vitamina a dosaggio elevato (stoss therapy).

Come è noto, la carenza di vitamina D può portare a stati di cattiva salute delle ossa (osteomalacia) ed è stata associata a un peggioramento della malattia polmonare nelle persone con fibrosi cistica.

Ciò premesso, e nonostante la prescrizione di un intervento di integrazione giornaliera di vitamina D per le persone affette da FC negli Usa, è ancora frequente nei reparti specializzati per la cura della fibrosi cistica (pediatrici e per adulti) il riscontro di situazione carenziali di vitamina D.

Disegno dello studio
Nello studio presentato al Congresso, i ricercatori hanno preso in considerazione 56 pazienti con FC con livelli di vitamina D inferiori a 30 ng/mL per verificare se un’integrazione singola a dosaggio elevato di vitamina D (500.000 UI) nella pratica clinica di routine fosse in grado di permettere il raggiungimento in questi pazienti di livelli di vitamina D uguali o maggiori di 30 ng/ml.

I pazienti inclusi avevano un’età pari o superiore ai 5 anni e provenivano dai centri per la cura della fibrosi cistica pediatrica o degli adulti presso il Centro Medico dell’Università del Vermont, frequentando il centro di persona o virtualmente (telemedicina).

Dei 56 pazienti considerati, 35 (62%) avevano un livello di vitamina D compreso tra 20 ng/mL e 29 ng/mL e 21 (38%) avevano un livello inferiore a 20 ng/mL al basale, con un intervallo complessivo compreso tra 5 ng/mL e 29,8 ng/mL.

I ricercatori hanno somministrato a 45 pazienti il dosaggio stoss e a 37 pazienti è stato ripetuto il dosaggio dei livelli di vitamina D dopo una media di 115 giorni (range, 45-238 giorni).

Risultati principali
Dai risultati è emerso che 17 pazienti (46%) hanno raggiunto livelli di vitamina D pari o superiori a 30 ng/mL, mentre sette (19%) avevano livelli di vitamina D pari o inferiori a 20 ng/mL dopo una singola somministrazione vitaminica a dosaggio elevato, con un range complessivo compreso tra 6 ng/mL e 51 ng/mL.

Pertanto, alla luce di questi risultati, i ricercatori hanno concluso che “questa modalità di somministrazione di vitamina D a dosaggio elevato in monosomministrazione potrebbe essere implementata con successo nella pratica clinica di routine dei pazienti con FC in quanto aumenta efficacemente i livelli di vitamina D nei pazienti con FC e situazione vitaminica carenziale.

Bibliografia
Sullivan J, et al. Abstract 61. Presented at: North American Cystic Fibrosis Conference; Nov. 3-5, 2022; Philadelphia