Scintille alla Camera tra il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Pd sull’abuso d’ufficio: “I vostri sindaci in processione per chiedermi di eliminarlo”
Dopo l’intervento di ieri al Senato, oggi per il ministro della Giustizia Carlo Nordio è stato il turno della Camera. La sua relazione sullo stato dell’amministrazione della giustizia è stata caratterizzata da diversi momenti di tensione con le opposizioni. In sede di replica dopo gli interventi dei deputati, il Guardasigilli ha risposto piccato sul tema del reato di abuso d’ufficio che il Governo vuole rivedere.
“È noto che sarei tendenzialmente per l’abrogazione di questo reato tout court – premette Nordio -, è altrettanto noto che sono disponibilissimo a una revisione, perché la politica è l’arte del possibile e talvolta del compromesso. Però vi posso assicurare, sul mio onore – dice rivolto ai banchi del Pd -, che da me c’è stata una processione, una vera e propria processione di sindaci dei vostri partiti che sono venuti a chiedermi implorando di eliminare questo reato. A questo punto chi è dottor Jekill e mister Hyde?”.
Poi, rivolgendosi al deputato dem Marco Lacarra, il ministro della Giustizia osserva: “Lei ha detto che noi avremmo fatto molto rumore per nulla. Noi siamo qui ad attendere anche il vostro contributo su quelle che possono essere le correzioni alla deviazione e agli abusi di questo reato, facendo presente che il problema non consiste nelle condanne che vengono irrogate in meno del 3% dei casi” ma, fa notare Nordio, “il problema è che il pericolo del reato di abuso di ufficio crea la paura della firma” da parte dei sindaci “e la paura della fuga della notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati che dovrebbe restare segreta” e, dice ancora il ministro della Giustizia, che “può compromettere le carriere per una questione giudiziaria che, campa cavallo, si risolve dopo dieci anni”.