Malattia di Crohn: al congresso IG-IBD presentate le nuove linee guida sull’uso dei farmaci biologici e le più recenti innovazioni terapeutiche
La sicurezza dei farmaci biologici nelle malattie infiammatorie croniche intestinali, la gestione medico-chirurgica della malattia perianale, la transizione delle malattie infiammatorie dall’età pediatrica a quella adulta, le novità dalla ricerca di base sull’asse intestino-cervello e le più recenti innovazioni terapeutiche. Questi alcuni dei temi trattati durante il XIII Congresso nazionale dell’Italian Group For The Study Of Inflammatory Bowel Disease (IG-IBD).
“Abbiamo una accresciuta consapevolezza riguardo all’impatto che le malattie infiammatorie croniche intestinali avranno nei prossimi anni in Italia”, afferma Flavio A. Caprioli, Segretario Generale dell’IG-IBD, professore associato all’Università degli Studi di Milano e medico gastroenterologo presso la Fondazione IRCSS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. “L’interesse – sottolinea – verso questo tipo di patologie sta crescendo ma il nostro compito è migliorare ulteriormente le competenze nella gestione della malattia da parte del personale sanitario, estendere la consapevolezza nelle istituzioni, nella popolazione e nei pazienti, ed accrescere il numero di specialisti che si dedicano anche in maniera strumentale all’attività clinica e chirurgica”. All’aumento delle diagnosi, la Società scientifica vuole rispondere con una offerta migliore, dal punto di vista formativo e culturale. “In particolare – dice – il nostro obiettivo è proporre una formazione più mirata affinché le malattie vengano diagnosticate sempre più in fase precoce”.
Sono state presentate le nuove Linee guida IG-IBD per l’uso dei farmaci biologici per i pazienti con malattia di Crohn, stilate dalla Società, a valle di uno studio iniziato nel 2019. Il lavoro sarà poi oggetto di pubblicazione su riviste di rilevanza internazionale. “Si tratta – precisa – della seconda parte delle Linee guida che l’IG-IBD dedica al trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali con farmaci biologici, dopo quelle presentate al congresso 2021 relative alla rettocolite ulcerosa. Il documento è stato realizzato sulla base della metodologia GRADE, riconosciuto a livello internazionale, per una valutazione oggettiva delle evidenze disponibili”.
“Questo documento vuole dare una visione d’insieme sulle terapie avanzate nella malattia di Crohn. Molto lavoro però è ancora da fare per avere chiaro il posizionamento dei farmaci nelle varie linee terapeutiche”, spiega il dottor Fabio Macaluso, gastroenterologo presso l’IBD Unit dell’Azienda ospedaliera “Villa Sofia-Cervello” di Palermo, uno dei sei componenti del comitato coordinatore delle Linee guida, insieme al dottor Ambrogio Orlando, responsabile IBD Unit della A.O. Ospedali Riuniti “Villa Sofia-Cervello” di Palermo, il professor Alessandro Armuzzi, responsabile del Centro IBD dell’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e professore ordinario di gastroenterologia presso la Humanitas University e attuale Segretario della European and Colitis Organisation (ECCO), al dottor Claudio Papi e al dottor Stefano Festa, gastroenterologi della UOC di Gastroenterologia Asl Roma 1 – UOS Malattie Infiammatorie Intestinali “S. Filippo Neri” di Roma, e alla dottoressa Daniela Pugliese, gastroenterologa del Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” IRCCS e membro del comitato scientifico dell’IG-IBD.
“Le Linee guida – continua Macaluso – prendono in considerazione i vari setting clinici nei quali possono essere usati i farmaci biologici, cioè l’induzione della remissione, il mantenimento della remissione stessa ma anche la malattia perianale e la prevenzione della recidiva post chirurgica. Ci auguriamo che la pubblicazione possa rappresentare un punto di riferimento per i medici che trattano le malattie infiammatorie croniche intestinali, per avere una indicazione chiara per l’utilizzo dei farmaci biologici nella malattia di Crohn”.
La Società prevede, inoltre, nel corso del 2023, di realizzare una Consensus Delphi relativa all’uso dei farmaci biologici associati a manifestazioni extra intestinali reumatologiche, in collaborazione con la Società Italiana di Reumatologia (SIR).
Altro tema trattato al Congresso è stato, come ogni anno, la collaborazione fra la IG-IBD e l’Associazione dei pazienti, rappresentati dalla AMICI Onlus. La partnership ha dato luogo finora a numerose iniziative scientifiche e di sensibilizzazione verso le malattie infiammatorie croniche intestinali. Nel 2023 è prevista in particolare una attività relativa al delicato periodo di transizione dall’età pediatrica a quella adulta del paziente con malattia infiammatoria cronica intestinale.