Europe for Peace non vuole Zelensky al Festival di Sanremo 2023


La campagna Europe for peace lancia l’appello affinché salti la possibile partecipazione di Zelensky al Festival di Sanremo: “È un’operazione di marketing”

zelensky sanremo

L’invito a Sanremo di Volodymyr Zelensky indigna la maggioranza degli italiani. Portare la guerra in una manifestazione artistica cosi importante è solo propaganda”. Al contrario “la musica, l’arte e la cultura dovrebbero essere veicolo di pace e non di guerra!”. La campagna Europe for peace lancia l’appello dopo che sui media italiani circola, a partire da alcune dichiarazioni del consigliere del presidente Alexander Rodnyansky, la possibilità che il capo dello Stato ucraino partecipi come ospite al 73esimo Festival di Sanremo, in programma nel teatro Ariston della città ligure dal 7 al 11 febbraio.

“Il presidente ucraino sembra diventato il testimonial di una continua raccolta fondi per gli armamenti”, si afferma nella nota. “Al di la dell’opinione che ognuno ha sulla guerra in Ucraina – prosegue il testo dell’appello, rilanciato dall’agenzia di stampa Pressenza – questo invito al festival di Sanremo assomiglia a un’operazione di marketing, a una pubblicità alle industrie delle armi”.

GLI ITALIANI VOGLIONO LA PACE”

“I soldi che siamo obbligati a pagare per il canone Rai non devono essere usati a favore degli interessi di una minoranza o per imporre un’idea – continua la nota – ma per creare un’informazione che rispetti la diversità delle opinioni e dei punti di vista. Sappiamo dai numerosi sondaggi fatti negli ultimi mesi che la maggioranza degli italiani vuole una risoluzione diplomatica e immediata del conflitto e non buttare benzina sul fuoco inviando armi”.

“Liberiamo Sanremo dalla guerra!”, si scandisce quindi nell’appello. “Invitiamo cantanti e partecipanti a dare un chiaro segno di dissenso e invitiamo tutto il pubblico da casa a spegnere la tv la sera in cui Zelensky parlerà dal palco dell’Ariston. La nonviolenza si esprime con il vuoto, con la non partecipazione e la non collaborazione con la violenza e l’arroganza. Spegniamo la tv, spegniamo la propaganda di guerra!”.