Giorno della Memoria, le parole di Mattarella: “Hitler e Mussolini responsabili, ma politiche razziste possibili grazie al consenso della popolazione. Auschwitz è il simbolo della mancanza di luce e di speranza”
“La parte maggiore della responsabilità delle leggi e della politica razzista, in Germania e in Italia, va attribuita ai capi dei due regimi, Hitler e Mussolini. Ma il terribile meccanismo di distruzione non si sarebbe messo in moto se non avesse goduto di un consenso, a volte tacito ma comunque molto diffuso, nella popolazione”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia al Quirinale per Il giorno della Memoria.
“Il regime fascista- prosegue il presidente della Repubblica-, nel 1938, con le leggi razziali agì crudelmente contro una parte del nostro popolo”. Mattarella prosegue ricordando che “la scelta nazista, con le famigerate leggi di Norimberga, e quella fascista – che la seguì omologandosi – di creare una gerarchia umana fondata sul mito della razza e del sangue fornì i presupposti per la persecuzione e il successivo sterminio“. E ancora, ricorda il capo dello Stato, “nel nord e nel centro Italia, dopo i drammatici fatti seguiti all’8 settembre del 1943, le milizie fasciste parteciparono alla caccia e alla cattura degli ebrei, che furono consegnati alle SS tedesche”. Ricordando i deportati italiani, Mattarella non dimentica “le sofferenze patite dai nostri militari, internati nei campi di prigionia tedesca dopo il rifiuto di passare nelle file della Repubblica di Salò, alleata e complice dell’occupante nazista. Furono 650 mila. Il loro no ha rappresentato un atto di estremo coraggio, di riscatto morale, di resistenza”.
LA PAROLA ‘RAZZA’ NELLA CARTA SEGNA DISTANZA DA RAZZISMO
“È di grande significato che la Costituzione repubblicana, dopo la liberazione, volle sancire solennemente, all’articolo 3, la pari dignità ed eguaglianza di tutti i cittadini, anche con l’espressione ‘senza distinzione di razza’”, prosegue il presidente della Repubblica. “Taluno- continua- ha opinato che possa apparire una involontaria concessione terminologica a tesi implicitamente razziste. I costituenti ritennero, al contrario, che manifestasse, in modo inequivocabile, la distanza che separava la nuova Italia da quella razzista. Per ribadire mai più”.
MATTARELLA: VIAGGI STUDENTI RINCUORANO, È LA MARCIA DEI VIVENTI
“Rincuora pensare che adesso, oltre ai tanti in visita, ogni anno, migliaia di ragazzi diano vita a una ‘marcia dei viventi’ da Auschwitz a Birkenau, per vicinanza ai sopravvissuti e per ricordo di quanti vi trovarono la morte”.
MATTARELLA: LA NOSTRA COSTITUZIONE È LA RADICALE NEGAZIONE DI AUSCHWITZ
“I principi che informano la nostra costituzione repubblicana e la Carta dei diritti universali dell’uomo sono la radicale negazione dell’universo che ha portato ad Auschwitz”.
SHOAH UNICUM NELLA STORIA DELL’UOMO
“La Shoah fu un unicum nella storia dell’uomo, pur segnata da sempre da barbarie, guerre, stragi ed eccidi”, prosegue Mattarella. “Auschwitz – punta emblematica di un sistema e di un’ideologia perversi – è dunque il simbolo della mancanza di luce e di speranza, della negazione dell’umanità e della vita, l’indicibile, il non-luogo per antonomasia”.
ANTISEMITISMO E NEGAZIONISMO RIEMERGONO CON USO DISTORTO SOCIAL
I principi dalla costituzione “vediamo oggi, purtroppo, minacciati nel mondo da sanguinose guerre di aggressione, da repressioni ottuse ed esecuzioni sommarie, dal riemergere in modo preoccupante – alimentato dall’uso distorto dei social – dell’antisemitismo, dell’intolleranza, del razzismo e del negazionismo, che del razzismo è la forma più subdola e insidiosa”.