In pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante, tolebrutinib 60 mg ha dimostrato sicurezza favorevole, tollerabilità e basso tasso annualizzato di recidive
In una coorte di pazienti affetti da SM recidivante tolebrutinib 60 mg ha dimostrato sicurezza favorevole (simile alla popolazione complessiva), tollerabilità e basso tasso annualizzato di recidive (ARR). Lo evidenzino i risultati di uno studio di estensione a lungo termine (2 anni), presentati all’ECTRIMS 2022.
L’azione dell’inibitore orale della tirosin-chinasi di Bruton
«In uno studio di fase 2b di dose finding, tolebrutinib, inibitore orale della tirosin-chinasi di Bruton (BTK) penetrante nel cervello, attualmente in fase di studio, è stato ben tollerato con riduzioni dose-dipendenti nelle lesioni MRI nuove/ingrandite» ha ricordato l’autore principale, Robert J. Fox, della Cleveland Clinic, Mellen Center for Multiple Sclerosis, Cleveland, USA. L’inibizione della BTK indotta da tolebrutinib risulta in una modulazione funzionale delle cellule-B piuttosto che in una deplezione.
«L’obiettivo di questa analisi di sottogruppo prespecificata» ha precisato «era quello di riportare i dati di risonanza magnetica, efficacia ed esiti di sicurezza alla settimana 96 (2 anni) dell’estensione della sicurezza a lungo termine (LTS) dello studio di fase 2b sopra citato, condotto in pazienti con SM recidivante con malattia altamente attiva (HAD).
Definizioni ed endpoint dell’analisi prespecificata
«Nella fase temporale in doppio cieco di LTS (Parte A), i pazienti hanno continuato la dose di tolebrutinib dello studio principale (5, 15, 30 o 60 mg/die)» ha spiegato Fox. «Nella Parte B in aperto, tutti i partecipanti hanno ricevuto 60 mg/die».
«L’HAD è stata definita come una recidiva nell’anno precedente lo screening e una delle seguenti: lesione > 1 che accumula il gadolinio (Gd) nei 6 mesi precedenti, o =/> 9 lesioni T2 al basale (BL) o =/> 2 recidive nell’anno precedente» ha specificato.
«Gli esiti» ha aggiunto «includevano lesioni sia Gd+ sia T2 nuove/ingrandite, il cambiamento delle lesioni T2 rispetto a BL, il tasso annualizzato di recidive (ARR) e il punteggio EDSS (Expanded Disability Status Scale)».
Più del 90% dei pazienti liberi da recidive a 2 anni con dose da 60 mg/die
I criteri HAD a BL sono stati soddisfatti da 61 pazienti; 60 hanno continuato nella parte A LTS e 59 sono passati alla parte B. Al 7 marzo 2022, 55 pazienti (il 92%) sono rimasti in studio.
La conta delle nuove lesioni che aumentano la captazione di Gd è rimasta bassa nel braccio da 60/60 mg alla settimana 96 e sono state ridotte in altri bracci dalla settimana 48 alla 96, ad eccezione di 5/60 alla settimana 96 (media+/-SD a settimana 96: 2,00+/-3,83, 0,56+/-1,04, 0,47+/-1,13, 0,23+/-0,44 nei bracci 5/60 mg, 15/60 mg, 30/60 mg, 60/60 mg, rispettivamente). La conta delle lesioni T2 nuove/ingrandite è rimasta bassa nei gruppi 15/60 mg, 30/60 mg e 60/60 mg. Il volume della lesione T2 è rimasto invariato per 60/60 mg.
Gli eventi avversi emergenti dal trattamento (TEAE) più comuni sono stati COVID-19 (20%), nasofaringite (16,7%), cefalea (13,3%) e infezione del tratto respiratorio superiore (8,3%). «Non c’è stata alcuna relazione con la dose per TEAE/AE grave nella Parte A né alcun nuovo segnale di sicurezza per i pazienti che sono passati a 60 mg nella Parte B» ha sottolineato Fox.
«Tra i pazienti che hanno ricevuto tolebrutinib 60 mg/die per un minimo di 8 settimane, l’ARR è stato di 0,10 (IC 95%: 0,02, 0,66) e il 92,9% è rimasto libero da recidive alla settimana 96. I punteggi medi EDSS erano stabili fino a settimana 96» ha proseguito.
«In conclusione» ha affermato Fox «durante la settimana 96 di LTS, nella coorte HAD, tolebrutinib 60 mg ha dimostrato sicurezza favorevole (simile alla popolazione complessiva), tollerabilità e basso ARR. La conta delle nuove lesioni che aumentano il Gd è rimasta bassa per il braccio 60/60 mg».
I messaggi-chiave
- Le caratteristiche demografiche dei partecipanti con RMS nella coorte HAD erano simili a quelle della popolazione generale, con un’età e una durata di malattia leggermente inferiore, come atteso.
- Nei partecipanti con HAD tolebrutinib 60 mg/die dall’inizio dello studio, l’attività lesionale alla RM era bassa rispetto al basale del periodo in doppio cieco e il 93% era libero da recidiva.
- La disabilità era stabile per i partecipanti con HAD in tutti i gruppi di dose di tolebrutinib.
- La sicurezza e la tollerabilità nella coorte HAD era favorevole erano simili a quelle della popolazione generale.
- Il follow-up più lungo nella fase di estensione in corso, così come i dati dagli studi di fase 3, continueranno a raccogliere dati sul profilo di sicurezza ed efficacia di tolebrutinib per i pazienti RMS con HAD.
Fonte:
Fox RJ, Oh J, Arnold DL, et al. MRI, efficacy, and safety of tolebrutinib in patients with highly active disease (HAD): 2-year data from the phase 2b Long-term safety (LTS) Study. ECTRIMS 2022. Amsterdam (Nederland). Poster P292. leggi