È possibile lavare il liquido seminale in uomini con Hiv: lo spiega Daniela Galliano, responsabile del centro Pma Ivi di Roma
“Per avere figli biologicamente sani le opzioni a disposizione delle coppie siero discordanti, dove uno solo dei membri è sieropositivo, in cui l’uomo è sieropositivo e la donna è negativa all’Hiv, sono collegate a protocolli di lavaggio del liquido seminale. La conferma dell’assenza virale negli spermatozoi lavati e, successivamente, l’uso dell’appropriata tecnica di riproduzione assistita, come l’inseminazione artificiale o la fecondazione in vitro, riducono sensibilmente il rischio di trasmissione del virus alla futura prole”. Lo spiega all’agenzia Dire Daniela Galliano, specialista in ostetricia, ginecologia e medicina della riproduzione, responsabile del centro Pma Ivi di Roma.
“Questo protocollo- sottolinea- è adatto non solo per gli uomini affetti da Hiv, ma anche per chi è affetto da malattie infettive, quali l’epatite C, l’epatite B e la sifilide“.
“La tecnica consiste in una selezione astringente di spermatozoi mobili, che sono privi del virus. Si tratta di un lavaggio molto accurato del liquido stesso- precisa infine Galliano- che avviene attraverso tre cicli di lavaggio del campione. Solo la metà che viene prelevata e lavata viene poi studiata, mentre l’altra viene congelata e se il risultato sarà negativo, si potrà utilizzare quest’ultima”.