Nei pazienti con dermatite atopica, il trattamento topico al bisogno con ruxolitinib in crema si è dimostrato efficace nel tenere sotto controllo la malattia e ben tollerato
Nei pazienti con dermatite atopica, il trattamento topico al bisogno con ruxolitinib in crema si è dimostrato efficace nel tenere sotto controllo la malattia e ben tollerato nel corso di 52 settimane, supportandone l’uso a lungo termine. Sono i risultati di due studi di fase III pubblicati sul Journal of the American Academy of Dermatology (JAAD).
«I trattamenti topici convenzionali per l’eczema includono corticosteroidi, inibitori della calcineurina e l’inibitore della fosfodiesterasi 4 crisaborolo, tuttavia sono associati a eventi avversi locali, problemi di tollerabilità o limitazioni anatomiche, in particolare se usati a lungo termine» hanno scritto il primo autore Kim Papp, presidente della Probity Medical Research a Waterloo, Ontario, Canada e colleghi. «Sussiste quindi un bisogno insoddisfatto di nuovi trattamenti topici per uso a lungo termine che siano in grado di tenere sotto controllo la malattia senza comportare notevoli problemi di sicurezza e tollerabilità».
Analisi della sicurezza a lungo termine
Lo studio ha analizzato i dati relativi alla sicurezza a lungo termine e all’efficacia degli due studi di fase III in doppio cieco TRuE-AD1 e TRuE-AD2 su ruxolitinib nel trattamento della dermatite atopica. I pazienti eleggibili avevano un’età di almeno 12 anni con una durata della malattia superiore a 2 anni e un punteggio di 2 o 3 nell’Investigator’s Global Assessment (IGA). Presentavano inoltre un coinvolgimento della superficie corporea (BSA) dal 3% al 20%, con esclusione del cuoio capelluto.
I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale in rapporto 2:2:1 al trattamento con crema di ruxolitinib allo 0,75%, crema di ruxolitinib all’1,5% o veicolo due volte al giorno per 8 settimane, anche in presenza di miglioramento o scomparsa delle lesioni.
Al termine del periodo di studio, i pazienti nel gruppo veicolo sono stati assegnati in modo casuale a uno dei dosaggi di ruxolitinib e tutti i pazienti hanno continuato il trattamento per 44 settimane, applicando la crema solo sulle aree con lesioni cutanee attive. Dei 1.119 soggetti che hanno completato il periodo iniziale di trattamento di 8 settimane, 1.072 hanno partecipato alla fase di valutazione a lungo termine della sicurezza, completata da 831 pazienti.
In termini di efficacia, il periodo cumulativo mediano di assenza di trattamento a causa della clearance delle lesioni eczematose durante il periodo a lungo termine è stato del 38% e del 44% per i pazienti che hanno continuato la terapia rispettivamente con ruxolitinib crema allo 0,75% e 1,5% e del 23% e 38% per quei soggetti inizialmente assegnati al veicolo e poi passati al trattamento attivo con la crema allo 0,75% e all’1,5%.
Controllo efficace della malattia e buona e tollerabilità nel lungo termine
Come riportato dai ricercatori, il controllo della malattia è stato raggiunto entro la fine delle 44 settimane della fase a lungo termine, con una percentuale compresa tra il 74,1% e il 77,8% di pazienti con un punteggio IGA di 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni). Anche la superficie corporea media interessata era bassa, dall’1,4% all’1,8%.
Durante le 52 settimane complessive di trattamento sono stati riportati eventi avversi dal 67,4% dei soggetti trattati con ruxolitinib crema allo 0,75% e nel 62,6% del gruppo 1,5%, nonché nel 53,5% dei controlli passati alla crema allo 0,75% e nel 57,6% di quelli passati alla crema all’1,5%. Gli eventi avversi più comuni includevano infezioni del tratto respiratorio superiore e rinofaringite.
Di questi effetti collaterali, l’8,7% e il 7,4% sono stati considerati correlati al trattamento nei pazienti che assumevano rispettivamente lo 0,75% e l’1,5% di ruxolitinib, mentre il tasso era del 2% per i controlli passati dal veicolo all’attivo allo 0,75% e del 6,1% passati alla crema all’1,5%. Neutropenia e dolore/prurito al sito di applicazione sono stati gli eventi avversi correlati al trattamento più comuni.
In sintesi, entrambi i dosaggi della monoterapia con ruxolitinib crema hanno dimostrato un controllo efficace della malattia e sono stati ben tollerati nel contesto a lungo termine, con tipologie di eventi avversi invariate rispetto al periodo iniziale controllato con il veicolo, hanno riassunto i ricercatori. L’applicazione al bisogno della crema attiva riflette il tipico trattamento delle riacutizzazioni della dermatite atopica con farmaci topici in ambito ambulatoriale. A differenza di studi simili studi a lungo termine con altre terapie topiche, TRuE-AD1 e TRuE-AD2 consentivano la terapia di salvataggio, evitando così di confondere le valutazioni di sicurezza ed efficacia
«Anche se la frequenza degli eventi avversi emergenti dal trattamento era più elevata nel periodo a lungo termine di 44 settimane rispetto alla fase iniziale controllato dal veicolo di 8 settimane, è una situazione prevedibile con un follow-up più lungo» hanno concluso. «I punti di forza della monoterapia con ruxolitinib in crema sono stati un controllo efficace della malattia e una buona tollerabilità nel lungo termine».
Referenze
Papp K et al. Long-Term Safety and Disease Control With Ruxolitinib Cream in Atopic Dermatitis: Results From Two Phase 3 Studies. J Am Acad Dermatol. 2022.