Krebs von den Lungen-6 (KL-6), proteina surfattante D (SP-D), e interleuchina-8 (IL-8): identificati biomarcatori solubili per la diagnosi di SSc-ILD
Krebs von den Lungen-6 (KL-6), proteina surfattante D (SP-D), e interleuchina-8 (IL-8). Questi, stando ad una metanalisi pubblicata su Thorax, i potenziali biomarcatori solubili, rilevabili nel fluido di lavaggio broncoalveolare (BALF) e nel sangue, in grado di supportare una diagnosi di interstiziopatia polmonare associata a sclerosi sistemica (SSc-ILD).
Razionale e disegno della metanalisi
La malattia polmonare interstiziale associata alla sclerosi sistemica (SSc-ILD) è una condizione clinica rara, poco conosciuta e con caratteristiche eterogenee che ne rendono difficile la diagnosi.
L’obiettivo del nuovo studio è stato quello condurre una rassegna sistematica della letteratura, con annessa metanalisi, delle evidenze relative al riscontro di marcatori solubili nel sangue periferico o nel liquido di lavaggio broncoalveolare (BALF) come fattori di aiuto alla diagnosi di SSc-ILD.
A tal scopo, i ricercatori hanno scandagliato la letteratura pubblicata sull’argomento dal 2000 a 2021 utilizzando 5 database bibliografici biomedici.
Tutti gli studi presi successivamente in considerazione dovevano prevedere la valutazione della presenza di biomarcatori nel sangue periferico o nel BALF di pazienti con SSc-ILD rispetto ai controlli sani.
La ricerca di letteratura ha portato ad identificare 768 pubblicazioni per la revisione sistematica dei biomarcatori solubili nei pazienti con SSc-ILD. Alla fine, sono stati inclusi nella sintesi qualitativa un totale di 38 articoli. Inoltre, nella meta-analisi sono stati inclusi 13 studi che hanno focalizzato l’attenzione sui 3 biomarcatori seguenti: KL-6, SP-D e IL-8.
Risultati principali
Dalla metanaiisi è emerso che livelli maggiori di IL-8 erano associati a SSc-ILD sia nel sangue periferico che nel BALF (differenza media standardizzata complessiva [SMD], 0,88; IC95%: 0,61-1,15; I2=1%). Inoltre, sono stati stimati livelli più elevati di SP-D e KL-6 nel sangue periferico di pazienti con SSc-ILD rispetto ai controlli sani (SMD: 1,78; IC95%: 1,50-2,17; I2=8% e SMD, 1,66; IC95%: 1,17-2,14; I2=76%, rispettivamente).
Limiti e implicazioni dello studio
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno ammesso alcuni limiti metodologici intrinseci del lavoro che meritano di essere ricordati.
In primo luogo, per quanto KL-6, SP-D e IL-9 non siano dei biomarcatori specifici per la patologia in questione, questi sono effettivamente utili per appoggiare una diagnosi di SSc-ILD. E’ ancora necessario, però, sondare l’utilità di questi biomarcatori come fattori prognostici o di gravità di malattia.
Inoltre, molti dei biomarcatori solubili identificati, prima di arrivare alla rosa dei 3 biomarcatori sopra indicati, erano stati rilevati da un singolo studio. Di qui la necessità di effettuare ulteriori approfondimenti sulla loro rilevanza nelle malattie polmonari fibrotiche.
Nel complesso, “…lo studio fornisce prove solide del fatto che che KL-6, SP-D e IL-8 hanno il potenziale per essere considerati come biomarcatori affidabili nel sangue periferico/BALF per supportare la diagnosi di SSc-ILD – scrivono i ricercatori nelle conclusioni – Tuttavia, per quanto lo studio abbia suggerito anche l’esistenza, oltre a questi, di altri biomarcatori, le prove del loro valore indipendente nella diagnosi e nella prognosi di malattia sono ancora troppo limitate e necessitano di conferme ulteriori”.
Bibliografia
Fields A et al. Mediators of systemic sclerosis-associated interstitial lung disease (SSc-ILD): systematic review and meta-analyses. Thorax. Published online October 19, 2022. doi:10.1136/thorax-2022-219226
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