In Kenya senatrice espulsa dall’aula per il ciclo mestruale: il completo bianco macchiato di rosso di Gloria Orwoba fa il giro del web
In Kenya si moltiplicano gli appelli social per la distribuzione gratuita di assorbenti igienici alle studentesse dopo che una senatrice promotrice di una campagna per un provvedimento in questo senso è stata espulsa dal Senato perché aveva i pantaloni macchiati, verosimilmente a causa del ciclo mestruale. Protagonista della vicenda la parlamentare Gloria Orwoba, esponente della United Democratic Alliance (Uda) del presidente William Ruto e fautrice di una misura che permetta di distribuire in forma gratuita gli assorbenti nelle scuole. Secondo media locali, Orwoba avrebbe dovuto presentare oggi una proposta di legge in merito al Senato.
UN COMPLETO BIANCO, I PANTALONI MACCHIATI DI COLORE ROSSO
La parlamentare però ha preso parte alla sessione della Camera alta indossando un completo bianco i cui pantaloni erano macchiati in modo visibile di colore rosso. Nel corso dei lavori Orwoba è stata dunque invitata a lasciare l’aula e a cambiarsi dal presidente del Senato, Amason Kingi, che ha comunque espresso la sua “vicinanza” alla senatrice e ha sottolineato che “avere il ciclo mestruale non è mai un crimine”. Secondo il quotidiano keniano The Standard, Kingi è stato spinto a intervenire anche dalle proteste di alcune senatrici, come Tabitha Mutinda, pure collega di partito di Orwoba. Prima di lasciare l’aula la parlamentare si è detta “scioccata” che “qualcuno possa dire che si è mancato di rispetto al Parlamento perchè una donna aveva il ciclo”.
L’ESPULSIONE DIVENTATA VIRALE SUI SOCIAL
Gloria Orwoba, spiega la Dire (www.dire.it), ha aggiunto: “Stiamo spingendo per porre fine alla pandemia-ombra che in realtà sono lo stigma connesso al ciclo mestruale e il mancato accesso ai dispositivi medici a causa della povertà; una delle cose su cui sto cercando di far legiferare è la fornitura di assorbenti igienici gratuiti a tutte le ragazze che vanno a scuola”. L’espulsione della senatrice è diventata virale sui social network, dove numerosi utenti hanno rilanciato la vicenda all’insegna degli hashtag #FreePads e #EndPeriodPoverty, “assorbenti gratuiti” e “stop alla ‘period poverty’”, formula in lingua inglese che indica l’impossibilità di accedere a una corretta igiene durante il periodo mestruale a causa di ristrettezze economiche. A rilanciare la campagna è stata anche Athena, esperta di questioni di genere per il quotidiano The Star, seguita da quasi 20mila follower. Stando a dati rilanciati da fondazioni e ong, circa il 65 per cento delle ragazze keniane non può permettersi gli assorbenti igienici. Questa quota, secondo la ong italiana Alice for Children, sale al 90 per cento negli “slum”, i quartieri poveri delle città keniane.